Metodo Longo: le esperienze degli operati

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Dolore

L’intervento è stato doloroso?

Recupero

I tempi di recupero nel post-operatorio sono stati rapidi? Complicanze?

Efficacia

L’intervento è stato efficace? I risultati ottenuti sono soddisfacenti?

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  • Giorgio #

    Operazione eseguita in anestesia totale, ben programmata per la durata del tempo necessario ad eseguire l’intervento con il metodo Longo, sono rimasto in terapia antidolorifica per 3 giorni più il giorno passato al day surgery. Il decorso post operatorio è andato secondo le aspettative annunciate dal proctologo, che includeva anche eventuali complicanze (che non ci sono state) e il dolore durante l’evacuazione. Da subito dopo l’operazione, il muco rettale è scomparso, così come il sanguinamento e il dolore, che produceva il prolasso emorroidale di 3 grado di cui ero afflitto. Devo comunque riportare il fatto che dopo 15 giorni, anche se i sintomi emorroidali sopra descritti sono scomparsi, un lieve prolasso è ancora emergente a bordo d’ano, mentre non lo era nei giorni successivi all’operazione. Prossimamente dovrò consultarmi col proctologo per avere il suo parere.

    • Roberto #

      Anche io sono stato operato con la Longo. Dopo 4 giorni dall’intervento, dopo uno sforzo in bagno, mi sono uscite 3 palline vicino l’ano ed erano trombizzate. Ho fatto una cura con daflon, creme, etc e ho fatto anche più visite di controllo ma tali palline non si assorbono ne regrediscono e mi provocano un fastidio assurdo anche perché una è metà dentro e metà fuori. È successo anche a te?

    • Fabio #

      Operato a giugno 2016 mentre l’Italia vinceva la semifinale con la Germania da un professore del policlinico Umberto I, non è una passeggiata e deve essere eseguito da un professionista serio ed esperto. I primi 2-3 giorni duri, solo la morfina mi aiutava. La prima settimana tosta e durante il primo mese avevo 3-4 evacuazioni al giorno. Ci vuole 1 mese buono per stare discretamente. Mi sento di dire che l’intervento in linea generale è efficace per il prolasso MA che sia chiaro che il problema non è risolto. Le emorroidi sono lì non le hanno tolte, le hanno solo riposizionate infatti negli anni successivi ho vissuto episodi dolorosi di trombosi varie e sanguinamento perciò non stupitevi. Sto valutando un metodo alternativo di rigenerazione cellulare a livello staminale, ma non so che fare, purtroppo sto male proprio in questi giorni e sono stufo davvero. Buona fortuna a tutti visto che condividiamo la stessa croce.

  • Fabrizio #

    Dopo 9 giorni dall’operazione per emorroidi secondo Longo sto ancora malissimo, dolore non tantissimo ma nella defecazione quasi insopportabile ancora sanguinamento. Lunedì controllo dal chirurgo che mi ha operato speriamo bene ma non sono per niente tranquillo.

    • Fiorino Bartone #

      Sono stato operato nel 2001 e tutt’ora ho dei problemi.

  • Massimo #

    È un anno o poco più che mi sono operato di emorroidi 3° grado a detta del chirurgo con tecnica Longo.

    Avevo sanguinamento che in parte è andato via ma il prolasso è sempre li e quando vado a fare i bisogno poi dopo sono dolori per diverse ore finché non si sgonfiano un po’!
    Sono molto deluso, in più sento dire in diversi forum che la tecnica con suturatrice porti poi molti problemi per un eventuale nuovo intervento!

    • Gianluca #

      Ciao Massimo, ho letto quello che scrivi riguardo al tuo intervento e rispondo dicendoti che l’operazione con metodo Longo per le emorroidi mi ha rovinato la vita.
      Sono ormai cinque anni che sono stato operato e pochi mesi fa ho scoperto che dentro sono stato saturato con graffettatrice chirurgica che tutt’oggi mi provoca dei dolori lancinanti, roba da obbligarmi a stare a casa sdraiato.
      Tornassi indietro non rifarei l’intervento ma magari avrei speso qualche giorno in più per trovare uno specialista.
      Ad oggi ti dico che sento di dover farmi operare ancora una volta perché così non ce la faccio più con i dolori….ah, ho 35 anni.

    • Emanuela #

      Sono stata operata 5 anni fa con metodo Longo. Ho avuto complicazioni già subito dopo l’operazione. Ad oggi la mia situazione è peggio di 5 anni fa, sanguinamenti,
      bruciori, dolori, graffette interne mai cadute e impossibilità di essere operata di nuovo perché la pelle ormai è deteriorata e se mi operassi starei peggio. Ho 36 anni, vorrei un bambino ma si sa per lo sforzo del parto cosa succede. Non lavoro perché non riesco. Sono una persona irrealizzata per colpa di un dottore che non ha svolto bene il suo dovere (a detta dei suoi colleghi che mi hanno visitato successivamente) ma che non può essere denunciato perché nessuno vuole scrivere nero su bianco che l’intervento è stato sbagliato.

  • Margherita #

    Ciao Massimo, che sollievo per me leggere il tuo post. Il 22/09/2015 mi hanno operata. Avevo 2 trombi anali e 2 emorroidi di 4° grado e in più ero alla 35° settimana di gravidanza. Ancora oggi soffro almeno 4 ore dopo la defecazione. Continuo a prendere farmaci e il mio stomaco ne risente. Nessun medico può aiutarmi qui in Svizzera (ho visto 12 medici). Ti prego fammi sapere se trovi una soluzione! Io non so più a chi rivolgermi…

    • Tommaso #

      Sono stato operato ad aprile 2018 con il metodo Longo per un prolasso sul lato destro di circa 3 cm con emorroidi di 3’/4’ grado, il post intervento e’ stato fastidioso per qualche giorno con bruciore continuo ma sopportabile, dopo circa una settimana si è creato un coagulo di sangue su un emorroide che per qualche giorno fino al riassorbimento grazie ai farmaci è stato dolorosissimo specialmente dopo le evacuazioni.
      Nonostante il post operazione devo dire di essere soddisfatto perché il prolasso è rientrato, le emorroidi sono normali e non ho più dolori. Un po’ di fastidio come molti altri scrittori lo trovo alcuni giorni nel dover andare in bagno due volte nel giro di un ora per potermi sentire completamente libero.

    • Gloria Martellotti #

      Anche io come voi dopo aver fatto l’operazione con la tecnica Longo ho cambiato la mia vita, in negativo. Vorrei che non togliesse più il sorriso alla gente. La mia vita si svolge tra divano e bagno e non dico altro. Ma la Sanità esiste? Concede queste assurdità.

    • Saverio #

      Sto soffrendo per l’intervento Longo, qualcuno può consigliarmi qualche nome per eseguire un nuovo intervento e rimediare al danno subito?

  • Marco #

    Anche io sono stato operato con Metodo Longo nel lontano 2004, non dal professore Longo ma da un proctologo che usava questo metodo. Che dire: mi ha rovinato e non solo dopo l’intervento mi sono sentito sempre male con dei dolori allucinanti che nel tempo sono calati o meglio mi sono abituato a non farci più caso. Adesso mi si sono ripresentati, sto andando da tutti i professori che mi danno “fiducia” ma niente nessuno mi da speranza perché dicono che le clips che ho non si riescono a rimuovere visto ormai il tempo passato. Mi manca il professore Longo e poi li ho provati quasi tutti.

  • Maria Massaro #

    Intervento con metodo longo fatto il 13 febbraio 2017. Dalla spiegazione dell’intervento sembra una passeggiata, ma passeggiata di cosa? Post operazione indolore? Io sono stata operata di lunedì, sono uscita dalla clinica giovedì 16 imbottita di antidolorifici potentissimi. La prima evacuazione è stata da svenimento e con lei per tutta una settimana (la prima venerdì 17). La seconda settimana il dolore era dopo aver evacuato e poi c’è stata la settimana di prurito. Praticamente un mese esageratamente doloroso. E dopo manco 4 mesi è ricomparsa una piccola emorroide che psicologicamente mi ha buttato a terra dovendo tra l’altro ricominciare tutte le cure che pensavo fossero finite.

  • Pasquale #

    Avevo un grossolano prolasso occulto a tutto spessore, sono stato operato col metodo Longo. Il prolasso è stato drasticamente ridotto (indicativi sono i reperti defecografici di confronto pre- e post- intervento), ciononostante dopo 1,5 anni dall’intervento ancora permane una spiacevolissima condizione di urgenza defecatoria accompagnata da incipiente dolore a livello della rima anastomotica per la presenza delle graffette metalliche che faccio rimuovere volta per volta. La condizione configura un quadro di incontinenza che prima non esisteva! Ora sono in cura presso un dipartimento di riabilitazione pelvica. Se tornassi indietro non mi risottoporrei all’intervento che è così tanto pubblicizzato ma a mio avviso non fa altro che scambiar ferro con oro. Questa è la mia esperienza, può darsi che sia aneddotica, non so.

    • Fiorino Bartone #

      Sono stato operato nel 2001 con metodo Longo, intervento andato malissimo. Revisione intervento nel 2009 che non ha risolto nulla e ragade anale nel 2008, sono nella stessa situazione. Vorrei portare la cosa in tribunale visto che adesso mi hanno detto che le graffette di titanio che dovevano essere espulse sono ancora nell’ano.

    • Doina #

      Ho lo stesso problema. Come fai a rimuovere le graffette volta par volta?

  • Roberto #

    La mia esperienza: emorroidi di 3° grado, tendenti al peggioramento.
    Operazione secondo Longo da un medico pratico di tale tecnica.
    Intervento in anestesia spinale, durata circa 20-25 minuti.
    Dolore post operatorio MOLTO intenso, ma cos’è una notte di male contro 15 anni di emorroidi?
    I primi 2-3 gg sono stati abbastanza impegnativi: urgenza defecatoria, sangue, dolore diffuso ma ben controllato dagli antidolorifici.
    Verso il 15° giorno, solitamente, si ha un forte recupero e ripresa delle attività normali.
    Io purtroppo verso il 15° giorno ho avuto un ascesso perianale conseguente all’operazione e 15 giorni dopo sono stato operato.
    Operazione, quella dell’ascesso molto più tranquilla rispetto alla Longo come post operatorio.
    Dopo un mese e mezzo dalla seconda operazione sono una persona normale.

    In numeri…

    Operazione Longo : 21 Settembre
    Operazione ascesso : 1° Novembre

    Ripresa delle attività normali : 10 Gennaio
    Ripresa completa, senza alcun strascico: Mese di Marzo.

    Credetemi, la Longo vale le sofferenze che inevitabilmente si porta dietro.
    Però va fatta da gente che la conosce e la pratica, non affidatevi al medico di turno senza prima esservi informati.

  • Antonio #

    Ad un anno quasi distanza dall’operazione col metodo Longo sembra che il problema delle emorroidi sia andato via e controllato da due dottori diversi anatomicamente è tutto perfetto.
    Unico problema: urgenza defecatoria durante il giorno, di più la mattina, anche con 4 – 5 scariche a distanza ravvicinata. Non ce la faccio più e nessuno sa darmi una risposta.

    • Claudia #

      Anch’io sono stata operata alle emorroidi il 12 settembre 2017 con metodo Longo per prolasso di terzo grado. È andato tutto bene però a distanza di circa 15 giorni dall’intervento ho continue scariche molto urgenti e questo inizia a preoccuparmi.

    • Paola Pasquina Zecchina #

      Anche io sono stata operata con metodo Longo a giugno del 2018 e a distanza di un anno la mattina devo sempre andare più volte al bagno poi nel pomeriggio torno ad essere una persona normale. Qualche volta comunque qualche dolore lo avverto ancora.
      Vorrei sapere se per voi le cose sono migliorate col tempo.

    • Sandro #

      Anche io ho il tuo problema. Sono passati 4 mesi dall’intervento e sono costretto a vivere vicino a un bagno.

  • Vale #

    A gennaio 2012 sono stata operata per prolasso di 3° grado col metodo Longo, sono mesi che ho urgenza defecatoria al mattino (3 volte) e muco abbondante. Ora da 20 giorni ho due piccole emorroidi dolorose, sono abbastanza stanca e ora depressa mi sento sempre debole e nervosa. Ho sofferto molto dopo il parto per tre anni, poi finalmente l’operazione e ora sto ancora così?
    Io vorrei un secondo bimbo ma come cavolo passerò la gravidanza e il dopo, che nervoso!

    • Giusy #

      Leggendo il tuo commento mi rispecchio in tutto. Io sono stata operata già 2 volte, la seconda volta dopo il parto e ora a distanza di 3 anni mi sono uscite di nuovo, ovviamente depressione, sconforto e dolore sono con me. Vorrei avere un altro figlio ma il terrore di passare una bruttissima gravidanza e il post mi spaventa troppo, non so come fare.

  • Filomena Rosotta #

    Sono stata operata il 22/10/2012 con metodo Longo o (STARR per OAS) ma ancora non so se è riuscito o no. Il problema è che avverto dei dolori nella defecazione che mi costringono a mettermi sul divano perché si irrita e tutto il contorno dell’ano si è gonfiato. Adesso a distanza di 4 settimane chiederò al mio chirurgo un controllo, spero che tutto vada a buon fine

    • Antonella #

      Cara filomena, io sono stata operata il 18 maggio 2021 e ad oggi ho i tuoi stessi problemi. Passo da giorni in cui mi sento una leonessa a giorni in cui vado avanti con l antidolorifico. Alla fine hai risolto? Prima o poi passa? Fammi sapere, sono veramente demoralizzata.

    • Giulia #

      Anche io sono stata operata il 18 maggio 2021 ed ho proprio la tua stessa sensazione Antonella. Giorni che sto bene, dopo aver assunto antibiotico e poi bruciore, pizzicore e gonfiore. Ho un gran timore nella mancata riuscita dell’intervento. Passerà?

  • Isabella #

    Operazione Longo da evitare assolutamente. Mi ha rovinato la vita per sempre, è pericolosissima. Oramai tanti medici si sono accorti della gravità di quest’operazione e non la praticano più. Se qualcuno ha subìto dei danni mi risponda per favore, uniamoci contro questa barbarie che viene praticata da mascalzoni. Non entro nei dettagli di come mi ha rovinato.

    • Sergio #

      Mi sono operato nel 2006 con il metodo Longo e il 01/06/2016 mi devo rioperare, no comment.

    • Veronica #

      Io uguale. Sono disperata. Sei riuscita a risolvere?

    • Luigi #

      Io mi sono operato con il metodo Longo nel maggio 2012 e ancora oggi, a distanza di 5 anni, ho dolori all’ano, bruciori e necessità di evacuare anche 6/7 volte al giorno. Me ne sono pentito, mi è venuta la depressione e non so più che fare.

    • Massimo #

      Isabella, sono stato operato il 7 marzo scorso con metodo Longo e mi hanno rovinato la vita. Ho sempre dolori lancinanti durante defecazione e per tutto il giorno, vorrei capire come fare a far sapere che questa tecnica è un vero orrore per come riducano una persona a continue sofferenze e disperazione nella vita quotidiana.

    • Sandro #

      Io sono stato operato 2 volte con metodo Longo e sono punto e a capo.

    • Roberta #

      Operata a novembre 2017. Dopo 5 giorni di dolori addominali atroci, operata d’urgenza per perforazione addominale andata in peritonite.
      Mi hanno dovuto fare una colostomia e tutt’ora sto molto male

    • Fiorino Bartone #

      Sono stato operato nel 2001 poi revisione 2003 e dopo 16 anni sempre un disastro. La penso come te, fermiamo questa barbarie.

    • Giulia #

      Operata nel 2011 e da quel giorno la mia vita è cambiata in peggio. Ho provato dolori lancinanti che nessuno mi aveva detto avrei potuto provare, nei primi mesi difficoltà a trattenere le feci con conseguenze psicologiche non indifferenti, bisogno urgente di defecare di cui soffro ancora oggi. Non so cosa abbiano fatto in sala operatoria ma sono entrata con problemi di stitichezza e sono uscita con problemi di stitichezza più tutto quello che ho elencato prima. Ho pensato anch’io di denunciare ma parlando con il mio medico non c’erano effettivamente dei danni gravi, secondo loro, ovviamente.

    • Rosi #

      Ciao mi chiamo Rosi, sono stata operata nel 2011 e sono stata rovinata, mi piacerebbe scambiare con te i problemi che hai, perché credo abbiamo tanto in comune. Io sono disperata se ti va rispondimi.

    • Rosanna #

      Operata 11 anni fa e mi ha rovinato l’esistenza STO MALE.

    • Angela #

      Operata con metodo Longo a novembre 2019, a distanza di mesi sentivo pizzicarmi. Ho fatto un controllo e le graffette non sono state espulse, non vi dico il disturbo e il fastidio. Sono sempre dal chirurgo a farle rimuovere, senza anestesia. Non consiglio a nessuno questo metodo, è 2 anni che soffro. Vergogna, se lo avessi saputo mi tenevo quello che avevo sicuramente meno fastidioso di questa sensazione di riccio anale.

    • Erika #

      Operazione che mi ha causato la neuropatia del pudendo per un rettocele inesistente

    • Idi #

      Sono stata operata nel 2008 con questo metodo. Il dolore post operatorio insopportabile. A casa ho passato l’inferno. Urgenza continua e dolori terribili. Per molti mesi e con il risultato che sono tornata come prima (rettocele e prolasso). Dopo 14 anni ho ancora il problema dell’urgenza e la mattina devo essere sempre vicina al bagno. Se devo uscire, devo prima prendere un dissenten che mi blocca la peristalsi intestinale. Se mi dimentico…prova ad immaginare cosa mi succede. Mi hanno rovinato la vita. Ora ho 69 anni e penso al dramma di quando sarò più vecchia…. sono dei criminali a praticare ancora questa tecnica.

    • Giulia #

      Ciao Isabella poiché sono stata rovinata da questo metodo, saresti disponibile ad un confronto? Vorrei agire legalmente.

    • Alessia #

      Sono stata operata nel 2018 a Palermo perché grazie alla defecografia ho riscontrato un rettocele anteriore profondità 3 cm e con formazione di prolasso esterno con noduli emorroidari così ho fatto l’intervento di resezionamento transanale del retto con stapler HV34. I primi 3 anni tutto ok ma dopo ho iniziato ad avvertire perdite liquide trasparenti ogni volta che camminavo poi con il passare del tempo avvertivo un costante peso al retto, dolore e tantissime perdite trasparenti. Spesso sto a riposo coricata e se sto anche seduta lo stesso vi è il dolore, il sollievo ce l’ho solo da sdraiata, non so che fare, non riesco neanche lavorare perché spesso devo stare a riposo e la mattina non riesco ad uscire di casa perché ho il peso e se non defeco il peso non passa. Ogni mattina così almeno due volte o tre volte. Mi sento demotivata, ho soltanto 38 anni e mi sento una nullità. Non potendo fare nulla penso a cosa mi porterà tutto questo: ai pannoloni e ad una vita sempre più sedentaria. Non so che fare, ho paura anche a farmi rivisitare dopo tutte le torture passate prima dell’intervento tra dolore e anche vergogna. Non posso riaffrontare di nuovo tutto questo.

    • Lucia Parrelli #

      Sono stata operata la prima volta nel 2008 per prolasso e non sono uscita di casa per un anno. È stata un’esperienza terrificante. La seconda nel 2009 e non ho risolto niente di niente, poi operata ancora da un altro chirurgo con altro metodo ma i danni causati da metodo Longo e dal chirurgo sono purtroppo irreparabili. Non si può spiegare la sofferenza ed i problemi lasciati da questo scellerato metodo di intervento. Vado avanti come posso ma vi assicuro che non si vive più normalmente. Se avete di questi problemi non rivolgetevi a questi che non definisco medici ma criminali perché rischiate il vostro avvenire. Ho perso tanti anni e tante cose, non sono riuscita a seguire neanche i miei figli come volevo. Avevo 45 anni quando purtroppo ho creduto di risolvere i miei problemi con questo metodo che solo chi non pensa che al proprio interesse economico e non al benessere del paziente può praticare. Pensare che dovrebbero lavorare con “scienza e coscienza”, non fatevi ingannare da false promesse perché è tutto falso, non solo per quanto riguarda l’intervento ma anche per gli strascichi che lascia a vita.

  • Maurizio #

    Operato il 23 novembre 2012 per emorroidi di 2º grado con metodo Longo. Appena operato sono stato molto male fino al 4º giorno, poi pensavo di essere migliorato ma dopo 7 giorni ho la visita di controllo è andato a peggiorare. Sono tornato al controllo e mi hanno detto che un’emorroide è uscita ed è infiammata provocando una tromboflebite emorroidaria. Mi hanno dato una crema ma il bello è che dicono che verrà riassorbito e rimarrà una pallina. Ma come io mi sono operato per levare quel problema, ora sono molto deluso perché a sentire i medici doveva essere perfetto.

  • Luca #

    Avevo emorroidi di terzo grado e prolasso. Operato nel 2007 con metodo Longo, ho avuto poi a causa dell’operazione stenosi del retto ed ho una ragade ormai cronica. Sconsiglio questo metodo per le complicazioni ormai documentate da tanti operati come me.

  • Gianluca #

    Ho subito intervento per prolisso emorroidi il 12 novembre 2010, per i primi 5 giorni sono stato malissimo, con un palloncino dentro l’ano per placare i dolori, esperienza terribile.
    Ma come se non bastasse, tornato a casa, dopo 4 giorni ho avuto delle gravi perdite di sangue che mi hanno costretto a rientrare, incosciente per via della forte perdita di sangue, in sala operatoria.
    Da allora la mia vita è un calvario, ho spesso dolori lancinanti che mi costringono a fare uso di antidolorifici per poter stare a lavoro talmente forti da piangere.
    Non auguro a nessuno questi dolori, perché ti costringono a isolarti dagli altri, perché non si ha la forza nemmeno di parlare talmente forte i dolori e i bruciori.
    In questo momento per esempio sto soffrendo come una bestia ed è così da stamattina alle 7. La mia vita con il metodo Longo è diventata in inferno, non lo consiglio a nessuno.

    • Maria #

      Io sono operata da 8 mesi di emorroidi e sto passando dei guai. Avverto un bruciore costante, ho provato tutte le pomate ma questo bruciore mi passa solo con il mesulid e dopo 3 giorni ricomincia. Ho eseguito un’anoscopia, secondo i medici è tutto perfetto ma il bruciore c’è sempre. Non vivo bene, è una invalidità.

  • Loredana #

    Sono stata operata col metodo Longo a fine anno 2008. Come post operazione nessun dolore. La mattina sento una certa urgenza ad andare al bagno ma questo mi evita la stitichezza e di conseguenza non si infiammano le emorroidi. Comunque il metodo Longo serve solo per i prolassi e non per curare le emorroidi. Va eseguito da super esperti altrimenti si fanno dei gran danni. Curate l’alimentazione, gli sforzi e non fatevi toccare con nessun metodo, in % sono quelli più insoddisfatti. Rovinarsi una parte del corpo cosi delicata significa rovinarsi la vita!

  • Giovanna #

    Metodo Longo, esperienza allucinante. A Catania. Mi ha operato un chirurgo – risultato poco scrupoloso ed eticamente deprecabile – lo scoro 8 gennaio: resezione rettale per una intussuscezione rettale, prolasso e rettocele. Le complicanze sono insorte subito, avevo dolori allucinanti ma il chirurgo diceva che avevo la soglia del dolore bassa. Dopo 15 giorni, tra dolori lancinanti e coliche insopportabili mi sono rivolta a un altro specialista che immediatamente mi ha asportato una graffetta conficcata su un edema rettale. Immediata sensazione di lieve sollievo, ma le mie pene ad un mese dall’operazione continuano. Urgenza defecatoria e coliche addominali fortissime; poi dall’urgenza di passa alla stitichezza, che dura giorni e giorni. L’addome, anche la parte superiore, è tutto dolorante. Sto facendo delle terapie ma servono a poco. Sono disperata.

  • Mario #

    Ho aspettato 1 anno e 20 giorni prima di esprimere un giudizio sulla mia esperienza per essere sicuro di non sviare. Sono stato operato con il metodo Longo per emorroidi non sanguinanti e prolasso di terzo grado, con cosciente e in anestesia locale. I primi 3/4 giorni almeno sono stati dolorosissimi, la prima notte tremenda. Doloroso comunque tutto il periodo post-operatorio durato almeno 1 mese. Poi sono persistiti vari disturbi che in realtà (ho poi saputo) fanno parte del normale decorso post operatorio: bruciore, urgenze ad andare in bagno, sanguinamenti, apparente ricomparsa di emorroidi. Con il passare dei mesi le cose sono migliorate lentamente. Dopo essere stato operato ai primi di febbraio ho fatto un controllo dopo una settimana e uno dopo tre mesi, su mia richiesta, per via del dolore (come una tensione a volte piuttosto dolorosa). Ho usato Antrolin per diminuire la tensione e soltanto nei primi 10 giorni circa antidolorifici.
    Adesso dopo un 1 anno e più considero il problema risolto: la situazione si è normalizzata, le emorroidi sono scomparse come il prolasso. Il dolore da circa 2 mesi non c’è più, soltanto talvolta un lieve bruciore. Certamente non si torna proprio come prima, nel senso, che anatomicamente la parte è stata “ritoccata” e dunque la “resistenza” alla defecazione è diminuita. Può essere che si debba andare in bagno 2 o 3 volte. In ogni caso, rispetto a prima sto molto meglio. La cosa da sapere, a questo punto, è che nonostante sia considerato “indolore”, il metodo Longo non è tale e non per tutti. Il dolore c’è e il post-operatorio anche perché, in fin dei conti, è un intervento in cui le mucose vengono tagliate, tirate, graffate. Se i medici spiegassero che il decorso è lungo almeno 10 mesi (non una tragedia, per carità, ma neanche una passeggiata), si sopporterebbe meglio. Dunque io (sono stato operato a Monza in regime di convenzione e ho speso credo 150 o 200 euro in tutto, consiglio di farlo con fiducia, con una buona equipe. Delle famose “graffette” non mi sono neanche accorto. Ricordarsi poi di bere molto, di prendere fibre e di avere un regime alimentare corretto. In fin dei conti, dopo aver speso mesi ad informarmi su siti come questo, e aver sentito di tutto, mi sono deciso e sono contento di averlo fatto. L’avrei fatto prima invece di penare 3 anni per via delle emorroidi. Ho deciso di lasciare la mia testimonianza che eventualmente aggiornerò perché mi sono servito anch’io delle testimonianze degli altri e, a parte il post-operatorio (che è forse soggetto anche a fattori individuali) mi sono servite.

    • Monia #

      Ti ringrazio perché la tua esperienza mi consola molto! Operata con metodo Longo un mese fa. Quando vado in bagno ho un piccolo prolasso e fuoriesce un emorroide! Sono stanca e delusa. Pensavo fosse risolutivo al 100%! La cosa peggiore sono le continue e dolorosissime coliche durante tutta la giornata! Che per lo più vanno a vuoto ma non fanno altro che farmi spingere e farmi fuoriuscire continuamente tutto! Tu hai preso qualcosa per queste coliche e quest’aria nella pancia?

    • Nicola #

      Volevo ringraziarti Mario perché leggendo la tua esperienza mi sono convinto circa 10 mesi fa a farmi operare proprio con metodo longo al Sacco di Milano. Io avevo un prolasso del 3 grado ma interno, molto fastidioso, da oltre 10 anni. Avevo molti dubbi e mi sono deciso solo dopo aver letto molte testimonianze, in particolare la tua.
      Io sono entrato il 9 settembre e il 12 settembre ero a casa, ho fatto 3 giorni di cura antidolorifica e il 19 settembre sono rientrato al lavoro. Dolore più che sopportabile. Dopo 20 giorni dall’operazione si è staccata una graffetta e ho avuto una copiscua perdita di sangue che si è arrestata dopo qualche giorno.
      Sottolineo che il cambio di regime alimentare è fondamentale per evitare ricadute. Molta acqua, 2 litri al giorno, frutta e verdura almeno 6 porzioni al giorno. Ho perso 15kg nei primi 3 mesi post operazione. Oggi in buona parte ripresi, non ho avuto complicanze, anche se segnalo alcune perdite ogni tanto, quando magari bevo un bicchiere di vino di troppo o mangio pesante.
      Adesso la situazione è notevolmente migliorata rispetto a 10 mesi fa. Questo è il tempo minimo che serve rispettare per monitorare il corpo dopo l’intervento.

    • Lorena #

      Io sono di Bologna e sono 10 anni che soffro di emorroidi e negli ultimi 4 è un disastro. Soffrire di stitichezza di certo non aiuta e il prolasso di 3 grado mi porta a episodi di emorroidi trombizzate da dover incidere con grande dolore e giorni passati tra letto e bidet e creme. Ho deciso di operarmi e sto cercando aiuti e consigli.

    • Andrea #

      Sono stato operato a Monza alla clinica Zucchi il 9 dicembre, sono passati pochi giorni e sto soffrendo anche per una forma di incontinenza che spero che si risolva presto.

    • Rita #

      Sono stata operata a Marzo 2021 con metodo Longo per emorroidi e prolasso di terzo grado (dopo aver avuto 2 emorroidi in trombo incise e guarite prima dell’intervento). La notte dell’intervento nausea per anestesia (spinale) dolori che sono stati tenuti a bada da dei forti antidolorifici per l’aria che mi sentivo nella pancia. I dolori post intervento non sono stati una passeggiata e se forse fossero stati più chiari, mi sarei preparata psicologicamente a superarli in maniera diversa sapendo che sarebbe stata la normalità del decorso post operatorio. I disturbi che si sono manifestati da subito sono stati: prurito, dolore al coccige, bruciore (si è creata una ragade) ma il vero e unico grande problema è l’urgenza ad andare in bagno che è rimasta a distanza di 6 mesi con 3 scariche al giorno (che diventano 9 perché, scusate, prima solide, poi semi solide e poi liquide). Ho contattato diverse volte il primario che mi ha operata a Milano e che collabora con Longo e ogni qualvolta esternavo un disturbo sembrava una mia allucinazione, somatizzazione e che tutto era perfettamente a posto. “Sarà”, mi sono detta, ma così non potevo andare avanti e dopo qualche insistenza mi ha dato un integratore che prima va preso per 15 giorni due volte al giorno e poi ancora 15 giorni per una volta al giorno e devo dire che l’urgenza non c’è più stata e le feci si sono solidificate. Che dire? tutto sembrava andare bene finché, sospendo l’ultima pastiglia e passano 3 giorni e tutto ricomincia. Senza dir nulla ho ricominciato a prendere l’integratore e dopo 4 giorni si sono risolidificate e l’urgenza di andare in bagno è scomparsa nuovamente. Ora sto vivendo questo momento e sto aspettando che le ferie estive finiscano per ricontattarlo e spiegare la cosa e che non sono una visionaria. Ah dimenticavo sono diventata vegana, quindi la mia alimentazione è totalmente variata e i muchi sono scomparsi perché il mio microbiota era del tutto scombussolato. Attendiamo di vedere come va a finire…. Piuttosto prendo a vita l’integratore ma lui mi deve dare una spiegazione senza sentirmi dire che si tratta di colon irritabile (o colite spastica) e che quindi devo togliere ansia e stress che guarda caso l’integratore toglie nonostante non sia un ansiolitico ma solo composto da eccipienti naturali.
      5 graffette in titanio sono state tolte manualmente dal dottore. 5 delle 50 messe (come viene riportato nella cartella clinica) con annessa catenella e che rimarranno per sempre con me. Spero anch’io un giorno di poter dire che, a parte i primi mesi, poi tutto è finito per il meglio. Vi terrò aggiornati.

    • Giulio #

      Ho fatto l’intervento 4 giorni fa e a oggi sto malissimo. Dolori forti che non mi permettono di dormire e ogni posizione mi da fastidio, stimolo continuo a defecare ma quando arriva quello vero ho 2 secondi di tempo per andare al bagno, feci liquide miste a sangue, vado al bagno 15 volte al giorno. Il dottore dopo le dimissioni mi ha prescritto OKI ma è come bere un bicchiere d’acqua. Ho visto che pure il tuo post operatorio è stato duro ma poi hai risolto. Anche tu hai vissuto questi problemi?

  • Giuseppe #

    Il metodo Longo è una tortura legalizzata e pagata dal servizio sanitario. Il periodo post operatorio è stato dolorosissimo e lungo, più di un mese per cercare di affrontare delle giornate normali. Dopo quasi due anni soffro ancora di infiammazioni e il controllo delle feci è difficilissimo. Se potessi fare causa a chi mi ha consigliato questa operazione lo farei. State alla larga da questo metodo operatorio che vi rovina la vita.

  • Annalisa #

    Sono al secondo intervento circa 13 anni dopo la Longo. Grazie a questa tecnica sono rinata e, anche se un paio di emorroidi sono tornate, devo dire che per anni sono stata bene (a parte le urgenze che tutti avete descritto e che sono durate più di 9 mesi). Ora che ho affrontato un secondo intervento per risolvere una ragade dovuta forse al precedente intervento ed ho eliminato anche le 2 emorroidi recidive, posso definire la Longo quasi indolore nel mio caso rispetto a quest’ultimo intervento. Sicuramente risolutivo almeno spero ma dolorosissimo a partire dalla prima notte. Avendo avuto un 4 grado e non so quante emorroidi trombizzate ho i brividi al pensiero che avessero potuto applicare una tecnica diversa. Non posso dare 5 stelle viste le recidive e la ragade dolorosissima che sopportavo da anni. So che ora é poco usata come tecnica ma se fatta da mani esperte forse può avere il suo perché, l’ importante è mettersi in mano di professionisti esperti.

  • Chiara Argiolas #

    A ottobre 2011 sono stata operata di prolasso rettale col metodo Longo. Inizialmente avevo dolori forti ma col tempo mi sono regolarizzata, ero contenta di non avere più subocclusioni intestinali per le quali ho avuto tanti ricoveri, finché mi e venuta una ragade e ipertono,e ora non vivo più. Da dicembre è peggio di prima, forse ho di nuovo il prolasso. Ho la visita il 26 marzo, praticamente ho stimolo anche più volte di seguito ma non passa niente, nemmeno feci morbide. Riesco a espellere qualche frammento o feci a spaghetto, sono stata al pronto soccorso ma mi rimandano da chi mi ha operato. Ho fatto la colonscopia ed è ok però non si vede se ho il prolasso. aiutatemi a capire, posso avere ipertono? Mi sento il retto come se sia staccato dal corpo con dolori e bruciori per 24 ore, non dormo più, non vivo più.

  • Daniela #

    Sono stata operata a febbraio del 2011 e tutto è andato benissimo. Al risveglio dall’anestesia dolore non più forte delle emorroidi che ho avuto per 12 anni (gli ultimi anni una crisi al mese). Uscita dall’ospedale il giorno seguente l’operazione e non ho mai preso antidolorifici. Nessun problema ad andare in bagno.
    Peccato che dopo 1 anno e 10 mesi io sia ripiombata in quest’incubo. Settimana prossima farò un nuovo consulto chirurgico, accetterei volentieri di fare di nuovo la Longo anche se non è stata risolutiva, ma sta tortura me la voglio togliere (almeno per altri 2 anni).

  • Bart #

    Sono stata operata con metodo Longo il 3 maggio del 2012. Il dolore post operatorio, dopo le prime ore più toste, è stato sopportabile. Poi dopo dieta, farmaci e attenzioni varie sembrava andare meglio ma già dopo tre settimane si ripresenta il sangue con la defecazione in quantità più o meno abbondanti a seconda dei giorni. Mi sottopongo a vari controlli dove vengo presa per matta perché i medici dicono che il sangue non c’è; una colonscopia leva ogni dubbio: emorroidi congeste per cui dovrei rioperarmi perchè ancora oggi dopo un anno vado avanti a sanguinare. Il metodo Longo è una gran fregatura.

  • Antonella #

    Sono stata operata a febbraio 2013, tutto bene poco dolore e una soddisfacente ripresa. Adesso dopo due mesi mi sono ritrovata con defecazioni molto sanguinolente e dolore interno ed esterno. Domani andrò a farmi vedere e non riesco a capire se la cosa è normale o se sono di nuovo da capo con il problema. Sono molto preoccupata e demoralizzata.

  • Anna #

    Sono disperata, mi sono operata 2 anni fa col metodo Longo. La mia vita è un inferno, sono diventata stitica, oppure devo correre in bagno. Ho avuto dal primo momento strani fastidi in vagina, un senso di ovattamento, solo adesso sto scoprendo su vari forum che a causare questi fastidi sono le graffette. Non ho più una vita sociale, sono solo disperata. I dottori non danno mai una risposta a tutto ciò.

  • Paola #

    Non vi fate operare da Longo né da altri con il suo metodo, la vita vi sarà rovinata per sempre. La mia ampolla rettale è stata ridotta con creazione di un pseudorettocele fattomi dalla cicatrice e che mi crea notevoli problemi per andare in bagno. Non riesco mai svuotarmi completamente per la difficoltà delle feci a passare con un gonfiore di pancia perenne. Salvatevi poi che ancora potete.

  • Rita #

    Sono stata operata a marzo del 2012, ovviamente con metodo Longo, in anestesia epidurale. Premetto che ho una malattia rara ai polmoni e quindi è stato tutto più complicato per questo motivo, ma a parte ciò è andato tutto bene. Il post operatorio sarebbe stato ottimo, se non avessi avuto il problema della coagulazione del sangue (assumo sintrom anticoagulante per la malattia polmonare) e quindi ho dovuto tenere il tampone anale per 2 giorni, è stato dolorosissimo, quando l’hanno tolto e poi rimesso! Per il resto è andato tutto bene, mi sono ripresa in fretta, fastidio a defecare per qualche giorno, e poi tutto passato, una favola a paragone degli anni trascorsi con dolori allucinanti. Il problema sono soltanto le marische che sono rimaste lì, e ogni tanto s’infiammano ma tutto sopportabile. Io credo che questo tipo d’intervento sia ottimo, però va eseguito assolutamente da chirurghi esperti del metodo Longo. Informatevi prima di farvi toccare dal primo arrivato.

  • Francesco #

    Sono stato operato il 15/5/2013, ho dei dolori atroci. Non ho mai pianto così tanto in vita mia ed ancora non sono riuscito ad andare di corpo se avessi saputo non mi sarei fatto toccare.

    • Francesco #

      Continuo con la mia esperienza negativa sono stato rioperato d’urgenza mi si erano formati dei trombi ma il problema non è quello, hanno scoperto di avermi graffetatto un nervo del retto causandomi danni molto gravi. Me la faccio addosso come un vecchietto, se potete evitate.

  • Silvana #

    Sono stata operata il 10.05.2013 di emorroidi al 4 stadio con prolasso e fissura anale. È la 5 volta in 10 anni e proprio perché conosco l’atroce dolore ho evitato di rifarlo ma negli ultimi tempi il dolore e sanguinamento mi hanno portata ad un nuovo intervento. Che posso dirvi, un inferno. Il solo pensiero di andare in bagno mi fa ancora oggi svenire, arrivo a prendere fino a 10 antidolorifici al giorno, provo un dolore lancinante. Quando si va di corpo poi non ne parliamo un inferno. Ma la cosa che mi fa più rabbia è che dopo 6 settimane devo rifarne un altro perché questo è incompleto, il solo pensiero mi uccide. Ho un solo consiglio: io vivo in Germania, c’è un prodotto che compro in farmacia, si tratta di un estratto di camomilla. Basta riempire la vasca di acqua calda fino alla pancia, mettere dentro la bustina ed entrarci subito dopo aver evacuato. Il sollievo è immediato, se ne possono fare fino a 10 al giorno per 20 minuti alla volta, ogni qual volta si avverte forte dolore. Se non lo trovate fate bollire per un ora 2 scatole di camomilla in un litro di acqua e un bicchiere alla volta mettetelo in acqua e lo stesso vi posso garantire che allieva di molto il dolore.

  • Mario #

    Fatto l’intervento nel 2004, di per sé facile e indolore ma con conseguenze disastrose in quanto mi è stato provocata una stenosi con occlusione intestinale e successivamente tentando manovre per sbloccare la situazione mi hanno perforato l’intestino. Conseguenza: pneumomediastino, operazione d’urgenza per la stomizzazione, setticemia, 10 giorni di rianimazione, nuovo intervento per eliminare l’occlusione. Questa volta fatto direttamente dal Dott. Longo, e nuovo intervento dopo 4 mesi per affossare la stomia, con notevoli difficoltà nella ripresa della normale evacuazione a causa di una stenosi residua. Alla faccia dell’intervento in Day Surgery. La mia impressione è che il metodo sia buono, ma attenzione a trovare la mano giusta.

  • Lucia #

    Operata in data 17 Luglio 2011 di prolasso rettale, rettocele di III grado più intussuscezione rettale col metodo Longo (Starr). Da allora a tutt’oggi non ho vissuto un periodo, seppur breve, di benessere. Emorragie il giorno successivo l’intervento, dolori retto-anali, formazione di ragade, recidiva di prolasso e di rettocele, difficoltà nell’evacuare completamente. Ho subito ulteriore intervento per rimuovere graffette metalliche che avevano infiammato la zona e provocato la formazione di polipi infiammatori. Continuo con i miei viaggi della speranza, tra un consulto e l’altro in giro per l’Italia! Tornando indietro, ricorrerei ad altra tecnica, senza ombra di dubbio! Non la consiglio a nessuno!

    • Giulia #

      Ciao Lucia, come stai? Ho purtroppo subito anche io questo intervento nel maggio 2021 e oltre a granulomi sto male con continuo dolore e gonfiore. Nessun medico ne viene a capo. Se ti va ci confrontiamo sull’argomento? Grazie

  • Gigi #

    Dopo diversi consulti tutti mi hanno indicato la Longo come la più idonea al mio caso, io invece ero contrario da subito alla Longo in quanto non mi ha mai ispirato fiducia la tecnica con suturatrice, a mio avviso per il mio caso era più indicato la Milligan Morgan. Intervento durato 30\45 min circa in anestesia spinale (non è vero che è dolorosa anzi). Post operazione tranquillo, dolori sopportabili sotto Toradol il primo giorno. Il secondo giorno sono stato dimesso che camminavo tranquillamente, defecazioni davvero indolore, non me lo aspettavo, esco quindi contento come una Pasqua. Dopo 5 giorni dall’operazione tutto è tornato come prima, il prolasso è tornato più agguerrito di prima così come il gonfiore. Alla prima visita di controllo, dopo una settimana, mi hanno detto che si trattava di edema, alla seconda idem. “Stia tranquillo, è solo gonfiore nelle prossime settimane tutto passerà”, queste le parole del medico.
    Ad un mese e mezzo dall’operazione il prolasso (gonfiore) è ancora presente e a mio avviso peggiore di quello che si presentava prima dell’operazione. Dolori variabili comunque con picchi intensi. Degno di nota il peggioramento post operatorio, mentre prima dopo defecazione avevo al massimo 10 min di dolore, ora invece il dolore, oltre ad essere peggiore in quanto si sentono le suture che tirano, è anche più lungo (anche 1 ora) ed a volte sono costretto a sdraiarmi perché è impossibile eseguire qualsiasi attività. Totalmente insoddisfatto.

  • Sebastiano #

    Dopo 1 mese dall’intervento posso dare la mia personale opinione in merito al metodo Longo. Avevo delle emorroidi di III grado con relativo prolasso anale.
    Sono stato operato per la PRIMA volta il 28/05/2013, l’intervento (eseguito in anestesia locale più sedazione). Secondo il chirurgo, è andato benissimo ma il dolore che sentivo era rilevante. Vengo dimesso dall’ospedale il giorno seguente. Il rientro a casa non è stato dei più felici, il dolore era persistente, ma pensavo che fosse normale.
    Tutto sembrava procedere il “normale” decorso post-operatorio.

    Apro una piccola parentesi.

    I chirurghi, che vi visiteranno per decidere quale tecnica adottare, vi diranno che il post-operatorio dura circa 2-3 giorni e che poi potrete riprendere le vostre normali vite.

    FALSO!!!

    Dicevo tutto sembrava procedere il “normale” decorso post-operatorio, ma non era così. La notte tra il 3 e il 4 giugno mi sveglio con una incontrollabile necessità di andare in bagno. Con mia enorme sorpresa scopro che stavo perdendo sangue, tanto sangue. Corro al pronto soccorso e dopo un’attesa di circa 2 ore (dovevo aspettare che aprisse endoscopia) scopro che si è formato un edema che doveva essere asportato e che erano saltati dei punti.

    E VIA DI NUOVO IN SALA OPERATORIA!

    Vengo operato per la SECONDA volta il 4/6/2013, questa volta in anestesia totale. Mi sembrava che il posteriore stesse meglio. Anche questa volta il post-operatorio non è stato di 2-3 giorni, ma di 3 SETTIMANE.

    Adesso dopo 1 mese posso dire di stare decisamente meglio, anche se si è formato una marisca, dovuta forse ad un probabile emorroide che si è trombizzata, che però mi da un relativo fastidio, resta da valutare se eliminarla o meno.

    Per concludere mi sento di dare dei consigli a coloro che desiderano fare questo tipo di intervento:
    – organizzate bene il vostro tempo, non fissate appuntamenti per i giorni successivi all’intervento
    – non disperate se il dolore non passa in fretta
    – fate domande, tante domande al vostro chirurgo
    – se avete difficoltà nella defecazione prendete l’olio di vaselina

    • Donato #

      Sono stato operato a luglio 2021 con metodo Longo per istruita defecazione causato da prolasso mucoso del retto. Intervento indolore, i primi giorni andavo anche 5/6 volte in bagno. Dopo 3 settimane è tornata la stitichezza tanto da dover di nuovo ricorrere al clistere tutti i giorni. Completamente deluso..

  • Eros #

    Leggendo le esperienze delle persone che si sono sottoposte a questo tipo di operazione ero quasi incline ad non operarmi più, fortunatamente seguendo il consiglio di un amico mi sono sottoposto all’operazione. È sicuramente tutto soggettivo, io non ho avuto né dolore né tutti gli altri problemi che sottolineano le persone qui sopra. Mi sono operato a Pisa, alle 13:00 circa con anestesia spinale consigliata dal medico per avere meno dolore post operatorio, dolore quasi impercettibile direi più un fastidio che è durato poche ore. Il giorno successivo dimesso senza alcun problema, sono persino andato in moto. Cura con antidolorifici per una settimana e delle bustine per aiutare la defecazione o meglio per rendere le feci morbide e regolare l’intestino per 20 giorni. A distanza di un mese penso che se avessi fatto l’operazione in anestesia totale mi sarebbe venuto il dubbio che mi avessero operato da quanto non mi sono accorto di niente.
    A questo punto vorrei invitare le persone che hanno scritto tutte cose negative ( anche se vere) di ricordarsi che internet è una finestra sul mondo e che quindi di ponderare bene quello che si scrive.

    • Simona #

      Bravo, sono d’accordo

    • giulia #

      Confermo ! Io sono stata operata dal dott Longo in persona nel 2014 e la mia vita è cambiata in meglio! Ero arrivata ad un punto in cui non riuscivo più ad andare al bagno per il prolasso interno e rettocele, dopo sono rinata!

    • Paola #

      Io mi sono operata a Camaiore ospedale Versilia il 4 ottobre 2019 per prolasso emorroidario di 2° – 3° grado con metodo Longo.
      Sinceramente non ho sentito dolore. La sera prendo uno sciroppo per regolare l’evacuazione e al mattino vado di corpo almeno 2-3 volte.
      Spero che una volta interrotto tutto si ristabilizzi. Ad oggi non lamento ma aspetto passi più tempo per rasserenarmi.

    • Roberta #

      Ciao Eros, penso che tu sia uno dei pochi , pochissimi fortunati che non hanno provato quasi dolore dopo intervento con metodo Longo. Io sono stata operata nel 2010 a causa di tre emorroidi di III grado più prolasso con metodo Longo in anestesia epidurale. Per una settimana, a parte dolore sopportabile e pesantezza a livello anale, al solo pensiero di andare al bagno avevo i brividi. Sembrava passassero pezzettini di vetro. Durante il giorno costretta a stare a casa con pannoloni per incontinenti perché spurgavo almeno 3/4 volte al giorno. Stare in piedi non se ne parlava. Dopo la prima settimana si è presentata una marisca molto dolorosa quindi nuovamente anestesia e rimozione. Sono passate almeno 4 settimane prima che potessi andare a fare una passeggiata fuori senza avere perdite incontrollate. Almeno un anno per avere di nuovo il controllo del mio retto. Ad oggi penso che la situazione che vivo è soddisfacente rispetto a quella prima dell’intervento, rimane un piccolo prolasso e una ragade che ogni tanto si fa sentire. Cerco di bere tanto acqua e di stare attenta a non fare abusi di alcol, salumi e fritti. Non sarà mai una vita completamente normale rispetto a chi non ha mai avuto i miei problemi, ma accettabile.

  • Davide #

    Mi sembra di aver capito che conta molto la bravura del chirurgo ad utilizzare la suturatrice. Io sono stato ricoverato una notte, davvero nessun dolore ma un lieve fastidio per qualche ora, il giorno dopo sono tornato a casa in scooter! Dopo quasi 10 giorni posso dire che questa tecnica è fantastica! La migliore! Sappiate pure che la tecnica negli anni si è evoluta con suturatrici sempre migliori capaci di dare due punti alla volta e ridurre le recidive grazie ad un maggiore tessuto che viene rimosso.
    Diffidate dei chirurghi che snobbano questa tecnica favorendo invece la dolorosissima ed invalidante Milling Morgan. Probabilmente conoscono solo quella.

    • fabrizio Anselmi #

      La Milligan Morgan viene chiamata “insulto chirurgico” ma io la chiamerei “insulto scientifico” perché mutila una parte molto importante del corpo, comporta dolore e complicanze non trascurabili.

  • Rosanna #

    Sono stata operata al S.Camillo di Forte dei Marmi per prolasso emorroidale di 4° grado, rettocele, marisca e ragade anale. Anestesia totale, quindi non si ha lo stress operatorio, ma forti dolori nel post. A 3 giorni dall’operazione ho stimolo frequente e coaguli di sangue se vado in bagno. Sabato ho la visita di controllo, spero che tutto si risolva per il meglio.

    • Rosanna #

      A quasi un mese dall’operazione vi posso dire che ho avuto una emorragia dal retto tanto da avere due trasfusioni di sangue. Ora ho un’emorroide visibile e la ragade che era stata curata, ora é sull’esterno, il mio ano sembra fantascientifico. Inoltre non vado più in bagno. Lunedì ci sarà la visita di un’altra proctologa. Meno male che ero stata operata da un chirurgo di fama internazionale, altrimenti…Fate voi i commenti. Non vi consiglio certe cliniche private.

  • Luca #

    Ho 55 anni e soffrivo di emorroidi di° 3 grado. Grande sofferenza/fastidio da diversi anni dopo ogni defecazione quindo decido di sottopormi all’operazione con metodo Longo all’ospedale San Giuseppe di Milano nel giugno del 2011.
    Dopo due anni, tutto perfetto, problema risolto.
    Dopo l’operazione, molto (molto!) dolore per una settimana che faceva ripensare la scelta di avere fatto l’operazione, ma dopo un mese era ok ed ora è tutto dimenticato.

    • Gloria Martellotti #

      Beato te! Io peggiore da giorno in giorno ed è causata da questo tipo di operazione

  • Lorenza #

    L’ intervento con il metodo Longo mi ha risolto completamente il problema del prolasso emorroidario di 3° grado. L’intervento in epidurale è durato 30 minuti. Dopo 2 giorni in clinica sono stata dimessa. Qualche problema l’ho avuto alla prima evacuazione perché ho sentito molto dolore. Man mano che passavano i giorni le cose si normalizzavano fino ad arrivare dopo un mese dall’intervento ad una completa guarigione. I controlli sono andati bene ed oggi sono contentissima della scelta fatta (l’avessi fatto prima!).
    È molto importante mettersi in buone mani!

  • Fabio #

    Non operatevi con il metodo Longo! Io mi sono operato nel 2006 e a distanza di 7 anni mi porto dietro dei grossi problemi che condizionano la mia vita. Scariche che vanno dalle 2 alle 5 al giorno, spesso diarrea. Qualche specialista mi ha riferito che con questo intervento mi è stata ridotta l’ampolla rettale! Grazie al chirurgo che mi ha operato e grazie a colui che ha inventato questo sistema pubblicizzando solo i lati positivi e trascurando le controindicazioni. Ma è vero che adesso non si può fare più nulla e che quindi devo vivere così?

    • Rita #

      È vero che l’ampolla rettale è ridotta ma se l’intervento è ben eseguito, dopo un determinato periodo di tempo dall’intervento (può variare da persona a persona) tutto si assesta. Dipende molto dalla bravura del chirurgo, non sconsigliamo qualcosa, soltanto perché a noi non è andata bene. Internet è una finestra sul mondo (cit. Eros) e come dice lui molte persone si lasciano condizionare da ciò che leggono!

    • Chiara #

      La mia testimonianza di operata 15 anni fa non dal dott. Longo ma da un chirurgo della mia città. Devo dire post operatorio sopportabile ma dopo la prima visita controllo non sono più stata bene, ho iniziato ad avvertire dolori, poi le cose sono peggiorate con stipsi, restringimento dell’ampolla rettale, bruciore anale e gonfiore. 3 anni fa ho dovuto operarmi di nuovo ma chirurgicamente questa volta e mi dissero che sull’intervento Longo non si può fare nulla. Se lo avessi saputo mi sarei fatta operare subito chirurgicamente anche se l’intervento è più doloroso.

    • Maura #

      Mi scusi Rita, ma mi sento di fare una osservazione. Cosa intende dire per finestra sul mondo? Che chi ha avuto un’esperienza disastrosa (con delle condizioni di vita peggiorate) dovrebbe mentire e dire che invece è andato tutto bene?
      In questa pagina si raccolgono le testimonianze di esperienze dirette. Se ci si prende la briga di leggerle tutte si scoprirà che quelle negative (e non per bazzecole ma per conseguenze anche gravi) sono in percentuale nettamente maggiore. Ognuno lascia la PROPRIA ESPERIENZA PERSONALE. Chi legge prenda la sua decisione e basta.

  • Claudia #

    Io sono stata operata 5 anni fa a Bergamo per Emorroidi al IV stadio, prolasso e fistola di 2 cm. Tutto questo dopo 10 anni di sofferenze. Dopo un periodo post operatorio di un mese e mezzo abbastanza doloroso e travagliato, ma nonostante tutto nella norma, il medico che mi ha operato aveva anticipato e spiegato tutto nei minimi particolari quindi preparata quasi a tutto, sono tornata ai regimi di vita normali, anzi notevolmente migliorati. Ad oggi sto benissimo e non mi ricordo quando ho fatto l’ultimo controllo. Se avessi conosciuto prima i risultati mi sarei operata 10 anni prima, la consiglierei vivamente a tutti. Non è l’intervento da sconsigliare, ma i medici non competenti!

    • fabrizio Anselmi #

      Infatti, parecchi chirurghi generali non proctologi si sono lanciati nella nuova tecnica senza essere preparati adeguatamente. Ora però viene richiesto un corso specifico sulla tecnica, altrimenti la ditta che produce gli strumenti non li consegna. Ovviamente c’è pur sempre l’abilità del chirurgo (anche coi dentisti è così).

    • Marco #

      Mi sono operato lunedì 7 novembre 2022 in anestesia locale con il metodo Longo presso l’ospedale di Cantù. Nessun dolore post operazione solo fastidio e sensazione di dover andare in bagno. Nel primo pomeriggio sono tornato a casa
      Verso le 23.00 ho avuto dei forti dolori e gonfiore alla pancia risolto dopo aver tolto la medicazione e scaricato parecchia aria.
      Il giorno successivo è stato peggio, diverse volte la sensazione di dover andare in bagno con dolore e un lieve sanguinamento
      Il terzo giorno va meglio, sono diminuite le volte che mi sono recato in bagno ed il dolore è diminuito, prendo 3 antidolorifici al giorno, fra sei giorni ho la visita si controllo e aggiornerò la situazione.

  • Maurizio #

    Sono stato sottoposto ad un intervento di prolasso al retto con tecnica Longo e anestesia totale nel maggio del 2004. Ricovero totale di 3 giorni, post-operatorio DOLOROSISSIMO, ogni volta che dovevo andare di corpo erano lacrime di sangue. Dopo un mese circa di antidolorifici (morfina), tutto andava per il verso giusto, dopo due anni, noto la fuoriuscita di sangue e il gonfiarsi di 3 palline esterne. Vado a fare un controllo da un altro medico, il quale mi dice che la parte interna (prolasso) è ok, ma si chiedeva come mai non hanno pure eliminato il fastidioso problema esterno”. Morale della favola devo fare un secondo intervento, adesso sono in cerca di una nuova ed efficace tecnica.

  • Rocco #

    Io ho vissuto una terribile esperienza che dopo 9 anni mi porta ancora ad avere serissimi problemi.

    Sono stato operato 9 anni fa all’ospedale di Ponte san Pietro (BG). Ero stato ricoverato per un cancro al sigma retto e dopo svariate coloscopie si sono accorti che avevano sbagliato quindi dopo una 10 di giorni di colonscopie, clismi opachi e chi ne ha più ne metta mi hanno detto che avevano sbagliato e che mi operavano di emorroidi di 4° grado dicendomi che non avrei sofferto. Purtroppo non fu così infatti subito dopo operazione avevo dolori allucinanti e terribili. Torno a casa 3 giorni dopo tutti gli altri che avevano subito operazione con metodo Longo e la prima defecazione a casa esce un filo tipo il fil di ferro blu. Chiedo spiegazioni e i dottori non sanno. Il mese dopo faccio visita e mi dicono tutto apposto ma io soffro immensamente sia a defecare che camminare seduto sdraiato e mi dicono che c’è la sutura leggermente infiammata. Dopo questo periodo faccio alcune visite e mi dicono sempre normale solo sutura un po’ infiammata dopo 8 anni andando da un altro proctologo (ne ho passati molti) ho scoperto di avere tutte le graffette ancora all’interno e che non erano state espulse quindi mi dice che devo operarmi per estrarre tutte le graffette a mano ma io non ci sto più, non mi faccio fregare ed ora sono in ballo con una cura per provare a strapparle aumentando la dimensione delle feci e la loro durezza. Sono 4 mesi che faccio questa cura e non riesco più a camminare o sedermi, sono molto irritabile per il continuo e acuto dolore che provo e sono disperato. La mia qualità di vita era buona, sanguinavo ma non avevo dolori di nessun tipo ne problematiche mentre ora soffro moltissimo e la mia qualità di vita è scesa di tantissimo. Il mio attuale proctologo, che è tra i maggiori esperti del metodo Longo, mi ha spiegato che il problema è sorto per l’uso della macchina “graffettatrice” usata che era un modello vecchio (ha parlato di h101) o qualcosa del genere che creava in molti casi questo problema. Sapete cosa vi dico? Io sto intentando tramite il tribunale del malato una causa per chiedere il risarcimento per ciò che mi hanno fatto. Devono prendersi la responsabilità e spero che chi mi ha fatto ciò paghi per i suoi errori.

  • Riccardo #

    Sono tredici anni che soffro di emorroidi, la prima esperienza è stata 10 anni fa. Mi sono operato al Monaldi a Napoli con la tecnica Milligan Morgan per asportare emorroidi di IV grado e ragade anale: risultato dopo 9 mesi di nuovo sanguinamento e dolore. 3 anni fa mi sono convinto di nuovo ad andare all’ospedale di Ponte San Pietro. Dopo una visita di ispezione anale e una rettosigmoidoscopia per capire se erano solo emorroidi mi è stato diagnosticato ancora la ragade anale e emorroidi di 2 grado, il dottore mi ha fatto operare prima le ragadi anali e visto il risultato eccellente dopo 3 anni ho deciso anche di operarmi le emorroidi e sempre all’ospedale di Ponte San Pietro sono stato operato con il metodo Longo. Oggi sono 2 settimane e che dire un po’ di dolore quando vado in bagno al momento poi il dolore sparisce quasi del tutto ma mi sembra normale comunque visto che è un punto sempre umido ci vuole il suo tempo per guarire. Al momento posso dire GRANDE SODDISFAZIONE poi vi faro sapere più avanti, spero che continui ad andare sempre meglio!

    • Fiorino Bartone #

      Sono stato operato di emorroidi nel 2001 con metodo Longo. Intervento dolorosissimo e dopo te anni mi viene riproposta una revisione dell’intervento. Poi nel 2008 ho subito un altro intervento. Ho passato 17 anni d’inferno e dopo colonscopie e terapie paliative un proctologo ha rinvenuto delle graffette ritenute. Ultimo intervento eseguito il 10/10/2018 ed adesso sembra che vada meglio. Ho denunciato il caso e sto cercando di raccogliere testimonianze.

  • Felicef #

    Sono stato operato il 03/04/2013 con metodo Longo ed ora sto malissimo perché i medici dicono che è normale invece sono solo balle. Ho queste graffette che non si possono togliere più, non ho più una vita normale.

  • Angelo #

    Il 30 mi sono operato con metodo Longo all’ospedale di Empoli, il pomeriggio post operatorio e il 31 stavo come non avessi mai avuto niente.
    Dopo la prima defecazione dolore e sanguinamento continuo per 3 giorni, spero di migliorare velocemente. Ricordo 20 anni fa l’operazione tradizionale 3 mesi da incubo spero che questa volta sia migliore il decorso post operatorio.

  • Gabriele #

    Mi sono operato tre anni fa col metodo Longo delle terribili emorroidi di quarto grado. Operazione eseguita in day surgery da un rinomato proctologo della Capitale. Tornato a casa il giorno stesso, passata l’anestesia, è iniziato l’incubo: forse i dieci giorni più brutti della mia vita, con dolore così intenso da annullare qualsiasi mio pensiero. Al decimo giorno si è sciolto l’edema che tanto dolore provocava e mi sono ripreso. Sono seguiti tre anni di pace. Pace purtroppo interrotta dal ritorno improvviso delle famigerate emorroidi del quarto grado. Ora non so che fare.

  • Marco #

    Otto anni dall’intervento maledetto.
    Inutile stia a raccontare i problemi, meglio parlare delle soluzioni tampone per cercare di evacuare la mattina e non compromettere l’intera giornata.
    Svegliarsi due ore prima di andare al lavoro e fare due passi dopo colazione per sollecitare lo stimolo e avere il tempo di defecare con calma senza forzare e contrarre oltremodo il canale ora inevitabilmente più stretto e corto evitando o limitando così infiammazioni e dolori causati da questo accorciamento contro natura. In fase di spinta c’è un conflitto tra i muscoli che spingono e quello finale dell’ano che si contrae anch’esso quando invece dovrebbe rilassarsi.
    Un sorso di olio paraffinato prima dei pasti principali aiuta parecchio e non abbuffarsi (meno volume = meno transito).
    Imporsi di defecare quando proprio è in prossimità (quindi organizzare gli spostamenti tenendo conto di questo).
    Supposte Topster al bisogno, preferibilmente alla sera prima di dormire agiscono meglio e danno meno fastidio.
    Una buona dose di autocontrollo.

  • Gabriella #

    Operata il 22/10/13 con metodo Longo. Già uscita dalla sala operatoria con dolori forti vengo dimessa. Il 30/10/13 nuovamente operata d’urgenza perché si è tolta una graffetta con abbondante sanguinamento e relativa trasfusione. Ad ora continuano i dolori difficoltà nell’evacuazione impossibile avere vita sociale. Perché non veniamo informati della possibilità che può succedere anche questo?

  • Luca #

    Mi sono sottoposto a marzo scorso con la tecnica Longo, premesso ero entrato in sala operatoria convinto di dover avere un altro tipo di intervento.
    Dopo quasi un anno mi sono dovuto far operare di nuovo per togliere le graffette che ancora erano dentro e a tutt’oggi ho un emergenza per l’evacuazione preoccupante che a volte non riesco a contenere e in più i dolori sono sempre presenti. Una vergogna, lo sconsiglio vivamente e maledetto il chirurgo che mi ha operato con questo metodo senza dirmi a cosa andavo incontro

  • Tiziana #

    Mi sono sottoposta nel 2002 ad un intervento con la tecnica di Longo a Milano dopo aver subito nel 1999 un’intervento con tecnica Laser. Dopo 1 anno dall’intervento con la tecnica di Longo ho avuto una recidiva, senza contare le complicazioni subite con tale tecnica (dispareunia grave e innumerevoli trombi emorroidari). Dal 2003 convivo con un prolasso rettale giunto oramai ad uno stadio senza ritorno, per cui necessito dell’ennesimo intervento.
    Sconsiglio vivamente la tecnica di Longo e le sue evoluzioni (STARR), non solo perché inefficace, ma soprattutto perché peggiora la qualità della vita da ogni punto di vista.

  • Gianluca #

    Sono stato operato da 8 mesi di emorroidi di secondo grado con metodo Longo, è solo una presa in giro perché tutt’ora sto malissimo, provo dolore tutti giorni. Il medico che mia operato dice che va tutto bene ma io non sto bene. Io vi dico non operatevi perché dopo la vita vi cambierà per sempre.

  • Claudio #

    Sono passate 2 settimane dalla STARR. Intervento in anestesia spinale, entrato il lunedì e uscito il martedì mattina. Dolore prima e durante l’intervento nullo (spinale fatta con pre-anestesia nemmeno sentita). L’unico dolore (veloce) l’ho sentito nella rimozione del catetere e nella rimozione del tampone (una coda di gatto insanguinata). Tornato a casa, per 2 giorni mi sono alimentato a tazze di tè e brodo di carne con formaggio in polvere. Il terzo e quarto giorno ho sostituito il brodo con pasta in bianco e psyllogel mattina e sera. Dopo una settimana psyllogel solo la sera. Prima defecazione il mercoledì sera (poca roba ma solo con fastidio perché protetto da cortisone). Visita di controllo ok, ecco che cosa si sente dopo una settimana e dopo due: si fa fatica a trattenere i gas e le feci, trattenere genera dolore per il gonfiarsi dell’ampolla con la cicatrice (spasmi vari che si propagano su e giù). Quindi il fastidio più grande è il dover correre subito ad espellere tutto quel (poco o tanto) che è arrivato lì in fondo. Se non esce nulla occorre solo avere pazienza e attendere altri stimoli. Mai forzare se non c’è lo stimolo. È evidente che le fughe al bagno sono numerose durante tutta la giornata (all’inizio ma anche dopo le delusioni sono molte). Tutto questo diminuisce nella seconda settimana (ma permane) e il dolore aumenta un pochino (molto poco) perché finisce la cura di cortisone (8 giorni di cui 4 con pastiglie intere). Dopo 2 settimane ritorno al lavoro con fughe occasionali al bagno, i ritmi e gli orari certi non ci sono ancora. La notte mi sveglio 3-4 volte. Dolore dovuto agli spasmi diminuito ma prevedibile (basta sentire i primi avvisi e andare in bagno per evitarli). Quando si svuotano le feci però si hanno autonomie anche di 4-5 ore in cui si può anche correre. Il mio giudizio è sospeso perché è passato troppo poco tempo. Sento di migliorare ogni giorno. Per il momento è ciò che mi aspettavo.

    • Claudio #

      Dopo 7 settimane quasi del tutto sparito il dolore lieve/fastidio al passaggio feci. Sento di poter spingere un po’ di più anche se lo svuotamento spesso non è mai completo (ma qualche volta si ultimamente evviva!). Fughe notturne diminuite (da 3-4 a 0-1). Maggiore tranquillità durante il giorno, anche se al mattino mi occorrono ancora un paio di sedute (ma veloci stavolta). Per la cronaca il mio standard regolarissimo era ogni giorno solamente una volta al mattino appena alzato. Segnalo solamente un prolasso che si riposiziona da solo e alla sera ogni tanto qualche stimolo inconcludente.

    • Claudio #

      Aggiornamento: DISASTRO! Pochi giorni dopo le 7 settimane, difficoltà di evacuazione. A una manometria scopro che la cicatrice di sutura ha un diametro di 6-7mm, praticamente non ci passa niente! Il dottore al telefono dice che potrebbe trattarsi di stenosi a livello della linea di sutura che può capitare ma devo aspettare il rientro dalle ferie (15 giorni). Per tutto questo tempo mi devo alimentare con minestroni accompagnati da un cucchiaio di “miscela dei tre olii” tre volte al giorno e due cucchiai di Laevolac prima della notte, tutto questo per mantenere le feci più morbide possibile. Per l’evacuazione sono necessari dei clisteri (circa 4-5 al giorno) con acqua calda e olio (baby-johnson). La mia vita è condizionata continuamente da stimoli pazzeschi bloccati, dolori rettali (con tanti clisteri si infiamma tutto), “pesantezza rettale” e ore al bagno. Dopo 10 giorni di questa agonia sono sfinito, attendo con ansia una “nuova operazione” per l’allargamento della linea di sutura.

    • Claudio #

      Dopo aver scoperto che la mia cicatrice circolare si era ridotta a pochi mm di diametro e dopo 15 giorni di attesa per una visita (nel frattempo vi faccio immaginare cosa dovevo fare per andare di corpo) il dottore mi esegue via ambulatoriale una emmoroidectomia e una serie di incisioni sulla cicatrice. Dolore immenso mai sentito prima, anestesia inefficace o fatta altrove? Il dottore dice che una retrazione simile accade raramente. Mah, forse la mia stenosi congenita poteva suggerirgli qualcosa? Da allora devo monitorare sempre col dito ( e antinfiammatori rettali) che l’apertura ora di 1 dito appunto rimanga costante. Cosa sento? Anatomicamente non mi sembra di essere a posto, ci sono curve strane, rigonfiamenti, la cicatrice è piena di “noduli” e regredisce a meno di un dito e a volte si riallarga da sola (sempre a riposo). Insomma da una perfetta macchina da guerra che ero prima della STARR (vabbè avevo un prolasso) ora sto conducendo una vita infernale e mi sono veramente rotto. Il dottore è via un altro mese e la cicatrice mi sembra si stia richiudendo! Le sto provando tutte: dilatazioni, antinfiammatori vari, bevo olio e lassativi ma mi sa che la terza operazione non riesco proprio a evitarla!

    • Claudio #

      Terza operazione in 4 mesi. Stavolta per allargare nuovamente la linea di sutura. Tutto bene, nessun dolore, la solita pesantezza e indolenzimento nei primi giorni dopo l’operazione. Se fra un mese la cicatrice non si ritira come al solito, dovrei avere risolto tutto. Speriamo bene.

    • Claudio #

      Dopo un mese dalla terza operazione continuo con i lassativi (sono ormai 4 mesi) e antinfiammatori alla sera. Da una settimana un giorno si e un’altro no sanguino parecchio, la mattina ok ma al pomeriggio ho continui stimoli bloccati che sono la cosa che mi dà più fastidio. Mi sembra di avere una occlusione a monte della linea di sutura, è tutto un casino lì sotto. Faccio passare il tempo e ignoro, ma la mia libertà è condizionata.

    • Claudio #

      Ad oggi 5 interventi (in 5 mesi) per eliminare la stenosi cicatriziale causata dalla STARR. Visitato da 3 medici: uno mi ha proposto le dilatazioni con Dilatan (che non mi hanno portato a nulla); un altro dilatazioni con Dilagent ma poi mi ha eseguito una asportazione del fibroma che si forma; il terzo dice che le graffette possono causare allergie (il titanio o la lega a cui è legato) e che occorre rimuovere chirurgicamente tutte le graffette rimaste.
      Idee molto chiare e univoche, intanto il di dietro ce lo metto io.

    • Claudio #

      Aggiornamento dopo 5 mesi. Dopo aver capito che appartengo a quella rara categoria, secondo i medici, di persone intolleranti al titanio e quindi alle graffette maledette (ma siamo veramente così pochi?) Ricordate le 5 operazioni in 5 mesi a causa della la rima cicatriziale che si continuava a chiudere e con essa la mia possibilità di defecazione? Ecco la situazione prima dell’intervento: 1 volta al gabinetto la mattina regolarmente, un orologio.
      Dopo l’intervento: 3/4 volte al giorno urgenza defecatoria (che fine ha fatto l’ampolla?), colite cronica persistente (apparsa dopo una colite ulcerosa con perdite ematiche scoppiata 4 giorni dopo l’ultimo intervento), e paura di ammalarmi per la non possibilità di prendere liberamente i FANS (aspirina tachipirina e gli antisintomatici/antidolorifici classici). Ah, anche il medico di base ha convenuto con me che data la graduale riduzione spontanea del prolasso che avevo ottenuto prima dell’intervento (con una buona alimentazione ricca di fibre), non avrei dovuto essere operato così allegramente!

  • Claretta #

    Ciao a tutti gli incoscienti che come me si sono sottoposti all’operazione di un piccolo prolasso rettale, emorroidi di 3° grado col metodo Longo. A distanza di un mese quando vado in bagno ho dei dolori così lancinanti che mi fanno piangere. Al primo controllo mi hanno detto che va tutto bene, non ho sanguinamenti. Vorrei sapere se ci sono esperienze come la mia, se si sono risolte e in quanto tempo oppure se sono condannata.

  • Roberto #

    Sono stato operato con il metodo Longo nel 2012 ad Alba. Dopo due anni non mi ricordo cosa sono le emorroidi. Ho notato che molti post sono assolutamente inventati su questo sito, gli inventori sono determinati farabutti con laurea in medicina che difendono a spada tratta alcuni metodi che praticamente solo loro praticano e, pertanto, gettano fango sulla Longo. Mi ricordo durante il mio doloroso post operatorio di una email che scrissi ad uno di loro e questo prese la parte più triste e la mise assieme alle altre sul suo sito per demonizzare la Longo. Non faccio il nome di questo sacco della spazzatura umano però è facile reperire il suo sito ed il suo nome.
    La Longo funziona. Non tutti siamo uguali e può andare male ma vale veramente la pena. Informatevi sui migliori dottori che la praticano, non andate dal primo salumiere. Ricordate che tecniche come la Milligan Morgan hanno reso incontinenti tante persone! Che il laser o la crioterapia non servono a niente, che la THD è totalmente sperimentale.
    Non venite a scrivere qui il post operatorio dopo due giorni che vi hanno operato ma aspettate almeno 3 settimane o un mese. Il post operatorio FA MALE, specialmente la prima sera. E nelle settimane successive sarà dura andare in bagno, vedrete sangue, forse qualche volta vi pentirete e vorreste tornare indietro ma in realtà è il vostro corpo che sta imparando a usare un organo “nuovo” e basta.

    • Eugenio #

      Sono d’accordo sul fatto che bisognerebbe astenersi nel lasciare commenti se operati solo da qualche giorno.

    • Gilda #

      Io ho letto tutte le testimonianze. Alcune (poche) lasciate dopo pochi giorni ma la maggior parte purtroppo sono di persone operate da diversi mesi o addirittura anni.

  • Pierluigi #

    Sono stato operato con il metodo Longo nel 2007, risultato dolore allucinante nel post operatorio e sono punto a capo ad oggi 2014. È da 2 anni che mi sono ritornate le perdite di sangue quindi non posso che essere insoddisfatto. Chiedo a qualcuno che tipo di intervento posso provare ora, calcolando che in sala operatoria i chirurghi hanno fatto fatica a chiudere una arteriola.

  • Antonio Coletta #

    Ho letto diversi pareri per quanto riguarda l’intervento di prolasso rettale ed emorroidi ma ancora non trovo nessuno con cui confrontarmi per quanto riguarda l’intervento di prolasso dell’utero in laparoscopia con tecnica dello stendino del prof. Antonio Longo.
    Ho necessità di comunicare con qualcuno in quanto dopo cinque anni dall’intervento ho ancora dolori.

  • Antonio #

    Operato il 08/01/2014 per emorroidi di terzo grado operato con metodo Longo. Operato in anestesia totale mi dicono che l’intervento sia durato una quarantina di minuti. Appena sveglio nessun dolore ero sotto antidolorifici, sono stato due giorni con antidolorifici. Il terzo giorno mi hanno tolto le flebo, nessun dolore. Il quarto giorno un lassativo per andare di corpo, andato in bagno nessun dolore. Uscito in giornata dall’ospedale, a casa pergidal 1 o 2 bustine al giorno per tenere le feci morbide, mangiare senza scorie o fibre niente pane e verdure e carne rossa, molti brodini patate e petto di pollo. Vado in bagno senza dolori e attualmente nessuna medicina antidolorifica, attualmente va tutto bene.

  • Marco #

    Operato il 15.01.2014 per emorroidi di 4 grado con metodo Longo, dimesso il 17. Nessun dolore post operatorio. Vado in bagno senza dolore. Noto un leggero sanguinamento e prolasso. Visita di controllo il giorno 23. Spiego i sintomi. Tutto nella norma. Tra 10 giorni altro controllo.

  • Loredana #

    A 3 mesi e mezzo di distanza operata con metodo Longo 10/15 minuti dopo aver evacuato cominciano i dolori, non al retto ma al coccige ed al ventre. Tanta aria che non posso trattenere. Tutto passa con tachidol, se provo a non prendere l’antidolorifico poi è peggio il male si propaga alla vagina e alle gambe. Il proctologo dice che è tutto ben riuscito. Per fortuna altrimenti non so cosa farei. Il dolore al coccige è iniziato subito, al retto non ho mai provato dolore ma ora sembra ricomparire anche quello

  • Marcin #

    Operato il 15.01.2014, il prolasso si presenta ogni qualvolta vado in bagno. Il dottore dice che risolveremo il tutto con una legatura elastica da farsi tra un anno circa.

  • Emanuela Calce #

    Il metodo Longo è una tecnica da abolire, a me ha creato un sacco di problemi. In più mi ha peggiorato la situazione, se prima sanguinavo solo, adesso in più ho dolori atroci. Confrontandomi con le esperienze degli altri operati mi rivedo con tutto quello che di negativo c’è di questa inutile e dannosa tecnica. La sconsiglio vivamente, mi tocca operarmi nuovamente grazie al Dott Longo.

  • Marina #

    Ho eseguito l’operazione con tecnica Starr di Longo il giorno 14 febbraio 2014. Sono stata ricoverata il giorno 13 febbraio e dimessa il 17. Ho 34 anni e da 12 anni, cioè da dopo il parto soffrivo di prolasso rettale che mi causava ostruita defecazione. Ho ricevuto anestesia spinale, sono rimasta in sala operatoria un paio d’ore ma l’operazione è durata meno. Al risveglio, per controllare il dolore, mi hanno applicato elastomero. Non ho avvertito dolori insopportabili, solo fastidi. Dopo una settimana il recupero era buono. Ad oggi la defecazione è perfetta. Non uso più purghe, clisteri e microclismi. I punti metallici non cadranno, ma rimarranno per sempre dentro di me, andando a integrarsi col tessuto fibroso. Mi hanno asportato 4 cm di retto in tutto, non ho mai perso un solo goccio di sangue. Mi hanno operato con nuove suturatrici più performanti.

  • Lea #

    Sono stata operata martedì per emorroidi di secondo grado molto sanguinanti, mercoledì sono stata dimessa. Il chirurgo mi ha detto di non prendere niente e non seguire una dieta particolare ma questi due giorni sono stati un incubo, ho fitte fortissime all’ano e non riesco ad andare da corpo. Anche fare aria mi provoca dei dolori lancinanti, non dormo ormai da 3 giorni e neanche il Toradol (che mi ha prescritto il mio medico di base dopo una notte passata a piangere per il dolore) mi è d’aiuto in nessuna maniera. Spero che passi presto, mercoledì ho la visita di controllo ma non ho per niente un buon presentimento.

  • Lea #

    Aggiornamento: il dolore è scomparso solo associando Toradol + Patrol. Operazione eseguita martedì, sono andata da corpo la prima volta venerdì sera. Da allora come molti di voi sono praticamente incontinente, la faccio anche 3-4 volte al giorno con scariche incontrollabili, impossibilità di trattenerla, un vero incubo. Spero che col tempo torni tutto alla normalità, altrimenti la vita è praticamente impossibile!

  • Lea #

    Mercoledì mattina si sono rotti i punti e ho avuto una forte emorragia, mi hanno riportata in sala operatoria per rimettermeli. Ho fatto flebo di ferro ma per fortuna nessuna trasfusione di sangue. Mi hanno dimessa oggi, sono andata di corpo nel pomeriggio senza dolore eccessivo e perdite di sangue. Persiste l’urgenza defecatoria. Spero che questa volta sia la fine di questo incubo e che il problema delle emorroidi sia risolto una volta per tutte. Per ora solo dolori e grossi spaventi.

  • Lea #

    Aggiornamento: sono stata operata esattamente un anno fa, quindi già sapete dei dolori fortissimi, della complicazione emorragica post-operatoria e del recupero lento. Dopo circa 6 mesi ho smesso di “farla” 4-5 volte al giorno, ma mai meno di 2 e sempre con una certa urgenza ma tutto sommato mi sentivo bene. Venerdì scorso, a distanza di un anno esatto (sembra quasi che il destino l’abbia fatto apposta) le emorroidi sono ricomparse esattamente come se non mi fossi mai operata. Oggi ho iniziato una terapia “d’assalto” con Venoruton in bustine, Vessel intramuscolo e Proctosoll in attesa di vedere un nuovo specialista migliore di quello che mi ha operata. In conclusione mi sento di sconsigliare questo metodo ma di adottarne uno più radicale. E l’incubo ricomincia.

  • Samuele #

    Anche io operato con metodo Longo da 14 giorni, il dolore è fortissimo per non perlare quando devo andare in bagno. Apriti cielo, spero che passi in fretta questa agonia.

  • Anna #

    Operata nell’anno 2008 per emorroidi di 4 grado, post operatorio molto doloroso per circa 30/40 giorni. Oggi sono punto e a capo!

  • Berta #

    Eccomi a distanza di 17 giorni dall’intervento metodo Longo.
    Dolore poco (almeno per il momento).
    Discorso defecazione ci vuole un po di pazienza, le prime settimane la defecazione è difficoltosa. Adesso sento che riesco a defecare meglio.
    Dopo 2 settimane dall’intervento ho ripreso la vita normale, a lavorare non ci penso ancora (perché lavoro in fabbrica e sto in piedi 8 ore e alzo pesi), ho sempre avuto urgenza defecatoria, mai avuto sanguinamenti. Importante è cercare di andare di corpo ogni giorno in modo tale da non creare fecalomi o feci dure.

  • Luisa #

    Operata per prolasso emorroidario a novembre 2014 con metodo Longo più STARR.
    A distanza di un mese sono completamente guarita senza alcun dolore!

  • Mario #

    Il 5/5/2014 sono stato operato col metodo Longo all’ospedale di Cittadella (PD) per emorroidi di II grado sanguinanti! L’operazione è andata benissimo, non ho sentito assolutamente niente! Finita l’anestesia sono iniziati i dolori che colmavo con delle gocce, il tutto per 10 giorni! Ad oggi mi sento soddisfatto al 100% spero però che non si ripresentino come è successo a due che si è operato prima di me!

  • Francesco Chile #

    Mi sono operato 3 anni fa con il metodo Longo, anestesia spinale e poi 2 giorni con antidolorifico mischiato con un oppiaceo non mi ha dato la sensazione di essere stato operato. Il terzo giorno defecazione pieno di paura ma con scoperta che era più la paura che il dolore, che era solo un leggero fastidio. Un solo controllo dopo 15 giorni e poi non ricordo più nulla. Ora leggendo scopro questa storia delle graffette e penso che mi farò un controllo per sapere se ancora le tengo internamente. Da alcuni giorni ho avuto un piccolo disturbo di una piccolo emorroide che mi ha riportato indietro come un incubo ma già è passato tutto dopo 3 giorni aggiustando la dieta. Non mi lamento dell’operazione che se tornassi indietro l’avrei fatta 10 anni prima. Ora se pure mi ritornassero le emorroidi posso dire che mi sono fatto 5 anni di vita di qualità. Quello che non so è se il metodo Longo si possa fare una volta solo nella vita o se si può fare altre volte! In sintesi consiglio il metodo Longo ma dovete scegliere il giusto medico con esperienza.

  • Salvo #

    Semplicemente un DISASTRO: vi dico solamente che il chirurgo che mi ha praticamente martoriato è sotto processo penale per lesioni. Solo dolori fortissimi e basta: inoltre, qualche folle “affettatore” (è bene distinguere i veri e onesti chirurghi dai martoriatori) la usa pure per eliminare le ragadi quando invece è vero l’esatto contrario cioè che le provoca. Andate a leggere ciò che scrive il Prof. Mario Pescatori, proctologo di fama internazionale (scrive per riviste prestigiose) sulla PPH o Intervento di Longo e capirete tutto. Concludo con un monito a chiunque voglia provare il “brivido” o “l’ebbrezza” (meglio sarebbe chiamarla follia dell’intervento di Longo: i chirurghi che la praticano quasi sempre omettono di informare i pazienti sulle complicazioni, talvolta pure gravi e permanenti, che possono insorgere in seguito alla PPH. Pertanto, prima di farsi operare urge farsi mandare un elenco di tutte le complicazioni causate dall’intervento di Longo, debitamente firmato dal chirurgo.

  • Umberto #

    Operazione eseguita in anestesia spinale. Svanito l’effetto dell’anestesia molto dolore persistente per tutta la notte, dovuto anche al tampone che è stato rimosso 8 ore dopo l’intervento. Dimesso la mattina dopo l’intervento. Per i primi 15 giorni dolore durante l’evacuazione con perdite ematiche (normali secondo il proctologo). Il dolore si attenua con Voltadvance. Dal 15 giorno i dolori si sono piano piano attenuati fino a scomparire del tutto. A tre settimane dall’intervento devo dire di essere molto soddisfatto, non è più presente il prolasso e vado di corpo regolarmente senza nessun problema. Fondamentale affidarsi ad un chirurgo esperto che abbia parecchia casistica con questa metodologia. Dopo l’intervento bere molta acqua e assumere tante fibre per ammorbidire le feci e facilitare l’evacuazione. Danno sollievo i bidet con acqua tiepida.

  • Guido #

    Operato a febbraio per prolasso di 3° grado e oltre, primi giorni dolore forte. Solo dopo circa un mese ho smesso con gli antidolorifici. Urgenza e molteplici defecazioni giornaliere non controllabili. Sensazione della ricomparsa del prolasso con “grumo” nella posizione precedente all’operazione. Ora, a distanza di circa quattro mesi non presento grandi problemi, dolore inesistente, defecazioni regolari ma è comparso solo un piccolo problema di meteorismo.

  • Maurizio #

    Ho subìto l’intervento che è durato 15 minuti esatti, non ho sentito niente! Devo dire che il post operatorio è dolente, per dieci giorni circa ho dovuto prendere antidolorifici, però devo dire che confronto a prima “che per me ormai era diventato un incubo tutti i santi giorni” adesso sono come rinato! Quando vado a scaricarmi finalmente “dopo tanti anni” mi sento libero e riesco a camminare subito dopo, riesco anche a sedermi mentre prima dopo ogni evacuazione dovevo “camminando piegato come un gorilla “arrivare in camera per sdraiarmi sul letto almeno per mezz’ora. Non posso fare altro che ringraziare la dottoressa che mi ha operato per avermi restituito una parte della mia libertà!

  • Cinzia #

    Sono stata operata a marzo di emorroidi 3 grado con prolasso. Anestesia locale, fin da subito non ho sentito alcun dolore! Solo un leggero fastidio il primo giorno a causa del tampone ma niente di insopportabile! Anche le prime volte in cui sono andata in bagno non ho sentito assolutamente nulla. Se penso a quello che sopportavo precedentemente l’operazione quando le emorroidi si trombizzavano, piangevo dal dolore! Non so come mai ma devo dire che mi sono anche regolarizzata, in quanto tutti i giorni vado in bagno. L’unico aspetto negativo è che in realtà, anche se in dimensioni decisamente inferiori, le mie emorroidi ci sono ancora e ogni volta che vado in bagno escono, ma rientrano subito quindi spero a lungo termine di non tornare alla situazione di prima!

  • Giulia #

    Sono stato operata dal Prof. Antonio Longo a Luglio 2014 perché mi è stato diagnosticato un prolasso rettale interno e rettocele. Prima dell’operazione non soffrivo di particolari disturbi tranne di stitichezza con la quale ormai convivevo da una vita e mi sembrava la normalità. È stato un puro caso che mi sia accorta di questo problema, sono andata a farmi visitare perché ogni tanto mi capitava di trovare sangue sulla carta dopo che andavo al bagno e credevo di avere le ragadi. L’intervento devo dire che è indolore, anche il risveglio e la prima notte in clinica tutto perfetto. Il giorno dopo si torna a casa. I primi giorni (oggi ne sono passati 7 dall’intervento) si sente molto dolore dopo l’evacuazione (non durante) per almeno una mezz’oretta ma con antidolorifico che mi hanno prescritto passa tutto. L’unica scocciatura è che il primo periodo sopratutto la mattina si sente la necessità di andare al bagno almeno 4-5 volte e io che ritenevo la stitichezza una normalità ancora mi devo abituare a questi nuovi ritmi. Meglio avere quindi un bagno a portata di mano per evitare avvenimenti spiacevoli. Insomma i primi tempi quando si sente lo stimolo bisogna andare quasi con urgenza! Per il resto non mi pare così drammatico anzi! E sopratutto la professionalità e bravura del prof. Longo rispecchiano l’efficacia di questo intervento. Fidati ciecamente del prof. Longo, gli altri che applicano la sua tecnica non saprei dire.

  • Flavia #

    Sono stata operata a dicembre 2013 di emorroidi con il metodo Longo. Diagnosticato un prolasso del muco di IV grado, illustrate le possibili complicanze in caso di non intervento e fidandomi dell’esimio chirurgo decido di sottopormi all’operazione. Premetto che leggendo direttamente sul sito del prof. Longo viene riportata la seguente dicitura “l’intervento è praticamente indolore se ben eseguito e non insorgono complicanze”. Bene. Vorrei elencare la quantità di analgesici che ho ricevuto dalla 1° alla 14° ora dopo l’intervento. Di una vastità e di una quantità a dir poco inquietante. Mi è stato detto che avevo una bassa sopportazione del dolore e sono stata più volte invitata a mettermi in piedi in quanto avrebbero dovuto procedere alle mie dimissioni (eseguito in day surgery). Al di là della scortesia e mancanza di sensibilità ed umanità del personale del reparto vorrei dire che in nessun caso, di fronte ad un paziente dolorante che PIANGE per i dolori lancinanti e SVIENE per il dolore davanti al 2° chirurgo ci si comporta in quel modo!! Vergogna! Cambiate lavoro!! Vengo pietosamente accettata al reparto per un ricovero. La notte continuo a disperarmi per i dolori nonostante continui antidolorifici e l’infermiera di turno anziché preoccuparsi di darmi assistenza si preoccupa di cacciare il mio fidanzato minacciando di chiamare la vigilanza (in stanza singola). Ho passato 6 mesi di calvario tra incontinenza, 8-15 scariche giornaliere, scarsa alimentazione per evitare fastidi, infiammazioni ed infezioni, dolori e graffette che staccandosi ma non fuoriuscendo provocavano non pochi problemi. Rivolta al personale chirurgico di riferimento vengo ammonita con i seguenti commenti:
    1° chirugo: mi diagnostica senza nessun tipo di accertamento approfondito una rettocolite ulcerosa!
    2° chirurgo: mi dice che se non riesco a smettere di andare in bagno posso prendere 3 compresse al giorno di imodium.
    Tralasciando i commenti personali del caso, vorrei dire che sono stata sottoposta ad un secondo intervento di anoplastica per stenosi sub cicatriziale ed asportazione di graffette e polipi infiammati post intervento secondo Longo.
    Ho conosciuto personalmente anche il prof. Longo che è una persona molto cortese e preparata. Mi sento di dire che se gli esiti si rivelano disastrosi non è perché il metodo in se non sia valido ma perché non tutti sanno eseguirlo come dovrebbe.
    Affidatevi a medici esperti non ad autocelebratori che anziché ammettere un errore ed aiutarti a risolverlo ti raccontano di essere malato di qualcosa che in vita tua non hai mai avuto e che fatalmente è insorto il giorno dell’intervento.
    Ma andate a farvi un bagno di umiltà e che vi possa venire almeno una colica come quelle che ho avuto per 6 lunghi mesi, ogni giorno della mia vita con ripercussioni sulla vita sociale, privata e lavorativa!

  • Francesco #

    Sono stato operato di emorroidi di III grado il 18 luglio alle ore 8:30 con il metodo Longo. L’intervento è durato una ventina di minuti in anestesia spinale. Appena tornato in stanza ho avvertito un po’ di dolore addominale ma tutto nella norma, dopo esser riuscito ad urinare è subito passato! Alle ore 15:00 ero già in piedi solo con un leggero fastidio e bruciore nella zona interessata. Alle ore 18:00 mi è stato tolto tutto, cerotto e tamponi e alle ore 19:30 il chirurgo mi ha dato le dimissioni valutando che l’intervento era riuscito perfettamente!
    Dal mattino dopo sono riuscito subito ad andare in bagno. Il fisico richiedeva di andarci più volte, anche 5/6 volte ma è tutto normale. Nei 2 giorni successivi solo un leggero fastidio e bruciore ma non ho mai preso un antidolorifico! Il 3º e il 4º giorno andando in bagno ho avuto un piccolo sanguinamento ma il chirurgo mi ha assicurato che era normale per via delle graffette. Dal 5º giorno tutto normale, niente sangue, niente dolore! Sono rinato, sono tornato alla mia vita! Dopo una settimana ho fatto la visita di controllo, tutto perfetto! Non devo neanche tornare per la seconda visita di controllo. Nessun fastidio, nessun ritorno di prolasso. Diagnosi del chirurgo: intervento riuscito perfettamente. Naturalmente per il 1º mese ha detto che potrò sentire un po’ di fastidio e pizzicore per la ferita interna che guarisce e che per un paio di mesi potrei ancora vedere delle tracce ematiche andando in bagno ma sarebbe normale. Le graffette cadranno da sole andando in bagno in un tempo non definito. È il mio corpo che butterà fuori questo corpo estraneo a suo tempo.

  • Daniele #

    Sono stato operato ben due volte con la tecnica Longo e con risultati pessimi. Il primo intervento praticato a Palermo dal dott. Romano, medico pratico (a suo dire) della tecnica Longo aveva apparentemente risolto il problema. Dopo 15 giorni però noto uscire fuori un nodulo emorroidario particolarmente infiammato e dolorante. Contatto il dott. Romano, il quale poco cortese e particolarmente infastidito (come se il dolore lancinante l’avesse lui è non io) accetta di visitarmi. Durante la visita, sempre molto infastidito si rivolge a mia madre con tono scortese dicendo “signora, queste non sono emorroidi” (ah,non sono emorroidi? Allora che cosa sono vorrei sapere ma, non è stato capace di spiegarcelo). Fatto sta che poco dopo son dovuto ricorrere ad un intervento chirurgico per l’ asportazione di un nodulo emorroidario trombizzato. La cosa si ripete in breve altre due volte con altrettanti interventi di rimozione noduli emorroidari trombizzati e nel frattempo ricompare il prolasso. Deluso e depresso mi rivolgo ad altro chirurgo (questa volta un professore universitario prof. Frazzetta che circa 10 anni prima operò di emorroidi mia sorella con la tecnica tradizionale che ebbe successo) convinto di sottopormi a nuovo intervento ma questa volta con tecnica tradizionale. Il chirurgo mi visita e a differenza del dott. Romano, mi fa effettuare diversi controlli tra cui la defecografia che vengo a sapere essere un esame molto importante in quanto svela la presenza di eventuali invaginazioni del retto che causano una defecazione difficoltosa. Trovata l’invaginazione mi convince ad effettuare un secondo intervento chirurgico utilizzando nuovamente la tecnica Longo, dicendomi che questa volta salirà più in alto con la suturatrice per rimuovere il prolasso che origina l’invaginazione. Mi sottopongo al nuovo intervento e per circa un mese va tutto bene, andavo in bagno senza problemi, senza sforzi, mi ero convinto di essere finalmente tornato alla normalità. Purtroppo dopo un mese e mezzo circa finisce tutto, ritorna la difficoltà defecatoria, ritornano ad uscire le emorroidi tanto da dover ricorrere a nuovo intervento per la rimozione di un ennesimo nodulo emorroidario trombizzato. Disperato mi rivolgo e mi faccio visitare direttamente dall’inventore della tecnica, il dr. Longo il quale facendomi sottoporre a nuova defecografia, mi comunica che il prolasso era ancora esistente perché i due interventi che mi erano stati praticati non erano stati effettuati in maniera corretta e di conseguenza mi propone per risolvere il problema di sottopormi a nuovo intervento effettuato direttamente da lui (a pagamento e per la modica cifra di 5.000€ circa). Proposta che rifiuto in quanto puzza di interesse economico. In 7 anni mi sono sottoposto complessivamente a 5 interventi chirurgici con 2 tecniche Longo e la situazione attuale è una tragedia vera e propria che mi riporterà a settembre a sottopormi a nuovo intervento ma questa volta con la tecnica tradizionale!!!

    • Giulia #

      Daniele mi permetto di rispondere al tuo commento per dirti che il metodo Longo, effettuato dalle mani del suo inventore (il prof Longo) é la salvezza e soluzione a tutti i problemi da te descritti. Longo ha un’esperienza, una sicurezza, una conoscenza della materia e della tecnica da lui inventata e una professionalità che lo distinguono da tutti gli altri.
      É il mio umile parere essendo stata operata proprio da lui.
      Chi meglio del suo inventore può mettere in pratica questa tecnica?! Credo pochi altri.

  • Conchi #

    EVITATE IL METODO LONGO.
    4 mesi di calvario.
    15/5/2014 operazione al centro Humanitas di Rozzano.
    15/7/2014 inizio del calvario: serie di dilazioni manuali dolorosissime, intervento di dilatazione meccanica e oggi non riesco a scaricare se non con 4/6 clisteri giornalieri, dolori addominale, sensazione di ostacolo durante la defecazione, persistenza della sensazione di non aver evacuato completamente. Viaggi? Chi li può fare? Vita sociale? Con che spirito!

    UN INCUBO!!!

    15/9/2014 vado in un altro centro sperando risolvere il mio problema.

    Se lo avessi saputo mi sarei tenuto le mie emorroidi fastidiose sanguinanti e dolorose.

    • Conchi #

      Oramai è passato un anno dall’operazione con il metodo Longo e purtroppo, dopo vari consulti per l’Italia e l’estero, nessuno “vuol mettere mano”. Invidio chi si è trovato bene con il metodo Longo, e mi ritengo anche fortunata a non aver avuto la sorte di altri pazienti che soffrono di perdite liquide o coliche o altri problema, ma la mia qualità di vita è cambiata in peggio. Avevo le emorroidi di terzo grado dolorose da 20 anni (dopo il primo parto) e dovevo assolutamente farmi operare ma ora avrò PER TUTTA LA VITA il problema di dover scaricarmi con il clistere. Io non ho mai sofferto di alcun tipo di problema di evacuazione, anzi! Da quel punto di vista ero tra le rare donne che non soffre di stipsi, ora non soffro di una vera e propria stipsi perché continuo (come sempre) a scaricarmi giornalmente ma la mia spinta non consente la corretta evacuazione, quindi è evidente che l’operazione ha determinato questo cambiamento, non sono un dottore per capire in che modo ma il fatto è che problemi che non avevo mai avuto, dopo l’operazione li ho. I dottori dicono (a mio avviso perché neanche loro sanno darsi una spiegazioni) che probabilmente è la mia conformazione fisica, sono magra e minuta e la strumentazione che viene usata è standard (è già quello mi fa venir i brividi) questa mia fisicità ha portato la sede di cicatrici (o graffette) in un punto leggermente più alto rispetto ad altri pazienti e quindi questo avrebbe potuto provocare un problema di funzionalità. In poche parole la colpa è mia!.(ma che bello!! ma non mi vedono che sono magra?) Informatevi bene con i dottori prima di fare l’intervento, a me avevano solo detto che non avrei avuto problemi in quanto metodo innovativo e indolore, meno male!

    • Conchi #

      Aggiornamento dopo 1 anno e mezzo di intervento Longo che sconsiglio vivamente.
      Ora conduco una vita regolare ma non posso uscire di casa senza il clistere. È vero che i dolori e gonfiore e sanguinamenti non li ho più ma a causa del restringimento (ho già fatto anche la dilatazione pneumatica) sono costretta a evitare tutti i cibi astringenti e abbondare di verdura e fibra. Niente male visto che è anche sano ma l’inconveniente più grave è uscire sempre con la bottiglietta d’acqua e un clistere vuoto da riempere all’occorrenza. Me ne sono fatta una ragione e mi terrò questo, vorrà dire che quando diventerò anziana contrasterò con i problemi di incontinenza. È triste che al momento dell’intervento i dottori non avvertano i pazienti dei problemi collaterali come ho visto in questo post.
      Peccato la mancata sincerità, basterebbe mettere al corrente i pazienti. Non bisogna essere sinceri solo quando si ha un tumore o una grave patologia.

  • Giuseppe #

    Operato martedì. Mercoledì notte sono stato riportato con urgenza in sala operatoria per un’emorragia interna (o è saltata una clip o si è aperta un’emorroide alla prima defecazione) e me sono accorto solo quando si è riempito il colon di sangue e ho iniziato ad evacuarlo a litri fino a portare l’emoglobina a 3. Domenica, dolori ALLUCINANTI eppure ho defecato solo olio di vaselina. Esce ancora sangue e mi hanno fatto giovedì 3 sacche di trasfusione. Se non avessi una bimba piccola e una moglie, forse mi sarei suicidato (anche se ci è mancato poco a non restarci secco). Mi sono operato a Foggia. Altre due persone operate con me stanno da Dio. Ora il chirurgo mi tranquillizza ma io sono terrorizzato dal tornare in bagno a defecare feci. Tenetevi le emorroidi se non volete rischiare. Un po’ di dolore e un po’ di sangue non vi ammazzano. Se il sangue è tanto prendete ferro ma non vi operate.

  • Alessandro #

    Dopo oltre 15 anni di sofferenza per questo male struggente dal punto di vista psicologico nonché fisico mi sono deciso ad operarmi il 9 novembre 2009 al GE.P.O.S. di Telese Terme dal dottor Musto. Trattano i pazienti peggio delle bestie: locali sporchi e scortesia all’ordine del giorno! A seguito dell’intervento provavo dolori lancinanti ogni qual volta che andavo in bagno. A seguito dell’intervento complicazioni n. 2 noduli dal lato sx dell’ano tralasciati dall’equipe medica della GE.P.O.S. per poi trasformarsi in immediato intervento in pronto soccorso causa prima di fistola sacrococcigea, fistola anale e perianale, causate molto probabilmente dalle graffette che richiede la tecnica Longo in fase di suturaione nonché rotazione dell’apparecchiatura, forse inserita male.
    Operato nuovamente a gennaio 2010 dal dottor Talento a Montecchio Emilia (Reggio Emilia) persona severa ma professionale e che sa il fatto suo, un maestro! Sono rinato. La fase post operatoria è sempre dolorosa, è inutile dire che non è così. Bisogna prendere massicce dosi di antidolorifici.

    • Claudio #

      A quanto pare il metodo Longo e più indicato per chi soffre di un prolasso interno e non per le emorroidi. Anche io soffro da 15 anni di una invaginazione rettale da ostruita defecazione. Sono ancora molto scettico. Penso che la tecnica Longo abbia fermato gli studi. Vivo in Toscana ed il dott Naldini me lo ha sconsigliato, anche Pescatori e altri ma non mi hanno dato alternative.

  • Andrea #

    Premetto che: scrivo a 5 giorni dall’intervento, ho sofferto di emorroidi per 15 anni ma solo nell’ultimo anno sono peggiorate molto a causa di uso di farmaci non idonei.
    Ho deciso di operarmi dopo una tentata cura di tre mesi senza esito.
    Tutte le volte che andavo al bagno uscivano e dovevo inserirle manualmente perché da sole non rientravano (3° grado).
    Operato a Prato da un bravissimo chirurgo.
    Sono stato ricoverato alle 7:00. Alle 13 dopo un oretta di intervento ero già stato operato. Nessun dolore grazie alla epidurale. Risveglio tranquillo. Un po’ di dolore alla fine dell’effetto dell’anestesia poi antidolorifico e a casa.
    Due giorni tranquilli con gli antidolorifici e poi il terzo giorno sono andato in bagno con gran dolore prima di andare e dopo. Anche la seconda e la terza volta dolore e da oggi va tutto molto meglio. Nessun problema particolare. Alla visita di controllo tutto perfetto. La cosa curiosa è che mi è cambiata completamente la conformazione del di dietro, ora è tutto rientrato. Quando vado al bagno ho una piccola escrescenza simile alle emorroidi ma sparisce subito e mi ha detto il chirurgo che nei dieci giorni dovrebbe sparire. Per ora la cosa è positiva. Farò un altro post tra un po’ di tempo. Mi avevano consigliato la legatura ma a me non convinceva anche perché chi me l’ha consigliata l’ha fatto perché ci guadagnano e non conoscono questa tecnica. Spero di aver fatto la scelta giusta. Per ora sembra giustissima.

    • Andrea #

      Aggiorno a 23 giorni dall’intervento. Sono rientrato al lavoro dopo due settimane dall’intervento ma era meglio se evitavo. Da oggi sono nuovamente a casa. Dolore a stare seduto, sto bene solo sdraiato. Dolore quando mi muovo. Ho poi notato una piccola escrescenza che credevo fosse una ragade invece al controllo di ieri sera il chirurgo mi ha detto trattasi solo di residuo di gavocciolo che sarà riassorbito dopo poco. Mi ha dato due creme antibiotiche e cicatrizzante. Ha detto che va tutto bene. Sinceramente speravo di stare meglio soprattutto perché ho dolore quando mi muovo. Emorroidi non ne ho più viste ma forse credevo di essere guarito prima del tempo. Sono un pochino deluso soprattutto per i dolori e la presenza di questa piccola cosina che non mi aspettavo. Mi sono rotto…

    • Andrea #

      Scrivo a 26 giorni dall’operazione. Emorroidi ritornate quasi come prima.
      Mi escono quando vado al bagno e rientrano spontaneamente.
      Risultato devastante e ora non so che pesci prendere.

  • Stefano #

    Operato nel 2007 con la tecnica Longo, dopo un ascesso perianale ero la persona più felice di questo mondo. Dopo 7 anni mi ritrovo emorroidi di 3 grado grave tendente al quarto, cammino e improvvisamente perdo gocce di sangue senza accorgermi. Imbarazzo totale e dolore a non finire sopratutto la sera. Dopo la visita specialistica a pagamento (230€) hanno deciso di operarmi nuovamente con la tecnica Milligan Morgan. Mi hanno già avvisato che sarà dolorosa ma sto veramente facendo una vita infernale. Maledetta quella volta che ho fatto la Longo se sapevo che avrei avuto questo risultato avrei fatto l’altra prima. Speriamo almeno di risolvere una volta per tutte.

  • Donatella #

    Io sono stata operata nel 2009 direttamente dal dott. Longo di prolasso rettale. Ogni giorno lo benedico per avermi restituito una vita normale.

  • Luca #

    Ho 41 anni, sono magro, dieta prevalentemente vegetariana, astemio. Stile di vita attivo e sano. Premetto che non ho MAI sofferto di stitichezza in vita mia ma soffro di emorroidi da quando ho 20 anni. Sono stato operato con tecnica Longo nel maggio 2009 per prolasso emorroidario sanguinante di terzo grado, sono stato dimesso dopo 3 giorni dall’intervento. L’operazione non è stata complicata e il periodo post operatorio non è stato neanche particolarmente doloroso. Dopo 3-4 giorni dall’intervento avevo solo uno stimolo continuo a defecare ma la produzione di feci non era elevatissima e senza perdita di sangue, era rimasta solo una strana sensazione di compressione nella zona anale e notavo anche che non riuscivo neanche ad emettere aria. Dopo una settimana dall’intervento ho un irrefrenabile stimolo ad emettere aria, ci provo, ci riesco e mi sento come liberato da quella compressione ma subito dopo l’amara sorpresa: sento scendere come del liquido dall’interno dei pantaloni. Come temevo: quel liquido era sangue che usciva copioso dal mio retto! Ero già salito in treno, immaginate la figura di fronte alla gente quando il sangue iniziava a penetrare il tessuto dei miei pantaloni e a rendersi esternamente visibile formando una macchia che io ormai nascondevo a stento, per fortuna il viaggio era breve. Una volta a casa mi faccio accompagnare al pronto soccorso e operato d’urgenza in piena notte per “rettorragia e revisione dell’emostasi”. Dimesso dopo un paio di giorni, per i successivi 4 anni e mezzo ho dimenticato il problema emorroidario che mi aveva accompagnato per metà della mia vita, finalmente un sogno che si avverava. Tutto questo fino a marzo 2014 dove dopo una defecazione noto un po’ di sangue nelle feci, lascio passare del tempo perché l’episodio è sporadico non mi spaventa ma il mese dopo ancora sangue, il mese dopo ancora quindi sempre più preoccupato mi faccio visitare dal chirurgo che mi ha operato che mi dice quello che non volevo sentirmi dire: emorroidi interne congeste! Mi prescrive una terapia a base di Triade H, Proctoial e Anonet e pure colonscopia di controllo in attesa di valutare un nuovo intervento con THD o emorroidectomia. Sono rattristato da questo noiosissimo problema che sembra non trovare soluzione e non so se avrò ancora il coraggio di operarmi.

  • Massimo #

    Sono passati quasi due mesi dall’intervento con tecnica Longo e sto ancora malissimo. In sostanza esce questa grossa emorroide che sembra trombizzata e poi rientra da sola. Tre controlli in 20 giorni e la risposta è che ci vuole tempo perché il sangue defluisca. Tra altri 10 giorni credo verrà operato di nuovo. Tecnica da evitare.

  • Perry #

    Io sono stato operato con la tecnica Longo. Le prime settimane sono un po’ dolorose poi sparisce piano piano tutto fino a guarigione. Sono soddisfatto, la consiglio!

  • Luca #

    Sono stato operato a fine Agosto 2014 per emorroide di 3° grado più ragade anale con polipo sentinella. L’emorroide è stata trattata col metodo Longo, mentre la ragade con una plastica ed il polipo semplicemente asportato.
    Soffermandomi sul metodo Longo, ad oggi 12 Gennaio 2015 ho ancora fastidio continuo nel punto in cui sono stato operato all’emorroide, mentre per quanto riguarda il resto si è risolto. Il dolore attuale è confrontabile con quello che avevo prima di sottopormi all’intervento, e nel mentre ho fatto un’altra seduta in sala operatoria a metà Dicembre 2014 per asportare una graffetta che non era stata assorbita bene e si era staccata per metà.
    In conclusione, benefici pressoché nulli per quanto riguarda il metodo Longo di per sé, a cui si aggiunge l’inconveniente legato alla graffetta. Ho fatto diverse visite di controllo dal chirurgo che mi ha assicurato che l’operazione è riuscita nonostante io continui a sentire parecchio fastidio.

  • Paolo #

    44 anni con prolasso e emorroidi di IV grado.
    Operato a dicembre 2014. 15 giorni di dolore curato con 4-5 iniezioni di toradoll.
    Poi improvvisamente dolore scomparso ed emorroidi scomparse.
    Ad un anno posso dire che il metodo Longo ha funzionato benissimo.
    Pare di capire che dipende tutto da chi ci mette le mani!
    Ovviamente clinica privata, ottimo chirurgo e spesa elevata ma parliamo di una zona del corpo molto delicata che rischia di invalidarti per sempre!

  • Silvana #

    Ho avuto solo problemi. Mi sono operata con metodo Longo nel 2012 e la scorsa settimana mi sono dovuta operare nuovamente perché ho scoperto che le graffette non erano mai state espulse e tutti i problemi ginecologici, i formicolii, l’edema vulvare, i problemi nella minzione che mi hanno fatto scendere agli inferi erano causati di questo intervento. Sconsigliatissimo.

  • Massimo Palllavera #

    Ho subito l’intervento col metodo Longo alla clinica San Giuseppe in pieno centro di Milano una decina di anni fa. Operato due volte in meno di 24 ore. Ore 13,30 anestesia spinale e 45 minuti di intervento. Durante la notte emorragia causata dal distacco di qualche punto di sutura. 20 bottigliette di fisiologica per il lavaggio praticatemi dall’ottimo dottore di turno. Al mattino pressione 40 la minima e 60 la massima. Ore 8.00 di nuovo in sala operatoria, questa volta anestesia totale. Due giorni dopo mi rimandano a casa (sembravo Renato Pozzetto in quel film dove dona il sangue per comperare l’anellino per la fidanzata). Dolori postoperatori inimmaginabili per una decina di giorni e una cura di ferro in fiale per sopperire alla enorme perdita di sangue. Poi il recupero che devo dire soddisfacente. Quello che ho capito dalla mia esperienza e dalle vostre che le emorroidi non scompaiono definitivamente. Infatti dopo circa un anno e mezzo se ne sono ripresentate un paio. Morale: Bisogna cambiare stile di vita per non finire di nuovo sotto i ferri. Dimenticatevi l’alimentazione tradizionale, entrate in una libreria e comperate quanti più libri potete ( non sono facili da reperire ) sulla dieta Macrobiotica di Michio Kushi, studiatela a fondo e seguitela fedelmente. È l’unico rimedio per guarire da qualsiasi male causato dall’alimentazione tradizionale occidentale e anche dalle intemperanze

  • Mirko #

    Sono stato operato tre settimane fa per emorroidi con prolasso di terzo grado.
    Mi è stata praticata l’anestesia totale che è andata alla grande, ero in piedi dal primo momento in cui mi sono svegliato. Per quanto riguarda l’intervento tutto procede per il meglio, la fase critica è avvenuta nel corso dei primi 4/5 giorni dall’intervento, sopratutto nei momenti delle evacuazioni (2/3 volte al di) con forti dolori e successive contrazioni anali che necessitavano di assoluto riposo! A distanza di tre settimane mi sento all’80% della mia condizione psico-fisica, i dolori sono pressoché nulli anche al momento delle evacuazioni e i fastidi sembrano sempre più impercettibili, speriamo bene!

  • Anna #

    Fatta operazione inizio Marzo 2015 all’ospedale di Tradate. Dopo l’anestesia un dolore lancinante calmato con antidolorifici in via venosa, le prime settimane con lassativi. Dolore in bagno e sanguinamento solo per i primi 15 giorni. Ad un mese dall’intervento le emorroidi di terzo grado rispuntano fuori, la sensazione di fastidio non é passata e anche se ora non c’é più sanguinamento tutti i fastidi che causano ci sono nuovamente.
    Non so se essermi pentita di averla fatta perché adesso sono più sensibile riguardo tutto e facendo ogni piccolo sforzo nella vita quotidiana. Purtroppo non la consiglio.

  • Laura #

    Mai metodo Longo. Non fatevi operare. Un anno di calvario e purtroppo dovrò usare il clistere a vita. Se siete ancora in tempo evitate. Come vedo non sono l’ unica, i dottori dovrebbero mettere al corrente il paziente sulla percentuale di complicanze.

  • Walter #

    Situazione iniziale: età 53, prolasso di 3 grado, 2 legature senza risultati soddisfacenti, proposta del chirurgo per il metodo Longo ma grande titubanza nel farlo a causa dei molti commenti negativi letti in rete.

    Risultato finale: decisione per il metodo Longo effettuato presso ospedale pubblico Svizzera tedesca (mio luogo di residenza). I primi 10 giorni sono stati i più disturbanti: dolori, leggero sanguinamento ma tutto nel previsto e ben sopportabile con terapia antidolorifica. Dopodiché ancora 3 mesi con leggeri sanguinamenti e dolori alla defecazione ma tutto veramente trascurabile. Risultato alla fine dei 3 mesi: sparito qualsiasi tipo di problema, praticamente ero una persona rinata. Ringrazio il Prof. Longo per questa brillante tecnica che consiglio vivamente a tutti coloro che ne avessero bisogno, senza pensarci su 2 volte. Se eseguita in modo corretto, vi ridona la gioia di vivere!

    • Marco #

      l metodo in sè é tecnicamente ottimo. Se i risultati non sono quelli sperati, state tranquilli che non é colpa del metodo, chi vuol capire…capisca, quindi prima di lasciarvi operare, informatevi sull’esperienza di colui che vi opererà, su quante operazioni di questo tipo ha già effettuato e su quante sono andate bene/male. É triste da dire,ma purtroppo é vero ed inevitabile: exercitatio artem parat, conoscere una tecnica in teoria e averla applicata solo poche volte, non dà gli stessi risultati come quando si ha l’esperienza di averla applicata per centinaia di volte. Non me ne vogliano i chirurghi con poca esperienza di questa tecnica.

  • Francesco #

    Fate tutti attenzione.

    È chiaro che alcuni commenti sono scritti da macellai affamati di soldi.

    Diffidate da tutti quei commenti ricchi di riferimenti “utili” (clinica, nome cognome dei medici e a volte perfino descrizione dello staff), o al contrario privi di riferimenti per dissimulare la cattiva fede, ma eccessivamente entusiastici per invogliare richieste di riferimenti.

    A chi come me ha un problema di salute serio dico invece di depennare immediatamente dalla lista dei possibili, quei “medici” che cercano il business perché per ovvi motivi non porteranno che problemi. Chi è davvero accreditato ha già l’agenda piena e non ha né tempo né voglia di cercare il pollo da spennare. È fondamentale poi che il medico che sceglierete rispetti i passaggi fondamentali, ovvero:

    -Analisi della domanda (tramite colloquio guarda a voi come persona e contestualizza la vostra particolare patologia)

    -Analisi mediante strumenti obiettivi (anoscopia, rettoscopia, colonscopia, defecografia etc, gli strumenti indispensabili per ottenere una diagnosi)

    -Diagnosi, formulata sulla base del colloquio e degli esami obiettivi. Solo conoscendo la particolare patologia di una persona, si potrà scegliere la particolare tecnica più adatta al caso

    Personalmente spero di trovare al più presto un professionista affidabile, e dimenticare tutto il marcio che sto vedendo in questo momento.

  • Fabrizio #

    Sono stato operato già due volte con il metodo Longo da persona espertissima.

    Premetto che entrambe le operazioni, a distanza di anni, sono causate da danni al fegato dovuti a sangue infetto con epatite (operazione degli anni 90). Tra qualche giorno dovrò fare la terza operazione, mi era stato preavvisato che il problema si sarebbe ripresentato con il fegato danneggiato come il mio.
    Comunque entrambe le operazioni andate benissimo, il dolore è sopportabile. Mi ha solo terrorizzato l’effetto dell’anestesia spinale, stare ore ad aspettare che si “sveglino le gambe” è da brividi infatti per la seconda operazione ho preteso anestesia classica.

    Come dicevo operazioni andate benissimo, ripresa veloce. Qualche dolore durante lo svuotamento del retto durante i primi giorni ma poi sempre meglio. Ho dovuto fare le operazioni causa il continuo sanguinamento che mi ha costretto a fare delle trasfusioni!

    Spero che anche la terza operazione vada bene come le altre due.

  • Luca #

    Ho 30 anni e sono stato operato il 13 Maggio 2015 per emorroidi interne di terzo grado.
    Si è presentato un po’ di dolore nelle ore successive all’intervento tenuto ad ogni modo sotto controllo con antidolorifici. Ad oggi il dolore durante il giorno è quasi scomparso. Durante la defecazione avverto un leggero fastidio e non un vero e proprio dolore mentre quando sento lo stimolo per andare in bagno lo devo fare con una certa urgenza (vero anche che mi sto aiutando con farmaci per ammorbidire le feci, olio di vaselina e psyllogel). È passato ancora poco tempo per dare un giudizio personale su questa tecnica ma sono fiducioso, devo dire che i commenti sopra mi scoraggiano un po’ ma ormai è fatta.

    • Luca #

      A meno di 7 giorni dall’intervento non avverto quasi più dolore, nemmeno quando vado in bagno se non un leggero fastidio che via via si sta riducendo.
      Permane l’urgenza defecatoria solo la mattina ma il chirurgo sostiene che è un effetto collaterale normale in quanto c’è una fase di adattamento dell’ampolla e il tutto dovrebbe risolversi al massimo entro una ventina di giorni.

    • Luca #

      A distanza di 6 mesi dall’operazione con metodo Longo per emorroidi interne di terzo grado penso di poter dare una valutazione sull’intervento. Posso dire di essere tornato COME NUOVO! Nessun più fastidio, nessun problema di defecazione! niente di niente!

      Dalle testimonianze mi pare di capire che il decorso post operatorio è molto soggettivo, nel mio caso posso dire che ho sofferto i primi 3/4 giorni con episodi di urgenza defecatoria soprattutto la mattina e una sensazione di fastidio durante l’atto. Poi nel corso del primo mese il tutto è notevolmente migliorato. Già dopo due mesi stavo molto bene, dopo 3 ero già come nuovo!

      Per questo intervento bisogna affidarsi a mani esperte perché da quanto ho capito tutto sta nella mano di chi opera. La mia vita è cambiata in meglio,ora speriamo solo di non avere recidive.

  • Giuseppe #

    Sono stato operato il 14 maggio al Bolognini di Seriate (BG). Posso solo dire che il dolore c’è ma sopportabile, i primi 5 giorni sono dolorosi ma con antidolorifici la cosa è gestibile, il chirurgo Mariani e la struttura sono impeccabili in tutto. Consiglio vivamente, chi deve sottoporsi a questo tipo di intervento. Per le storie negative sui post, posso solo dire che il tutto è dettato da chi mette le mani e dal tipo di fisico che ognuno ha.

  • Giancarlo #

    Mi sono operato 7 mesi fa e solo adesso mi sento in grado di dare un giudizio riguardo all’operazione. Condivido il parere già espresso da molti di voi sulla leggerezza dei chirurghi nel sottovalutare il dolore post-operatorio e i tempi di recupero. Le stesse informazioni a riguardo di questa pratica sono lesinate e gli stessi chirurghi sembrano volerne parlare poco. Dividerò questo intervento in 3 momenti: fase pre-operatoria, intervento e fase post-operatoria.

    1- Fase precedente all’intervento
    Essendo un intervento chirurgico consiglio a tutti informarsi il più possibile e valutare ogni opzione prima di prendere una decisione definitiva. Malgrado non si muoia di emorroidi, le tecniche chirurgiche a disposizione non hanno ancora visto eccellere una tecnica MIGLIORE rispetto alle altre ma sembrano tutte a pari merito discrete ma lontane dalla perfezione. Insomma, c’è ancora molta ricerca da fare in questo campo. La scelta del chirurgo e della struttura dove operarsi sono quindi fondamentali. Io mi sono fatto operare da un privato ma in struttura pubblica e, oltre ad aver fatto tutto con la mutua, sono rimasto pienamente soddisfatto della mia scelta e del chirurgo molto competente.
    La settimana precedente all’intervento deve essere caratterizzata da una dieta leggera con verdure e cibo integrale. La sera precedente e mattina dell’intervento è d’obbligo il digiuno per essere sicuri di presentarsi con l’intestino vuoto il giorno dell’operazione.

    2- L’operazione
    Di breve durata e completamente indolore fino alle prime ore del post operatorio. Dopo 4/5 ore dall’intervento inizia una fase dolorosa acuta e il nutrimento tramite flebo. Ho anche richiesto un catetere perché non riuscivo ad urinare (fatelo se necessario). Questa fase di dolore acuto dura all’incirca 24 ore durante le quali si viene nutriti esclusivamente tramite flebo.

    3- Post-operatorio
    Dopo 3 notti in ospedale e flebo mi hanno staccato e dato il via libera per tornare a casa. Il dolore era lieve ma si sarebbe poi ripresentato in modo esponenziale andando in bagno (le prime 3 volte sono state un incubo). Io ho seguito una dieta liquida fatta di minestroni di verdura e tanta acqua per i primi 3 giorni e sono poi passato a cibi integrali per passare a una dieta normale dopo 10 giorni. Sono rimasto un totale di 7 giorni a casa dal lavoro e sdraiato per la maggior parte del tempo (evitate di stare seduti).
    Dopo un mese potevo svolgere una vita pseudo-normale. Dopo 3 mesi è passato il dolore nel defecare e potevo riprendere la bicicletta. Dopo 4 mesi ho ripreso a bere alcolici.

    Questo non è assolutamente un intervento in day-hospital e richiede pazienza, tempo e cura di se stessi per aiutare la guarigione ed evitare complicanze. Io forse sono stato troppo meticoloso ma preferivo fare del mio meglio per evitare eventuali complicanze.
    Ora, a 7 mesi dall’intervento, vado in bicicletta tutti i giorni e sto molto bene. Non ho più sanguinano o avuto problemi di emorroidi.

  • Silvia #

    Operata a febbraio 2015 dal prof. Lucchini (PC). Operazione e post operatorio al di sopra delle mie aspettative. Per qualche settimana mi illudo di star bene dopodiché ricomincia l’incubo del prima operazione vale a dire produzione continua di muco con perenne stimolo ad andare in bagno. Qualità della vita condizionata dal fatto di avere una toilette sempre al mio fianco. Può essere vita questa? L’illustre professore, afferma che tecnicamente l’operazione è riuscita perfettamente, peccato che la sottoscritta continui a star male. Mi hanno esaminato anche dal punto di vista gastroenterologico con due colonscopie ed una rettoscopia (per non farmi mancare nulla), le quali non hanno evidenziato nulla di particolare. L’ultimo medico che ha effettuato 15 giorni fa una ecografia completa all’addome con contrasto, mi ha consigliato di smettere di cercare cause altrove, ma di sottopormi ad una ulteriore visita proctologica (non dallo stesso medico che mi ha operata, asserendo che nessun chirurgo, sarà mai disposto ad affermare che qualcosa possa essere andato storto). Questo dottore sostiene che se l’operazione fosse stata adeguata, i sintomi che accuso non dovevano più esserci. Morale sotto zero, debilitata fisicamente al 100%.

  • Rita #

    Sono stata operata per prolasso rettale 2 volte nell’arco di 2 mesi. Sto malissimo, per evacuare devo prendere 4 pastiglie di verecolene altrimenti le feci non escono. Dolori allucinanti, operata metodo STARR secondo longo con suturatrice meccanica, mi sento invalida per il fatto che non sono libera di uscire tranquilla perché con il verecolene rischio di farmela addosso.

  • Ascanio #

    Sono stato sottoposto al metodo STARR nel mese di agosto 2015. Da quello che avevo appreso da varie fonti doveva essere una passeggiata, mentre non lo è affatto. La STARR è un’operazione seria che deve essere eseguita da specialisti, non fatevi mettere le mani addosso da laureandi o chicchessia.

    Torniamo all’operazione, io l’ho eseguita, non ne potevo più.

    Il giorno del ricovero (ti tengono in ospedale una notte) ti danno del lexotan prima di affrontare la sala operatoria. Prima dell’operazione mi hanno fatto una spinale aracnidea, ma purtroppo non è stata sufficiente e dopo le mie urla (un dolore assurdo) mi hanno addormetato. Al risveglio il dolore assurdo è tornato, ma è durato qualche ora, poi un dolore quasi sopportabile e questo non è andato via. La terapia del dolore contribuisce molto al superamento del primo giorno. La notte ho dormito (le due anestesie hanno fatto la loro parte) mi hanno messo il catetere e non mi avrebbero mandato a casa se non fossi riuscito ad urinare con le mie sole forze, ho fatto una fatica incredibile. Il post operatorio nelle due prime settimane è molto impegnativo, ovvero la prima settimana ho dormito sotto l’effetto della morfina (tachidol) la seconda ho iniziato a svegliarmi, ma sempre sotto morfina. Dalla terza finalmente il dolore si è molto attenuato, ma non è scomparso. Ad un mese dall’operazione posso ritenermi sufficientemente soddisfatto, anche se è ancora presto per dirlo, infatti, affinché si possa godere dei benefici totali di questa operazione, devono passare 6 mesi. Ho un lieve prolasso (il proctologo la ha chiamata pelle) che fuoriesce dall’ano, ma per ora nessun fastidio. Unico episodio negativo, indigestione e forte diarrea con conseguente dolore. A distanza di un mese quindi, se messo sotto sforzo, il retto suturato si fa ancora sentire, e anche bene.

  • Carmela #

    Ho deciso di far conoscere la mia esperienza, non per fare del “terrorismo” ma per far riflettere molto coloro che si accingono ad affrontare interventi proctologici e per smentire coloro che affermano che basta affidarsi a mani esperte. Stanca di dipendere dall’uso di perette di acqua calda per aiutare la defecazione, ho deciso di affrontare l’intervento chirurgico affidandomi ad un nome che fa scuola nel sistema medico internazionale: Dott. Prof. Antonio Longo. Intervento risolutivo (così affermava il prof.) per rettocele, cistocele, abbassamento della cupola vaginale, substenosi anale. Tecnica POPS (pensata, realizzata e diffusa nel mondo proprio dal prof. Longo). Altri proctologi avevano sconsigliato l’intervento affermando che poteva peggiorare il problema. Il prof. Longo ha smontato questa tesi, affermando: SOLO IO sono in grado di fare questo tipo di intervento, lei andrà in bagno da subito, senza sforzo e senza dolore. Ci ho creduto, o per la sua bravura nei rapporti interpersonali o per il mio desiderio di risolvere il problema. Non ho battuto ciglio neanche di fronte ai 20.000€ (in più viaggi, visite di controllo, farmaci e parafarmaci), avrei e farei un debito a vita pur di risolvere il problema. Sono passati 8 mesi, andare in bagno è sempre molto doloroso, facevo e faccio uso della peretta. Rispetto a prima la mia vita è molto peggiorata, metà giornata è persa! Avrei molto da dire dei rapporti post intervento con il prof. Longo ma chiudo qui!
    Documentatevi, fate tanta diagnostica, pretendete chiarimenti su ogni piccolo dubbio: prima dell’intervento. Dimenticavo: i rischi dell’intervento stanno scritti sui fogli che fanno firmare poche ore prima e naturalmente senza leggerli. Riflettete molto prima della decisione.

    • Piera #

      Mi farebbe piacere conoscere se, dopo il suo lungo periodo post-operatorio, ha riscontrato un giovamento dall’intervento con tecnica POPS, in quanto anche a me Il Prof. Longo ha consigliato lo stesso intervento. Dopo avere letto la sua esperienza sono molto preoccupata.

    • Carmela #

      Per mesi anch’io dopo l’ intervento ho sofferto molto di aerofagia e metereorismo (nel passato avevo fatto due interventi per carcinoma ovarico e non avevo avuto la stessa conseguenza), data la situazione anale descritta nel contatto precedente, era molto doloroso espellere anche l’aria. Usando costantemente NO GAS GIULIANI lentamente sono migliorata e almeno questo problema é sparito. Recentemente ho fatto la manometria anale e l’ecografia anale 3D a 360° per capire i problemi dei dolori e della defecazione: “ascesso anale” e altro, probabilmente conseguenza dell’intervento. Attualmente mi sta seguendo un proctologo della università di Napoli. Bruciori scomparsi, dolori minimi alla defecazione. Spero che migliori anche durante l’evacuazione.

    • Giuseppe #

      Solo il dr. Longo in persona può garantire la riuscita dell’intervento. Pertanto capisco le lamentele di coloro che si sono affidati ad altri chirurghi. So che è costoso ma purtroppo non si può non andare dal dr. Longo se si vuol essere tranquilli che tutto vada per il meglio. Io ho risolto il problema.

    • Carmela #

      Giuseppe, anch’io sono stata operata (come ho scritto prima) circa un anno fa dal prof. Longo e nonostante le sue assicurazioni non ho risolto il mio problema, anzi! Oggi dico che mi sarei risparmiata tanta sofferenza e mi chiedo: é questione di fortuna?

    • Giulia #

      Carmela: troppo dura nei confronti del Prof Longo. Prima di scrivere certe cose fatevi due domande, sarà che forse è un problema suo e non dell’intervento in quanto tale?! Molto ingiusto e irrispettoso!

    • Carmela #

      Giulia, contenta che a Lei, a Giuseppe e, spero a tutti ad eccezione di me, sia andata bene. Purtroppo per me non è stato lo stesso. Avrei voluto riportare e condividere la mia esperienza che, ripeto, speravo diversa. A proposito di rispetto, ritengo che un giudizio su di me, può essere espresso solo da chi mi conosce bene e che, con me ha vissuto e vive il mio calvario.

    • Fabrizio #

      Il metodo Longo ha grandi estimatori ed accaniti detrattori. Può essere che in ciò vi sia una certa rivalità tra proctologi che praticano diverse metodologie, ma anche diversa capacità nell’applicare il metodo. il prof. Longo infatti precisa che il metodo deve essere applicato correttamente (segno che qualcuno non lo sa fare bene).

    • Carmela #

      Il metodo Longo mi é stato applicato dal dott. Prof. Antonio Longo, chi meglio di lui doveva essere in grado di applicarlo?

    • Fabrizio #

      Carmela, il tuo quadro clinico era abbastanza complesso. È possibile che le tue attuali difficoltà derivino da residui delle patologie di cui hai sofferto. Puoi provare a sentire altri proctologi esperti (cito: dr. Attilio Nicastro che visita in più sedi, dr. D’Oriano di Napoli).

  • Lorenzo #

    Soffrivo ormai da tempo di emorroidi di 3 grado, con frequenti sanguinamenti e infiammazioni. Sono stato operato il 24/9 con il metodo HPS. Non ho quindi utilizzato esattamente il metodo Longo.
    Il dolore è stato molto al di sotto delle aspettative, ed è stato controllato senza problemi con semplici antidolorifici.
    Dopo 1 giorno ho ripreso ad andare in bagno senza problemi (solo un po’ di timore), e a distanza di 3-4 gg nessun problema di sorta.

    Ai sofferenti come me, suggerisco di valutare questa soluzione.
    Sono molto contento di averlo fatto, e del risultato ottenuto.

  • Paolo #

    Ho avuto la prima visita proctologica a luglio 2015 dove mi è stato diagnosticato prolasso emorroidairio. Mai avuto dolori, ho deciso di farmi visitare per periodiche perdite di sangue e perenne presenza di ‘muco’. Lavorando all’estero e viaggiando spesso ero arrivato ad una situazione non più gestibile.
    Operato con metodo Longo presso l’istituto clinico Beato Matteo di Vigevano (ho saputo che era quello il metodo il giorno dell’intervento, mi importava solo che mi venisse risolto il problema) il 14.10.2015. Operazione con anestesia spinale iniziata alle ore 18.45 e terminata alle 19.15.
    Alle 3 della mattina seguente mi sono alzato da solo per andare in bagno accompagnato da un infermiere, che mi ha tolto il tampone di garza (alla fine era solo un falso allarme).
    Dimesso alle 13 del 15.10, ho gestito il poco dolore post defecazione (parecchie durante la giornata, di varia natura e consistenza) con oki per alcuni giorni.
    In accordo col chirurgo, ho sospeso Psyllogel che mi creava una fastidiosissima turbolenza, mangio normalmente molta verdura integrando con olio di vaselina.
    Più defecazioni al giorno, non una grande quantità di feci, ma senza particolari problemi, dolori, sanguinamenti.
    A distanza di quattro giorni dall’operazione ho ripreso a lavorare da casa: domani tornerò a viaggiare a distanza di 10 giorni dall’evento.
    Sono davvero spiacente di leggere di così tante persone insoddisfatte circa questo metodo, credo sia vero che ognuno di noi reagisce in modo diverso a fronte dello stesso evento ma credo anche che conti molto il ‘manico’ di chi esegue queste operazioni. Sono stato fortunato, evidentemente.

  • Luisa Frungillo #

    Sono tre anni ormai che sono stata operata con tecnica Longo senza alcuna efficacia. Fra peso, gonfiori, meteorismo, dolore, bruciore e chi più ne a più ne metta. Ormai sto convivendo con questa odissea (non è facile), vorrei sapere solo se interpellando un altro medico c’è possibilità di guarigione.

    • Giulia #

      Ormai sono 3 anni che incessantemente soffro con bruciore, gonfiore e dolore post metodo Longo. Volevo sapere se hai trovato qualche dottore in grado di aiutarti.

  • Doctor #

    Penso che il mio contributo possa essere utile perché sono un chirurgo (di altra specialità) che ha eseguito migliaia di interventi e che si è trovato dall’altra parte.

    La prima settimana dopo l’intervento, in preda ai dolori e in difficoltà mi sono imbattuto in questo blog leggendo tutti i post. Brevemente la mia esperienza e poi i commenti.

    Giorno dell’intervento, metodo Longo per prolasso di 3 – 4 grado: tutto ok; anestesia spinale durata 30′. Fine anestesia atroce dolore controllato con pompa antalgica molto bene per due giorni.
    Dimissioni 48h. A casa comincia il calvario. Assumo vaselina e purghe. Dopo 4 giorni incontinenza fecale continua per 12 ore. Tenesmo e dolori continui. Unica arma il Toradol, prima intramuscolare e poi nei giorni successivi in gocce.
    L’incontinenza vera cessa in 2 giorni. Rimane la difficoltà a trattenere feci liquide e aria.
    Il dolore, il senso di peso ed il tenesmo nonché la defecazione continua anche 15 volte in un giorno continua fino a quasi 2 settimane, senza segni di miglioramento.
    Devo dire che è stato un momento di grande scoraggiamento e anche di dubbi sulla riuscita dell’intervento stesso. Avrei voluto tornare a lavorare ma mi era impossibile.
    Da chirurgo mi autoprescrivo il cortisone intramuscolare che mi da sollievo per almeno 10 ore e continuo per 3 giorni per poi passare ad un dosaggio minore per via orale. Dal 18 giorno la svolta: niente Toradol, solo blandi antinfiammatori e psyllogel (perfetto per mantenere le feci morbide senza provocare diarrea). Ricomincio a lavorare e operare anche per 3 – 4 ore consecutive.
    Oggi ad un mese posso dire di avere solo qualche piccolo fastidio, un po’ di urgenza e tenesmo, qualche difficoltà con la gestione dell’aria, ma niente rispetto alle prime due settimane. Via via il mio retto si sta abituando alla nuova situazione anatomica.
    Posso dire di non assumere più nulla anche se cerco ancora di mangiare molte verdure.
    Commenti: avevo sottovalutato l’intervento ed il post-operatorio, anche perché amici e parenti operati con lo stesso metodo e con lo stesso chirurgo (ovviamente selezionato da me per bravura oltre che amico) avevano recuperato tutto in una settimana con pochi dolori scomparsi in tre – quattro giorni.
    Da chirurgo so bene che lo stesso intervento effettuato dalle stesse mani può avere un decorso post-operatorio completamente diverso da soggetto a soggetto e che ci possono essere delle complicanze che non dipendono dal chirurgo. Tuttavia non vi nascondo che i primi 15 giorni ero fortemente pentito di essermi sottoposto all’intervento.
    Credo che la svolta nel mio caso sia stata l’assunzione di cortisone in quanto avevo una forte infiammazione.
    Ovviamente non sono ancora in grado di dare un giudizio completo di efficacia e soddisfazione perché le recidive del prolasso possono arrivare dopo mesi.
    Però volevo fare una considerazione: questo intervento è stato eseguito in milioni di persone da quasi venti anni. In questo blog ci sono circa 220 post di cui 2/3 negativi. È vero però che chi è contento non scrive sul blog, neanche ci pensa a leggerlo…io stesso sono andato a leggere perché ero molto provato.
    Ovviamente le complicanze esistono: chi dopo due anni combatte ancora con problemi evidentemente ha avuto delle gravi complicanze. Ma sono una minoranza.
    In conclusione vorrei dare un consiglio a chi scrive e rassicurare chi legge:
    Non date un parere favorevole o sfavorevole dopo pochi giorni. Aspettate che il decorso postoperatorio sia a buon punto. Se io avessi scritto dopo dieci giorni avrei scritto cose terribili sulla tecnica.
    Per chi deve sottoporsi all’intervento: state tranquilli, affidatevi ad un chirurgo che abbia esperienza con questa tecnica se c’è l’indicazione a questo tipo di intervento (attenzione: non è indicata in tutti i casi). Possibilmente non scegliete il chirurgo su internet: ci scrivono tante brave persone ma anche tanti millantatori.
    Sulla tecnica posso dire che è sbagliato banalizzare l’intervento e far credere che sia esente da dolore; il decorso può variare da una settimana a due – anche tre mesi. Molto spesso i commenti negativi nascono dall’aspettativa sbagliata che ci facciamo del post-operatorio. Io stesso non mi aspettavo tutto questo dolore e sono entrato in crisi, pur essendo, ripeto, un chirurgo.
    Spero che questo commento possa essere utile soprattutto per chi in questo momento sta soffrendo ed è scoraggiato. Abbiate un po’ di pazienza.

    • Doctor #

      A 4 mesi dall’intervento tutto perfetto.
      Complessivamente un mese di sofferenza. A due mesi ho raggiunto il massimo risultato. Sicuramente è importante la mano del chirurgo ma anche una dose di fortuna perchè in medicina il 100% di risultati non esiste.

  • Rita #

    Io sono stata operata al Sant’Orsola, presso il reparto Poggioli. L’intervento era andato bene, poco dolore nel post intervento nonostante io assumessi anticoagulanti e quindi ho avuto problemi con l’estrazione del tampone che poi hanno dovuto rimettere da sveglia, per il resto tutto ok! Purtroppo però la cattiva notizia è che a circa 5 mesi dall’intervento si sono ripresentate le emorroidi. Dopo tre anni di serenità, non me l’aspettavo proprio! Ora ce le ho esterne e di secondo grado ed appunto stavo leggendo le recensioni questa sera per decidere che tipo di intervento effettuare questa volta. Al momento sono propensa per il metodo THD in quanto la Milligan Morgan è troppo pericolosa e dolorosa. Pericolosa per me, che sono affetta da una patologia rara ai polmoni e cardiopatica!

  • Evelina #

    Ho fatto l’intervento con metodo secondo Longo per prolasso rettale ed emorroidi di 3° grado a Milano presso l’ospedale San Carlo Barromeo. I dolori ci sono stati solo per i 4 primi giorni dopo l’intervento e poi più nulla, niente più prolasso e nessun segno di emorroidi. Mi sento come nuova e molto bene.

  • Andrea #

    Operato da una settimana, emorroidi di 3 grado più prolasso all’ospedale di Borgo Trento, (Verona). Ho fatto la visita proctologica a seguito di alcuni significativi episodi di sanguinamento senza aver nessun altro problema o dolore. Vita lavorativa normale, attività sportiva senza problemi, salute in ordine. A seguito della visita mi è stato consigliato l’intervento. Ripeto, a parte episodi di sanguinamento, tutto bene. Detto questo, intervento di mattina, degenza un giorno, dimissioni l’indomani. Sedazione con spinale integrata con gas (provavo dolore). Post-intervento da panico! A parte la nausea da anestesia (soggettiva), finiti gli effetti della spinale, 9 ore d’inferno. Dolore ai testicoli (può capitare) e costante impellente improrogabile urgente stimolo a defecare ed urinare. Avete presente lo stimolo post peretta a distanza di un minuto? Così per 9 interminabili ore. Il giorno seguente estrazione del tampone e fine della sgradevole sensazione. Uscito dall’ospedale sulle mie gambe e preso il bus, una volta a casa, sensazione di dolore per 4 giorni. Prima defecazione a distanza di un giorno estremamente dolorosa, a distanza di 7 giorni tutto quasi ok. Ancora fastidi alla uretra e testicoli. In sintesi, non lo rifarei. Non tanto per via dell’intervento in se che è riuscito perfettamente quanto piuttosto perché ritengo stupido, come nel mio caso, intervenire su una situazione che di fatto presentava alcune scocciature senza però limitarmi nell’esistenza. Conosco gente che a distanza di 13 anni dal giorno in cui venne loro segnalata la necessità di operarsi sono ancora felicemente accompagnati dai loro emorroidi e prolasso.

    • Fabrizio #

      L’ultima frase è degna di riflessione. A volte si ingigantiscono i fastidi, specialmente se si hanno da parecchio, e si è tentati di stroncare il problema una volta per tutte. Naturalmente i chirurghi non si sottraggono al loro compito ma i successi non sono così certi.

  • Micheal #

    Operato 6 anni fa con prolassectomia Metodo Longo, la mia vita è un inferno almeno nella prima metà della giornata.
    Infiammazioni continue e almeno 3 defecazioni urgenti e dolorose alla mattina poiché il canale si è ristretto faccio “tagliatelle”.
    Ho bisogno di avere un bagno sempre a portata poiché il volume dell’ampolla si è ridotto e avendo meno capacità si riempie a più riprese.
    Attualmente la sera sto usando Pentacol gel 500mg e supposte Topster che sfiammano durante la notte ma alla mattina dopo la seconda evacuazione sono punto a capo.
    Sono stato dai migliori specialisti ma non c’è nulla da fare, ormai il danno è fatto.
    Purtroppo rientro nella minoritaria percentuale d’insuccesso, probabilmente le graffette in titanio hanno preso dei nervi e poiché la macchina cuce in doppia fila e’ inutile rimuovere quelle superficiali
    Ora provero’ ad usare dilatatori anali (Dilatan) che dovrebbero riuscire ad allargare il canale e rendere i tessuti piu’ elastici.
    Organizzare un semplice giro con amici o altro partendo la mattina è improponibile, tutto condizionato da questo problema.
    Quindi dico di pensarci bene a chi volesse sottoporsi a questa tecnica, c’è sempre il rischio.

  • Umberto #

    Operato 3 mesi fa con metodo Longo ho avuto ed ho moltissimi problemi. Quando evacuo ho dolori insopportabili per circa 20 ore, in più ho un dolore fisso zona osso sacro. Ho difficoltà ad andare di corpo se non uso lassativo e soffro di colon irritabile. Sono insoddisfatto, pensavo molto meglio in tutto. Sicuramente altri metodi sono più efficaci.

  • Fabrizio #

    Generalmente gli interventi sono sconsigliati a chi soffre di colon irritabile perché spesso tale patologia è preminente su quella emorroidale.

  • Riccardo #

    Sono stato operato 15 giorni fa. Il primo intervento non è andato benissimo a causa delle grandi perdite di sangue che mi hanno quasi fatto morire dissanguato. Il giorno dopo mi operano d’urgenza (entrambe con anestesia totale). Dopo la seconda operazione non ho avuto dolori e non ho preso antidolorifici (ovviamente ho i postumi dati dalla grande perdita di sangue). Noto una certa incontinenza (anche 5 volte al giorno) e un certo bruciore. Nel complesso sto meglio, oggi però ho visto un piccolo rigonfiamento esterno dovuto a una emorroide. Sono fiducioso anche perché il medico che mi ha operato é molto rinomato.

  • Cristiano #

    Operato nel 2006 con metodo Longo. Oggi sono dovuto tornare in visita da un altro chirurgo. Mi ha detto che i miei dolori addominali sono dovuti a quell’intervento. Io ricordo di avere sofferto come un cane nel post-operatorio e il medico mi ha detto che è stato un intervento fatto male, a cui adesso bisogna cercare di rimediare per quanto possibile.
    Il chirurgo Angelo Basso è colui che fece quell’intervento criminale e da incapace. Mi ricordo che mi fece male durante l’intervento e furono costretti a darmi un altra dose di anestesia locale.

  • Mario #

    Operato a Roma il 16 febbraio di prolasso con il metodo Longo, il post operatorio non è stato doloroso ma dopo 25 giorni non riesco più ad andare al bagno se non facendomi ogni due giorni un clistere. Prima andavo regolarmente ogni mattina, ora mi siedo sulla tazza perché ho avuto lo stimolo ma non esce niente e se mi sforzo c’è sanguinamento. Leggo che tante persone si lamentano perché vanno più volte al bagno, a me succede il contrario e sono abbastanza preoccupato e non so come risolverlo. Tra cinque giorni andrò al controllo ma molto sfiduciato. Aiutatemi a capire, grazie

  • Carla #

    Sono stata operata con metodo Longo nell’ottobre 2014. Mi ha risolto il problema del prolasso, sanguinamento e stitichezza. Intervento senza complicazioni e con dolore sopportabile. Se l’avessi saputo l’avrei fatto molto prima. Secondo me la cosa importante è affidarsi ad un buon dottore.

  • Tommaso #

    Le indicazioni per l’operazione erano date dai sempre più frequenti prolassi, di cui 2 rientrati solo operativamente. Operato con la tecnica Longo il 20.1.2016, il giorno dopo ero a casa. Nessun dolore, all’inizio forse mascherato dai medicamenti che mi sono stati prescritti per 10 giorni. Dopo 4 giorni prima escursione in montagna: nessun problema. La novità consiste nell’abituarsi al nuovo equilibrio del corpo in zona pelvica, compreso il ritmo delle defecazioni che ora sono più casuali. Anche gli stimoli sono diversi ma il corpo pian pianino impara la nuova situazione. Con l’aiuto del fisioterapista, ho constatato una migliore mobilità della regione del bacino, a comprova della tesi secondo cui disturbi agli organi interni si ripercuotono anche sull’apparato locomotore. Ora, quasi a due mesi dall’operazione, è subentrata una quasi completa normalità che precedentemente, visti i numerosi prolassi, non c’era più. In conclusione: se le indicazioni sono gravi, l’intervento è più che consigliato. Oltre a scegliere bene l’équipe medica, bisogna anche essere estremamente tranquilli e sereni nell’affrontare l’operazione, in modo da trarne il massimo beneficio.

  • Mario #

    Operato il 30 giugno 2015 di mucoprolassectomia con metodo Longo per emorroidi 4 grado. L’intervento durato 20 minuti è stato in anestesia spinale completamente indolore, ad oggi dopo 9 mesi il dolore è inesistente ma ogni tanto perdo sangue defecando. La sensazione è come se avessi una restrizione nel canale anale (come se ci fossero ancora delle graffette metalliche che chiudono) ma stando al chirurgo entro i 6 mesi avrei dovuto perderle tutte, mentre io manco mi sono mai accorto di averne persa una.
    Un vero incubo invece il post intervento, per circa 40 giorni dolore pre e post defecazione, sanguinamento, dolore a stare seduti anche con la ciambella. Conclusione: io non potevo rinunciare all’intervento per forti dolori quotidiani, ma consiglierei di provare altri metodi.

  • Gianni Cavallini #

    Ho 64 anni, soffrivo da diversi anni per emorroidi di grado 2 senza emorragie. Soprattutto nel pomeriggio e la sera avevo parecchio fastidio stando in piedi e non potevo più usare la moto. Ho subìto l’intervento con metodo Longo il 25 febbraio presso l’ospedale S. Paolo di Milano dopo una lunga prenotazione durata più di 6 mesi. Mi sono rimesso completamente solo verso la metà di aprile. Il recupero quindi è stato piuttosto lungo e non privo di fastidi, tant’è che ero piuttosto deluso e preoccupato. Tuttavia, verso i primi di aprile ho incominciato a stare veramente bene e ora finalmente ho recuperato completamente. Quindi posso affermare di essere completamente soddisfatto, rifarei tranquillamente l’intervento. Dolore per l’intervento zero e ritorno a casa dopo solo 1 giorno. Dolore successivo all’intervento pochissimo e sopportabile ma parecchi fastidi dopo e per più di un mese e mezzo.

  • Anna #

    Mi sono operata 10 giorni fa e ancora a causa delle coliche di aria vado di corpo con sangue. Qualcuno può dirmi qualcosa al riguardo? Sono angosciata

  • Alberto #

    Operazione effettuata con tecnica secondo Longo qualche anno fa per prolasso del retto ed emorroidi. Apparentemente per i primi mesi andava tutto bene ma poi dolore e sanguinamenti frequenti ed emorroidi peggio di prima. Sono molto insoddisfatto pensavo di risolvere ma invece è stata una gran delusione.

  • Dada #

    Sono stata operata il 13 maggio con metodo Longo e da quel giorno la mia vita è un martirio, un inferno. Come si fa a mandare a casa dopo solo un giorno un paziente che si sottopone ad una simile operazione con post operatorio da incubo? Ogni giorno mi sveglio e spero passi tutto ma i dolori non mi danno pace e sono anche provata psicologicamente. Sono 16 giorni che non vivo più. Sarebbe meglio aiutare i pazienti, ascoltarli e andargli incontro nel periodo di convalescenza. Io sto per impazzire.

  • Massimo #

    Mia moglie è stata operata per prolasso emorroidale di 4 grado dal prof. Masone a Roma con il metodo Longo a giugno 2015. Dopo 11 mesi gli si sono presentati gli stessi problemi di prima dell’intervento. Visitata d’urgenza le è stato detto che non erano emorroidi ma un trombo emorroidale e che necessitava di una “pulizia” ambulatorialmente. Abbiamo contattato con urgenza un altro proctologo che appena ha sentito il metodo con cui è stata operata ci ha detto che la recidività nel primo anno è del 35% fino a giungere il 99% nei 5 anni. Sicuramente mia moglie dovrà ora essere operata nuovamente per eliminare le emorroidi. Fate attenzione al metodo Longo, non vi fidate!

  • Genni Ferri #

    È da un mese che mi sono operata di prolasso rettale mucoso di quarto grado e devo dire che sono molto soddisfatta anche se il post operatorio e è stato doloroso. Sono riuscita a superarlo anche perché faccio ginnastica perianale, evacuo in modo soddisfacente solo che noto una piccola pallina che farò controllare. Uso ancora creme per accelerare la cicatrizzazione ma il mare già ha fatto molto. Premetto che questa è la seconda volta che mi opero a distanza di 13 anni.

  • Salvo #

    Sono stato operato circa un anno e mezzo fa con la STARR o Longo. I primi tempi ho sofferto molto ma continuo a soffrire tuttora dopo la prima evacuazione. Non ho più emorragie ma continuano ad uscire le emorroidi e quando vado di corpo, a volte ho un dolore immenso associato ad una ragade. Il vero problema ė che non riesco ad evacuare completamente quindi sono costretto ad andare in bagno anche 7 volte al giorno. Un problema ancora non risolto nonostante io assuma molta acqua e tante fibre ma non sono stitico. Per quanto riguarda il dolore dopo un paio d’ore fortunatamente scompare per poi ripresentarsi alla prima evacuazione mattutina. Vorrei sapere se qualcuno ha avuto il mio stesso problema risolvendolo, grazie.

  • Franco #

    Oggi, dopo un anno e quattro mesi dall’intervento, direi che posso esprimere un giudizio.
    Dopo un primo periodo, durato circa 6 mesi, dove il bagno era il mio migliore amico e lo andavo a trovare anche 6 volte al giorno, ora la situazione si è normalizzata e un paio di volte al mattino credo siano nella norma.
    Dolore vero non ne ho mai avuto.
    Non posso mangiare ancora adesso tanta verdura anzi, devo mangiare piuttosto spesso riso che mi aiuta ad addensare le feci.
    Credo che il fatto di andare in bagno tante volte sia dovuto alla riduzione dell’ampolla rettale in seguito all’intervento, è più piccola e si riempie prima quindi deve essere svuotata più volte. A questo punto credo abbia ripreso più o meno la sua normale dimensione.

  • Antonio #

    Sono stato operato con il metodo Longo più di dieci anni or sono, per i primi tre anni sono stato bene, naturalmente ho dovuto superare un decorso post operatorio molto doloroso durato qualche giorno. In seguito il prolasso emorroidario di cui soffrivo è ricomparso, inoltre avevo forti dolori allo stomaco verosimilmente dovuti alle clip metalliche che non riuscivo ad espellere. Come conseguenza ho subìto diverse legature delle emorroidi, più bonifiche del retto per liberarlo dalle clip metalliche e un intervento di Milligan Morgan per eliminare definitivamente il prolasso emorroidario. Dopo tantissimi interventi ho ancora forti dolori allo stomaco, perdita di muco e faccio fatica ad andare di corpo tanto che ad oggi soffro della sindrome dell’ano stretto presumibilmente dovuta agli interventi che ho subito. Ad oggi mi sono rivolto ad altro proctologo che mi ha consigliato di fare delle dilatazioni per allargare l’ano e mi ha prescritto dei lassativi per andare di corpo. Ad oggi posso dire che dopo un calvario lunghissimo direi durato più di dieci anni sto un po’ meglio di fatto con l’intervento Milligan Morgan ho risolto il problema del prolasso emorroidario, anche se continuo a curare il più modesto problema dell’ano stretto con dilatazioni e lassativi. Posso dire di aver passato il mio calvario, tornassi indietro farei la Milligan Morgan che si pratica da tantissimo tempo.

  • Francesco #

    Sono stato operato con tecnica Longo per prolasso emorridario di 3 grado il 12/07/16 presso l’ospedale Cisanello a Pisa. L’intervento in anestesia spinale è durato circa 20 minuti. Per quanto mi riguarda, sia nell’immediato post operatorio, sia nei giorni successivi all’intervento non ho avvertito dolore, al massimo un po’ di fastidio. Anche il primo appuntamento con il bagno è avvenuto senza eccessivi problemi. L’unico inconveniente che si è presentato è stato un forte sanguinamento a distanza di una settimana dall’intervento che mi ha costretto ad un nuovo ricovero di un paio di giorni dove mi hanno somministrato farmaci vaso tonici. Per il resto ho velocemente ripreso sia l’attività lavorativa che quella sportiva senza nessun tipo di problema.

  • Debora #

    Per favore, ho letto tante testimonianze, mia mamma si sta spegnendo giorno dopo giorno. Sono tre anni che è stata operata con metodo Longo a Roma, da lì è iniziato il calvario. Non riesce più a mangiare né a defecare ma passa tutto il giorno seduta al gabinetto con dolori allucinanti e stimolo fortissimo. Ora non riesce neanche più a urinare, siamo stati da tanti primari. Nessuno ci ha proposto qualcosa. La situazione è compromessa anche dal fatto che anni fa aveva avuto un crollo della colonna e quindi rimane piegata con il busto, gli organi sono si sono spostati ma da quando ha subito questa operazione stiamo passando l’inferno. Per favore aiutatemi, a chi mi posso rivolgere?

  • Pierluigi #

    Permane una piccola incontinenza a sei mesi dall’intervento che il chirurgo assicura si risolverà

  • Michela #

    Operata nel 2005 a 33 anni con metodo Longo, mi hanno rovinato. Hanno operato emorroidi di terzo e quarto grado con questa metodica, che di fatto non è per questo tipo di emorroidi, ma per emorroidi minori non sanguinanti e dovute a prolasso. Non viceversa, come sedicenti medici pubblicizzano. Molto dolore, emorragia, a cui è conseguita parziale sutura anche a livello anale. Non fosse poi per il mio medico di base di allora probabilmente avrei avuto molti più problemi: lasciata a casa con febbre a 39, con 10 gocce di toradol, perché secondo il chirurgo, nemmeno presente all’atto della dimissione (era a Roma da circa 48 ore, ed aveva firmato in anticipo le mie dimissioni) non avevo quel dolore, ero fissata, e la febbre dovuta probabilmente ad un inizio di malattia respiratoria (che ovviamente non avevo!). Dopo toradol in punture e antibiotico sono migliorata ma le emorroidi dopo sei mesi erano di nuovo punto e a capo e nel frattempo stavo male da non poter fare la mia vita normale, nemmeno lavorare. Rivisitata, ero conciata peggio di prima, oltre alle emorroidi di quarto grado, mi si stava formando una fistola retto-vaginale, e con in più punti di sutura che provocavano dolori tremendi, dolori passati dopo anni, e che mi davano anche problemi di continenza urinaria. Dopo altri cinque anni di cure sono stata operata di nuovo con metodica tradizionale ma laser “a freddo” dall’unico proctologo che volle prendersi la responsabilità di rimettere mano a quel disastro, soprattutto visti i punti metallici permanenti. Nel frattempo non ho ovviamente avuto figli, ho dovuto poi fare gravidanza a letto a causa dei punti metallici, che ho pure scoperto essere stati posizionati troppo alti, dietro alla vescica. Abbiamo provato a far causa, ovviamente senza esiti, se non altro per me che sono una persona con stipendio normale. Adesso, con la menopausa incipiente, i problemi si sono ripresentati, anche perché il secondo intervento non è potuto essere risolutivo, pena la totale incontinenza, che per altro a livello minimo si è presentata. Ah, il sedicente proctologo, non si è poi nemmeno degnato di certificarmi che i punti fossero di materiale non magnetico, quindi ho dovuto peregrinare da un radiologo all’altro prima di avere questa certificazione e poter effettuare una RMN.
    Se pensate che il mio sia un caso limite, basta fare un giro su internet per vedere in quanti siamo, a prescindere da chi ha operato, ad aver avuto molto dolore post operatorio e recidive dopo nemmeno cinque anni dall’intervento.

  • Luigi #

    Sono stato operato nell’aprile 2012 per emorroidi di 3° grado con metodo Longo, se avessi saputo che avrei passato tutte queste complicanze non l’avrei fatto. Da quando sono stato operato, soffro sempre di gonfiore addominale con dolori rettali e ancora ho emorroidi di 2° grado (quindi non vedo che intervento mi hanno fatto) e frequenti scariche anche 6/7 volte al giorno, specie se devo andare a fare una commissione o altro ho sempre l’incubo del bagno. Ho provato di tutto ma niente (spamomen, colifagina, debridat, topster supposte e topster schiuma).

  • Paolo #

    Operato in Francia con metodo Longo per emorroidi interne ed esterne da 20 anni! Al risveglio tutto ok, la prima evacuazione 2 giorni dopo un male lancinante. Le successive evacuazioni una tortura. Ho pianto, aggrappato al water. E non piangevo da una decina d’anni!
    Bagni dopo ogni evacuazione, tanta acqua e dieta ferrea. No a formaggi e carne, meglio le proteine del bianco dell’uovo. Spero passi rapidamente, il dolore é veramente atroce, chi non ci passa non può capire. Ad ogni modo la scelta della chirurgia era obbligata, quindi niente ripensamenti!

  • Giuseppe #

    Mi sono operato il 01/06/2016 con metodo secondo Longo per un prolasso. Devo dire che operazione e post operatorio sono riuscite alla grande però ad oggi vado al bagno solo con aiuto di Dis.Cinil perché altrimenti non riesco assolutamente a defecare. Ho difficoltà enorme ad andare al bagno, sembra che l’ano sia stretto a tal punto da provocare problemi al momento di andare al bagno. Cosa devo fare?

  • Gianfelice Muzio #

    Ho aspettato a scrivere fino adesso per vedere il risultato dell’operazione che è stata risolutiva per tutti i miei problemi. Detto questo ho comunque da fare una grande critica a chi ha gestito il postoperatorio, assolutamente inadatto al tipo di operazione che è stata eseguita; mi spiego: dicono che l’operazione sia indolore cosa ASSOLUTAMENTE non vera! Il male c’è e si manifesta in modo importante quando cessa l’effetto dell’anestesia. Sono stato dimesso dall’ospedale 5 ore dopo l’intervento, quando ero ancora sotto effetto della anestesia spinale e non riuscivo ad urinare; ho chiesto al medico se mi poteva prescrivere un antidolorifico ricevendo come risposta che non era necessario ed avrei potuto prendere un Oki o un farmaco per il mal di testa! Sono stato quasi obbligato a dire che comunque ero riuscito ad urinare e di conseguenza sono stato dimesso. Ricordo che ero ancora avvolto dal torpore dell’anestesia e quindi non ero molto lucido. Esco quindi dall’ospedale (circa alle 19 di venerdì 26 agosto 2016) e non avendo farmaci in casa mi fermo alla prima farmacia disponibile, dove mi dicono che anche per l’Oki ci vuole una ricetta medica! Acquisto allora l’Oki task considerato che intanto non avrei dovuto sentire dolore. Quando invece cessa l’effetto dell’anestesia apriti cielo! Inoltre, visto che non ero riuscito ad urinare, la mattina seguente, dopo una notte che non auguro neanche al mio peggiore nemico, mi sono fatto accompagnare al più vicino pronto soccorso, quello di Voghera, dove mi mettono un catetere, da tenere per una settimana, e mi prescrivono finalmente un giusto antidolorifico (toradol). Dopo tre giorni da incubo, visto che nel frattempo urinavo sangue, torno al pronto soccorso veramente prostrato, dove mi faccio togliere il catetere ed incomincio da lì, piano piano, la mia convalescenza che comunque, dura oltre un mese. Dall’esperienza avuta traggo queste considerazioni: l’operazione è sicuramente stata positiva e ha risolto il problema delle emorroidi (dopo 2 mesi dall’operazione sono un uomo nuovo e guarito) ma sappiate che è sicuramente necessario che vi tengano in ospedale almeno una notte. Se vi vogliono dimettere rifiutatevi! Chiedete un’adeguata terapia del dolore con farmaci in grado di attenuare il male, che comunque c’è ed è paragonabile al mal di denti in forma acuta!

  • Lory #

    Intervento con Metodo Longo il 16/05/2016 per emorroidi di 4 grado con prolasso. Dolore per circa 4/5 giorni poi piano piano solo defecando. Ora, a parte ogni tanto perdite di sangue sempre defecando, sto veramente bene.

  • Valeria #

    Sono passati tre anni dall’intervento Longo a cui mi sono sottoposta, e da allora è iniziato il mio calvario. No ho più avuto benessere quotidiano.
    Tutti i giorni soffro di aria costante, di movimenti d’aria sia intestinali che rettali, purtroppo si presentano sovente dolorosi.
    Ho consultato gastroenterologi, altri proctologi, ho fatto colonscopia, ecografia , cambiato totalmente regime alimentare ma nulla è cambiato, la mia sofferenza non si placa.
    No so più a chi rivolgermi, gli esiti non riscontrano anomalie ma mi chiedo “perché io prima non avevo questi disturbi dolorosi, perché tutto è iniziato tre anni fa?”.
    Potessi tornare indietro non lo rifarei, purtroppo l’ho fatto e a 49 anni devo essere davvero condannata a non poter stare più in mezzo alla gente?
    Si perché è questa la conseguenza, dal momento che non posso tirare fuori aria rumorosa davanti alla gente e se non lo faccio sto male, passo le giornate a tenere stretto l’ano per evitare spiacevoli sorprese. Lascio immaginare quanto non sia facile la quotidianità, dal lavoro al tempo libero con parenti e amici.
    Ringrazio vivamente il medico che mi ha operato per il regalo che mi ha lasciato.

  • Susy #

    Ho subìto due interventi con il Metodo Longo. Sono passati 4 anni dall’ultima operazione e sono di nuovo con il problema. Bocciato.

  • Claudio #

    Sono stato operato da circa 15 giorni con metodo Starr dal prof. Antonio Longo presso la clinica Gavazzeni Bergamo per prolasso emorroidario di quarto grado. Documentandomi nel pre intervento avevo mille dubbi e incertezze ma, escludendo a priori l’intervento Milligan Morgan, a seguito di visita con il professore mi sono fidato delle sue certezze ed ho affrontato l’intervento. Ad oggi mi ritengo completamente soddisfatto. Intervento della durata di 45 minuti in anestesia spinale più sedazione. Post intervento fastidioso almeno fino al giorno seguente, quando si inizia ad avvertire un netto ridimensionamento del dolore (comunque circoscritto alla zona anale evidentemente dolente per l’inserimento del dilatatore) conseguente rientro a casa dove nei 3/4 giorni seguenti ho gestito facilmente il fastidio con pochi antidolorifici per via orale. Ho ripreso con defecazione modesta dopo 2 giorni dall’intervento con un certo stato d’ansia e timore ma in fin dei conti tutto è passato senza grossi traumi. A distanza di 4/5 giorni dall’intervento ho avuto evacuazioni complete senza particolari disagi. Quotidiano utilizzo di psyllogel sicuramente ha aiutato il transito. Ad oggi la mia esperienza è molto positiva e mi ritengo veramente soddisfatto; la mia speranza (ora come ora mi sembra di essere una nuova persona senza il disagio precedente) è che lo stato attuale si mantenga negli anni ma questo solo il tempo lo potrà confermare. Il post intervento non è stato completamente indolore ma la mia soglia di sopportazione è molto bassa. Credo però non possa essere minimamente paragonato all’intervento di emorroidectomia standard. La mia esperienza quindi può ritenersi soddisfacente quasi a pieni voti.

    • Fabrizio #

      Bene. Se l’intervento non lo sa fare Longo che l’ha inventato….

  • Ermes #

    Operato nell’ottobre 2010. Ero felicissimo. Il problema sembrava risolto. Poi nel 2013, piano piano, il problema si è ripresentato.

  • Max #

    Fui operato di emorroidi di 3° grado nel 1993 e fino il 2003 stetti bene ma dopo qualche mese mi si presentò un prolasso abbastanza esposto e molto doloroso infatti dopo la defecazione dovevo stare a riposo causa dolori acuti anche per 10 ore. Trovai ottimo beneficio facendomi operare con metodo Longo . Oggi soffro lievemente di incontinenza e di piccole scariche di dissenteria ma confronto al passato sono veramente rinato.

  • Magdy Markos #

    Operato con Metodo Longo il 21/12/2016 in anestesia totale, sto vivendo un incubo. Dal momento del risveglio fino ad oggi la prima evacuazione è stata un disastro, la seconda una tortura. Per il momento racconto solo per questa lunga settimana di dolore malgrado l’antidolorifico!

    • Magdy Markos #

      La prima settimana dolore atroce, la seconda un po meno. Il problema è che non ho più la forza di evacuare normalmente, mi aiuto con lassativi per riuscire a scaricarmi. Ho ancora dolore alla parte bassa dell’ano, sono passati 17 giorni ma non so se ne è valsa la pena soffrire cosi tanto.

  • Magdy Markos #

    Faccio questo commento per avere la coscienza pulita, dopo l’intervento di emorroidi e ragadi eseguito a Natale 2016 avevo scritto con rabbia e dolore.
    Ad oggi sono passati 9 mesi e sto benissimo. Niente emorroidi e niente ragade, dopo 15 anni di sofferenza penso che il dolore di 15 giorni non è niente. L’intervento è stato eseguito all’ospedale San Carlo di Milano.

  • Veronica #

    Vengo operata un anno fa con tecnica STARR per prolasso emorroidario di terzo grado. Da un mese nuovo sanguinamento ed oggi dolore e gavocciolo emorroidario esterno. Sono affranta.

  • Roberto #

    Sono stato operato lo scorso 24 Settembre c/o Humanitas Gavazzeni di Bergamo. Soffrivo da moltissimi anni di emorroidi di IV grado con prolasso e continue situazioni emorragiche, una situazione che era divenuta del tutto ingestibile. Sono entrato in ospedale la mattina del 24 alle ore 10, dalle ore 12 alle 12.45 sono stato operato con tecnica STARR in anestesia epidurale senza sentir il benché minimo fastidio, alle ore 17 finito l’effetto dell’anestesia mi sono alzato e ho subito ripreso ad urinare regolarmente. Il giorno successivo mi è stata tolta la medicazione e grazie agli antidolorifici ho deambulato senza problemi. La mattina del secondo giorno a meno di 48h dall’intervento sono stato dimesso. Il pomeriggio dello stesso giorno a casa mia per la prima volta mi sono scaricato, questa volta con degli spasmi e dolori non controllabili che poi sono perdurati tutto il pomeriggio in modo abbastanza violento. Nei tre o quattro giorni successivi tralasciando un po’ di difficoltà nel controllare lo stimolo e grazie agli antidolorifici le cose sono andate via via migliorando e ad una settimana di distanza dall’intervento tutto era tornato nella normalità. Oggi a tre mesi di distanza e dopo 2 controlli effettuati è come se non avessi mai avuto alcun problema, tutto è tornato perfetto e faccio perfino fatica a ricordare quanto complicata fosse la mia vita prima a causa del problema emorroidario. Nella speranza di non cadere in recidive non posso che essere entusiasta dell’esperienza vissuta.

  • Angela #

    Operata un anno e mezzo fa col Metodo Longo per emorroidi di 4 grado e prolasso, NON SONO MAI STATA BENE! Anzi, sto peggio di prima e non ho più una vita normale causa dolore fortissimo che contrasto con antidolorifici a base di morfina, oltre a tutta una serie di altri farmaci, fitoterapici e chi più ne ha più ne metta! Eppure i chirurghi erano due e molto ben preparati. Risultato emorroidi mai sparite e strane piaghe doloranti e infiammazione continua! Ormai mangio solo dieta liquida per sopravvivere! Non operatevi!

  • Renato de Col #

    Sono stato operato con la tecnica Longo nel mese di settembre 2009. Prima perdevo sangue erano prolassate, da allora praticamente mi si è aperto un altra vita. All’inizio qualche problema di assestamento ma ora tutto bene da anni.

  • Francesco #

    Questo intervento mi ha rovinato la vita. Ormai provo un dolore cronico da 13 anni e sconsiglio a tutti questo tipo di intervento che ha portato numerose complicanze oltre a non aver risolto il problema delle emorroidi.

  • Flavio #

    Sono stato operato quasi 10 anni fa con il metodo Longo e per me non è stato un successo. All’inizio il chirurgo e il proctologo dicevano che era normale non notare subito un miglioramento, perché questo tipo di operazione ha un effetto benefico dopo un anno. Poi passato l’anno ho continuato a soffrire, come se nulla avessi fatto. Rispetto alla mia esperienza quindi sconsiglio questo tipo di operazione.

  • Andrea #

    Sconsiglio il metodo Longo!
    Operato nel 2011 e già allora prima di operarmi leggevo sul web che in tanti non avevano risolto definitivamente col metodo Longo.
    Nel mio caso, avendo eliminato una parte di colon, il meccanismo per evacuare non funziona più al 100% e di conseguenza se da una parte ho risolto il problema specifico delle emorroidi dall’altra sono invalidato da questa situazione che mi limita giornalmente.
    Ho vari parenti che con il metodo tradizionale non hanno avuto nessun problema!
    Tra l’altro, proprio ieri dopo la colonscopia che ho fatto per capire la problematica e se potevo migliorare, il medico mi diceva che ormai stanno utilizzando il metodo Longo sempre meno proprio perché evidentemente si sono resi conto che non da i risultati attesi. Insomma per guarirmi da un problema mi hanno rovinato per sempre una parte che funzionava benissimo. Alla faccia dell’innovazione.

  • Paola #

    Sono al decimo giorno dopo l’operazione con metodo Longo eseguita all’Humanitas di Milano per emorroidi III grado. Sono stata dimessa la mattina dopo l’operazione, il dolore è stato veramente intenso per i primi 3 giorni, terrore ad evacuare ma ben controllato con gli antidolorifici anche se veramente intenso tipo parto. Fino al 8 giorno lievissimi miglioramenti ma il nono giorno ed il decimo è stata una svolta, i miglioramenti sono stati notevoli. Ho ancora dolori ad evacuare ma passano in pochi minuti e sono sopportabili, riesco a gestire il dolore con OKI. Per ora non ho più nessun prolasso, è tutto liscio e sto tornando in forza. Ho voluto scrivere la mia esperienza perché questi giorni di convalescenza oltre a provare dolore mi avevano scoraggiato tutte queste recensioni negative che mi stavano deprimendo ancora di più facendomi preoccupare seriamente. Dico a chi leggerà questa recensione di non spaventarsi i dolori sono normali ma passano!

  • Angela #

    Sono stata operata sette anni fa con metodo Longo alla clinica Poliambulanza di Brescia e mi ritengo pienamente soddisfatta dall’intervento. Non ho avuto nessun problema a parte un leggero fastidio il primo e secondo giorno dopo l’intervento.

  • Gino #

    Sono stato operato il 12/01/2017 presso l’ospedale di Bra (CN) col metodo Longo. Intervento in anestesia spinale durato circa 20-30 minuti.
    Leggero dolore allo scadere dell’anestesia ma nulla di tragico.
    Prima defecazione avvenuta 6 ore dopo l’intervento con leggera perdita di sangue.
    Dimesso il giorno dopo in ottime condizioni generali.
    Attualmente sto benissimo, delle emorroidi mi rimane solo un ricordo. Vado in bagno regolarmente senza alcun patimento. Speriamo duri a lungo.

  • Francesco #

    Sono stato operato nel 2008 con metodo Longo per prolasso rettale di 4 grado al Civico di Palermo. Pensavo di avere risolto il problema visto che dopo un mese avevo ripreso quasi interamente le funzioni fisiche. Dopo solo quattro anni il prolasso si è ripresentato con maggiore violenza ed oggi riesco a conviverci (dopo la defecazione ho un rientro abbastanza rapido e indolore del prolasso) grazie ad un regime alimentare ricchissimo di frutta e insalate di verdura.

  • Andrea #

    Operato con Metodo Longo il 4 novembre 2016. Ho letto queste testimonianze 4 giorni dopo l’operazione. Mi sono state di gran conforto, perché ho capito che non ero l’unico a soffrire dato che il mio chirurgo mi aveva descritto il post intervento come una passeggiata al mare. Ho deciso che avrei lasciato la mia testimonianza solo una volta guarito al cento per cento. Sono passati più di 3 mesi ma adesso sto benissimo, mangio e defeco normalmente. Quello che mi demoralizzava erano gli alti e bassi. Il post operatorio non è un miglioramento costante ma al contrario ci sono degli alti e bassi.

  • Samuele #

    Operato con metodo longo il 17 febbraio 2017. Dolore post operatorio sotto controllo con antidolorifici, i primi 7/8 giorni sono un po’ impegnativi. Dolore durante la defecazione nullo, nel post defecazione il dolore si fa sentire ma è sopportabile. L’urgenza defecatoria c’è ma non è una tragedia purtroppo mi è comparsa una piccola ragade interna ma niente di grave guarirà, al momento zero sanguinamenti né prima né durante la defecazione. Seguire la dieta post operatoria è fondamentale, i tempi di guarigione variano da persona a persona il chirurgo mi ha detto che può variare dai 20 giorni fino ai 6 mesi per i casi gravi. Al momento sto bene spero duri, averlo saputo mi sarei operato fatto prima.

  • Massimo #

    Sono stato operato martedì 7 marzo 2017 con metodo longo. Intervento per prolasso di emorroidi di 3 stadio. Dopo l’intervento ho accusato dolori e forti spasmi. Il giorno seguente sono stato molto meglio, non so dire se sia andato tutto bene ma sono andato di corpo abbastanza molle senza tracce di sangue, non ho provato dolore durante l’evacuazione ma solo fastidio per l’intervento subìto. Il dottore dice che ci vorranno una ventina di giorni per avere una ripresa. Ancora non so se sarà un calvario come ho sentito dire da altri che si sono sottoposti all’intervento con il metodo Longo! L’unica cosa che posso affermare secondo il mio punto di vista è di mantenere una dieta ricca di fibre, bere molta acqua e trovare un chirurgo bravo perché la tecnica Longo viene eseguita in tanti ospedali in tutto il mondo ma secondo me il chirurgo deve aver un po’ di esperienza con questa tecnica altrimenti si rischia di rovinare la salute dei pazienti. Questo è stato il terzo intervento che ho subìto: due per ragadi anali e quest’ultimo per prolasso rettale delle emorroidi.

    • Fabrizio #

      La fama del metodo Longo ha spinto tanti ospedali ad adottarlo senza adeguata preparazione dei chirurghi.

  • Luca #

    Operato il 19/02/17 con la longo per prolasso ed emorroidi di 3° grado interne che uscivano ogni tanto ma le riposizionavo manualmente e poi era come non averle.
    Subito dal primo giorno che sono tornato a casa ho sentito dolore e spasmi molto fastidiosi ed il bisogno di andare in bagno 4 o 5 volte al giorno. Ho seguito una dieta a base di fibre molto liquida per agevolare il tutto.
    Dopo una settimana dall’intervento è uscito fuori un prolasso che al tatto e alla vista è una emorroide. A distanza di 20 giorni è ancora lì e da fastidio per diverse ore dopo essere andato in bagno.
    Qualcuno sa dirmi se ha avuto il mio stesso problema? Se questa emorroide è destinata a scomparire col tempo oppure devo pensare che qualcosa non è andato bene? (il chirurgo che mi ha operato dice di stare tranquillo e non demoralizzarmi)
    Sono molto deluso e demoralizzato visto che ad oggi sto peggio che prima di operarmi.

    • Pierfranco #

      Anche a me hanno detto la stessa cosa é passato un anno e mezzo ho di nuovo le emorroidi, per quanto mi riguarda evitate la Longo

  • Fabrizio #

    Hai avuto i tipici sintomi degli operati male.

  • Massimo #

    Operato per emorroidi di 3° grado con metodo Longo presso villa Igea di Ancona il 7 marzo 2017, da subito ho accusato dolori post operatori per i primi 3 giorni. Ho fatto la visita di controllo con il professore che mi ha operato, ho detto che ho sempre dei dolori bruciore interno che mi sento come se tirasse il tessuto. Mi si è formato un edema di 5 millimetri dopo l’intervento mi è stato assicurato che con una cura di pentacol 500 gel rettale e delle bustine di triadet H si sarebbe sgonfiato questo edema. Sono 3 giorni che seguo questa terapia ma ancora non vedo un miglioramento. A volte dico era meglio quando avevo le emorroidi, dopo questo intervento sto veramente malissimo. Non riesco neanche a uscire di casa perché vado più volte al bagno. Grazie a dio non ho perdite di sangue durante le evacuazione ma mi sono pentito di essermi fatto operare con tecnica Longo.

  • Luca #

    Per prima cosa evidenzio a coloro che dopo 3 giorni scrivono un commento che forse non ha molto senso, per dire se una cosa del genere funziona o no credo che minimo si debba aspettare qualche settimana. Detto questo io sono stato operato un mese fa per emorroidi di 3° grado e prolasso voluminoso. Operazione perfettamente riuscita, dolore forte la prima settimana, abbastanza controllabile con antidolorifici Oki + tachipirina 1000. Gli sforzi per defecare purtroppo hanno generato un’edema alla sutura e una ragade e questo ha prolungato il problema per altri 10 giorni.
    Dopo 17 giorni dall’intervento, a parte un leggero bruciore (la ragade in via di guarigione), ho cominciato a stare bene con il sollievo di non avere più problemi di emorroidi una sensazione meravigliosa, piccolo inconveniente (per colpa mia) mi si è formato un trombo causato da sforzo (ho ripreso l’attività fisica e sportiva e non era ancora il momento) che ha prolungato di altri 10 giorni il problema.
    Oggi il trombo è quasi assorbito e genera solo un piccolo prurito, ma posso dire di avere una vita normale e di consigliare a tutti che vale la pena soffrire un po’, se poi non siete stupidi come sono stato io e aspettate a riprendere a fare sport secondo me in massimo 15-20 giorni tutto passa. Anche andare in bagno non provo nessun tipo di fastidio.
    Datemi retta accettate un po di sofferenza (specie al prima settimana) ma la vostra vita tornerà meravigliosa.

  • Pasquale #

    Sono stato operato per emorroidi di 4 grado nel marzo 2014 con tecnica Longo. dopo 7 mesi operato nuovamente con tecnica Milligan Morgan causa prolasso. Risultato? Da quanto mi sono operato non sto bene, dolore costante nell’ano con la sensazione di dover sempre defecare, dolori sotto l’addome come se fossi pieno di aria. Ogni volta che vado in bagno devo spingere, le feci sono piccolissime. Il chirurgo che mi ha operato dice che è tutto ok e mi da delle bustine di fibre. Se tornassi indietro mi terrei le emorroidi, stavo meglio.

  • Antonio #

    Operato a Bergamo con metodo Longo.Intervento in anestesia spinale e sedazione, praticamente non credevo neanche che mi avessero operato.
    Dopo 2 giorni sono tornato a casa da solo, con le mie gambe, come nulla fosse successo.
    Nei primi 7 giorni:
    – Difficoltà a discriminare lo stimolo di emanare gas dalle feci
    – Un po’ di sangue
    – Feci a matita
    – Nessun dolore, piuttosto un fastidioso bruciore ai bordi dell’ano, gestibile con quanto previsto dalla terapia post operatoria.
    Dopo la prima settimana i miglioramenti sono stati evidenti giorno per giorno e dopo 20 giorni anche le piccole striature di sangue nelle feci sono sparite.
    Dopo 30 giorni ero già in palestra ma potevo andarci anche una settimana prima.
    A distanza di più di 2 mesi ed alla 2 visita di controllo tutto OK.
    Affidatevi a persone competenti e fatelo il prima possibile.

  • Milva #

    Ho appena fatto un’intervento di emorroidi metodo Longo, dopo un mese ho notato che mi sono uscite due piccole emorroidi.

  • Salvatore #

    Operato a Scorrano (Le) il 26 aprile 2017 per emorroidi di 2 e 3 grado con prolasso mucoso del retto e sanguinamento. Durante questa settimana ho avuto dolori fortissimi specialmente la notte, attenuati parzialmente da antidolorifici. Continuo la terapia consigliata dal chirurgo. La cosa che più mi sta dando fastidio è il dolore quando vado in bagno e l’incontinenza che mi costringe a scappare velocemente in bagno. Spero che questi sintomi siano postoperatori e che in futuro si risolvano. Comunque la cosa che per ora sono molto contento, è il fatto che non sanguino più dopo tanti anni di disagio che mi compromettevano a volte l’attività della giornata. Secondo me il metodo Longo non è male come tecnica solo che bisogna pazientare finché non scompaiono i sintomi.

  • Giacomo D'agostino #

    Operato con Metodo Longo di emorroidi di 3 grado con prolasso sanguinante il 12 aprile 2017. La prima notte passata in piedi molto dolorante. Il giorno dopo dimissioni. Sei giorni in tutto di dolori abbastanza forti ogni volta che si evacua. Al settimo giorno comincia ad alleviarsi. 15 giorni in tutto passa qualsiasi problema. La cura ideale secondo me: i primi 7 giorni siringhe di toradol ogni 8 ore. 10 minuti prima dell’evacuazione una spalmata di pomata anestetizzante Luan. Ogni tanto una bustina di oki. Dopo 7 giorni si può eliminare la toradol ma serve ancora Luan e oki. Dopo 15 giorni si può eliminare tutto! Servirà ovviamente prendere per 15 giorni bustine per ammorbidire le feci. Dopo i 15 giorni si rinasce. Informatevi dalla gente, il più possibile, la clinica ed il dottore che vi opererà, è fondamentale! Dopo tanta paura ancor oggi non credevo di poter scrivere questo commento con tanta felicità! In bocca al lupo a tutti.

  • Andrea Codispoti #

    Circa 4mesi fa ho fatto un’intervento di proctologia emorroidale con metodo Longo eseguito al San Camillo di Roma. Intervento perfetto andato a buon fine senza alcuna conseguenza. L’unico problema al mattino dopo la defecazione mi rimane lo stimolo di defecare, addirittura alcuni giorni ho il bisogno di andare al bagno due e anche tre volte. Spero che sia un problema transitorio.

  • Chiara #

    Operata circa 2 mesi fa all’ospedale di Garbagnate Milanese (MI) per emorroidi di 3/4 grado e prolasso. Operazione durata 30 minuti con anestesia spinale non ho sentito alcun dolore. Il giorno dopo ero a casa. Soffro da sempre di stitichezza e dopo due giorni sono finalmente andata in bagno ma per le prime due volte ho pianto dal dolore. Ora col tempo il dolore è sempre minore e il sanguinamento per ora sembra sparito. Soffrendo di stitichezza mi capita di andare in bagno anche dopo 4/5 giorni e dopo aver preso qualche purgante la fatica e il dolore si sentono. Ma confronto a prima è tutta un’altra cosa. Ora sto meglio.

  • Gianni #

    Il 19 maggio 2017 mi sono sottoposto ad intervento con metodo Longo per emorroidi al 3° stadio con perdite di muco e sangue piuttosto importanti e gonfiore anale. Intervento in anestesia spinale durato 20 minuti presso clinica Villa Aprica a Como.
    Prima notte in ospedale da incubo con stimolo di scarico e sanguinamento piuttosto forte e doloroso. Dimesso il mattino seguente dopo massiccia dose di antidolorifici sono rimasto a casa i primi 3 giorni con dolori tutto sommato sopportabili grazie all’assunzione di 2 aulin al giorno.
    Dal quarto giorno mi è sparito come d’incanto il dolore, scariche frequenti (6/7 al giorno) fino alla prima settimana, poi regolari e prive di sanguinamento. Visita di controllo ok dopo un mese, nessun segno di rigonfiamento esterno, non mi pare vero.
    Pensate che dopo solo 7 giorni dall’operazione sono riuscito a correre per 10 km e ho ripreso completamente le mie abitudini. Anche io penso che sia soggettiva l’esperienza, che dipenda dalla reazione del nostro corpo all’intervento e dalla gravità dello stato emorroidario (il mio era stato giudicato tra il 3° e il 4°) e fondamentale la bravura del chirurgo ovviamente. Io posso solo dire che avrei dovuto farlo prima, sono molto soddisfatto (al momento) e ringrazio il metodo Longo che (so per certo) mi ha evitato il peggio previsto dai metodi più “invasivi”.

  • Edo #

    Sono stato operato un’anno fa al San Giuseppe (Milano). Il chirurgo che mi ha operato sarebbe da licenziare e denunciare. Per quanto riguarda la mia situazione sto molto peggio di prima. Ora un altro dottore mi ha consigliato la legatura. Sinceramente sono molto sfiduciato. È una cosa molto dolorosa e molto imbarazzante a lavoro, in famiglia, in giro.

  • Claudia #

    A 10 giorni dall’intervento con metodo Longo il dolore permane ma è minimo e non necessita di antidolorifici. Da quando sono uscita dalla sala operatoria non ho perso neppure una goccia di sangue. Il prolasso , che era marcato prima dell’intervento, attualmente è risolto. Nei primi 3-4 giorni è stato essenziale mangiare frutta, verdura e assumere un lassativo affinché le feci fossero morbide. La defecazione nei primi giorni è dolorosa. Ritengo sia importantissimo affidarsi ad un proctologo per l’intervento che abbia esperienza in questo tipo di intervento. Io mi rendo conto ora che ho scelto bene. Concordo con un altro utente che scrive che è bene aspettare che la situazione sia stabilizzata prima di scrivere, non aspettarsi che sia un intervento totalmente indolore e affidarsi ad ottime mani. Convivere con emorroidi sanguinanti quotidianamente e prolasso, mi rendo conto ancora di più ora, non ha alcun senso.

  • Massimo #

    Operazione eseguita in anestesia spinale, intervento programmato in 30 giorni presso con il metodo STARR sec. Longo presso l’Ospedale di Volterra, prolasso emorroidario di 4° grado. Sono rimasto in ospedale 2 giorni dopo l’intervento. Il decorso post operatorio è andato secondo le aspettative annunciate dal chirurgo. Non ci sono state complicanze e niente dolore durante l’evacuazione. Ad oggi, a 7 giorni dalle dimissioni, sono in perfetta forma e da 5 giorni sono già al lavoro. L’unica “noia” è la sensazione di dover correre in bagno, anche se poi si tratta di falso allarme. Questa situazione mi era stata preventivamente annunciata dal proctologo e sarà così fino alla completa guarigione dell’ampolla fecale. Sono soddisfatto. Per chi ne ha necessità consiglio l’intervento.

  • Domenico #

    Sono stato operato con il Metodo Longo nel novembre 2016 per un prolasso emorroidario di 4° grado, caso disperato. Il tutto programmato nel giro di un mese con una terapia preparatoria all’intervento. Tre giorni di ricovero: l’intervento è stato fatto con anestesia spinale, indolore, non ho sentito niente. Mi sono addormentato e mi sono risvegliato a intervento terminato. Dopo 2 giorni sono tornato a casa e ho trascorso 15 giorni molto difficili: avevo paura di defecare, non potevo fare sforzi di nessun tipo ma alla fine il tutto è stato superato. A quasi un anno dall’intervento la situazione è migliorata tantissimo: non sto avendo nessun tipo di problemi e il riscontro l’ho avuto dalle visite che ho effettuato successivamente. L’unica accortezza è che ho cambiato la mia dieta: no alcool (anche birra), no caffè, no piccante, no spezie. Tutto ciò che “pizzica” lo evito. La sensazione di ritrovarsi l’ano liscio, senza nessuna fuoriuscita l’avevo dimenticata. Consiglio questo intervento ma bisogna essere fortunati a capitare nelle mani esperte di un bravo chirurgo.

    • Fabrizio #

      Infatti, non tutti i proctologi sanno usare correttamente il metodo Longo. La celebrità acquisita da tale intervento ha spinto parecchi chirurghi ad adottarlo senza adeguata preparazione ed abilità. Altrimenti è quasi indolore (solo qualche fastidio per alcuni giorni).

  • Tiziana #

    Sono stata operata 1 mese fa con il metodo STARR (che é comunque metodo Longo) per prolasso emorroidiario IV stadio e il risultato é che ho il prolasso tale e quale a prima! É vero che non ho avuto dolore per niente ma non ho avuto nemmeno risultato! Domani ho la visita dal chirurgo che mi ha operata, voglio proprio sentire cosa dice. Sono demoralizzata.

  • Marzia #

    Ho letto e riletto tutte le vostre testimonianze alla ricerca disperata di un modo per evitare l’intervento, ma lo scorso anno, luglio 2016, ho dovuto arrendermi all’evidenza e farmi operare. Emorroidi di 3° grado, ma secondo me, per quanto soffrivo e per quanto mi hanno detto dopo, anche di 4°.
    Ho evitato scrupolosamente il metodo Longo, perché il solo pensiero di farmi graffettare con punti metallici mi faceva svenire. Tutti gli specialisti che ho consultato però, mi proponevano questo metodo o, al più, quello tradizionale, che il mio medico di famiglia definisce “lega e taglia”. Così mi sono messa alla ricerca di qualcosa di diverso e l’ho trovato. Mi ha operata il prof. Pescatori, persona meravigliosa e professionista serissimo e preparato. Ho sofferto molto perché avevo tre noduli importanti, due dei quali del diametro di 4,5 cm. Mi sono operata il 19 luglio 2016 e, come già detto, ho sofferto tantissimo, ma al 30 di agosto era come se non avessi mai avuto il problema delle emorroidi. Niente dolore, niente sanguinamento, niente di niente, quasi fosse successo ad un’altra persona. Inutile dire che sono felicissima e quasi non riesco ancora a credere che sia tutto finito. Un grande in bocca al lupo a tutti per la migliore risoluzione possibile del problema.

  • Giacomo #

    Ho aspettato circa un mese prima di esprimermi, sono stato operato con la longo per emorroidi di terzo grado con prolasso. L’unico dolore provato è stato il mal di pancia dovuto all’aria inserita durante la colonscopia, per il resto dopo pochi giorni avevo ripreso le mie normali attività, prima evacuazione e successive assolutamente indolore. Ritengo che questo tipo di operazione sia molto complessa ed è fondamentale la mano di chi vi opera, io ho scelto con molta cura il mio medico che ha oltre 20 anni di esperienza in materia e posso dirvi, come ho riferito anche a lui, che è un peccato vedere tanta gente rovinata dai dottorini di turno, sopratutto quando tale tecnica, se ben eseguita, è totalmente indolore per il paziente.
    Spero di esservi stato utile.

  • Stefano #

    Avevo emorroidi , prolasso, ragade anale, e sanguinamento. Sono stato operato col metodo Longo, due interventi a distanza di un anno, e posso garantirvi di essere rinato. L’intervento e’ stato poco doloroso, e in pochi giorni mi sono ripreso,

  • Paola Squilloni #

    Con questa tecnica io non ho risolto il problema, dopo una settimana addirittura ho dovuto fare delle legature poiché le emorroidi erano esterne. Operazione inutile.

    • Nanda #

      Mi sono operato con metodo STARR secondo Longo e mi è fuoriuscita un’emorroide dopo una settimana e ora mi dicono di fare la legatura.

      Lei ha risolto facendo la legatura?

  • Marco #

    Sono stato operato ad Aprile 2017, dolore post operatorio da svenimento per almeno 15 giorni e vi assicuro che io il dolore lo sopporto benissimo. Tornato in ospedale a causa di emorragia dopo 2 giorni, ricoverato altri 5 giorni. Il 19 gennaio 2018 (meno di due anni dall’intervento) quando vado in bagno il prolasso torna fuori. Sono disperato al pensiero di dover iniziare un altro calvario.

  • Gianluca Atzei #

    Intervento eseguito all’ospedale di Cairo Montenotte (SV). Risultato totalmente pessimo, dolori indescrivibili per 15 giorni, le emorroidi si sono ripresentate immediatamente con aggiunta di forti dolori. Alla visita di controllo il chirurgo me le ha spremute per dissanguarle, sono quasi svenuto dal dolore. Da esperienze di altre persone ho capito che il metodo Longo è inutile e con praticamente il 100% di recidive.

  • Giacomo #

    No il metodo é risolutivo, quello che conta peró é la mano di chi opera.

  • Simona #

    Sono stata operata con metodo Longo per emorroidi di IV grado il 27/02/2018, ero molto spaventata e preoccupata per ciò che avevo letto in rete, dolori da svenimento, sanguinamento ecc ecc…

    Vorrei dire che non è successo nulla di tutto ciò, l’intervento in anestesia spinale più sedazione è durato veramente poco, circa 25 minuti, riportata in camera con flebo e tampone di schiuma che si è dissolto da solo, non ho sofferto nessun dolore, solo qualche fastidio dovuto alla minzione visto che il mio chirurgo non ha messo il catetere, ma è stato un bene visto che dopo qualche ora ero già in piedi e di sera ho potuto cenare tranquillamente.

    Il terzo giorno sono state tolte le flebo e somministrato olio di vaselina con gouttalax che mi hanno permesso di andare in bagno, certo ero spaventata di un possibile bruciore o sanguinamento, ma nulla di nulla, è andato tutto liscio, oggi sono già trascorsi 6 giorni, sono a casa, ho ripreso la mia solita routine, non ho mai preso antidolorifici ma sto seguendo la cura di antibiotico e cortisone.

    Vorrei dire semplicemente che è giusto prendere informazioni circa questa tecnica, ma non è detto che debba andare male a tutti, sicuramente fa tanto affidarsi a chi la pratica da tempo e che ha tanti interventi alle spalle.

    Ad oggi sto bene, non credo che ormai la situazione possa peggiorare, non ho fastidi o bruciori.

    Vedremo a lungo termine se il mio problema di prolasso sia completamente risolto.

  • Manolo #

    Per circa 3 anni ho sofferto di sanguinamenti copiosi durante la defecazione che si risolvevano entro 10 giorni circa, dopo aver assunto in modo massiccio delle pasticche di Arvenum 500.
    Decido quindi a Gennaio 2018 di sottopormi ad una visita proctologica ed il dottore mi dice che il mio problema principale era un prolasso anale e quindi mettendo apposto il prolasso avrei risolto anche il problema emorroidario. Mi prescrive un emocromo per vedere che non fossi in anemia e in seguito mi fa eseguire una colonscopia per scongiurare altri problemi piu’ seri. Finiti gli esami che confermano quanto da lui già anticipato, il 22 Marzo 2018 subisco intervento con metodica Longo e il giorno 24 marzo 2018 vengo dimesso.
    Debbo dire che forti dolori li ho avuti solo la notte dell’intervento, gestiti abbastanza bene con antidolorifico, il drenaggio mi è stato levato la mattina seguente e già dalla sera dopo incominciavo a mangiare normalmente, assumendo due cucchiai di laevolac al giorno.
    Sono riuscito a defecare senza problemi dopo due giorni e i dolori sono stati quasi nulli, più che altro avevo fastidi leggeri. L’unico problema che si e’ presentato, svanendo in 4 giorni, e’ stato l’effetto collaterale che si può verificare dell’urgenza defecatoria, a distanza di 8 giorni mi sento di dire che l’intervento sia riuscito perfettamente, spero che sia una situazione definitiva. Nel caso mio, e’ stato tagliato circa 4 cm di mucosa rettale quindi abbastanza, se si pensa che nel 90% dei casi si taglia 2 cm. Mi sento di dire quindi, che la metodica Longo e’ ottima per chi soffre di prolasso anale ma va eseguita da personale esperto che applichi la tecnica nei migliori dei modi, una piccola modifica della stessa potrebbe compromettere la sua riuscita. Mi impegno ad aggiornare questo commento, eventualmente, dopo 30 giorni del decorso post operatorio.

  • Valerio #

    Mi sono operato col sistema Longo dopo anni di martirio. Avevo un prolasso emorroidario molto grave, non sanguinavo, ma era anche peggio perché era più doloroso. Poiché la qualità della vita era compromessa, mi sono deciso ad operarmi. Beh, devo dire di essermi rammaricato di non averlo fatto prima. Il post operatorio è stato abbastanza tranquillo, ovvio che per una settimana i dolori ci sono stati anche senza defecare, risolti in parte con Toradol gocce. Però ho risolto i miei problemi almeno finora, ma sono svariati anni che non ho recidive. L’unico inconveniente, se così si può dire, è una piccola rimanenza di residui fecali all’interno dello sfintere dopo la defecazione, come se la pelle e/o i punti di sutura li trattenessero in qualche modo, ma basta lavarsi accuratamente.

  • Giuseppe #

    Sono stato operato con il metodo Longo e non è affatto vero che tutto si recupera entro 2/3 giorni. Dalla mia esperienza posso confermare che prima di 5 giorni non si ottiene alcun beneficio. I dolori sono atroci se non si è sempre coperti da analgesici, la defecazione avviene non prima del 4 giorno e se sei stato preventivamente preparato vai di corpo, diversamente no. Ciò che risulta di ottimo lavoro è la forma dell’ano, in pratica il lavoro alla fine è di ottima qualità ma per ciò che riguarda il dolore bisogna modificare tutte le pubblicazioni con le quali si illude la gente.

  • Marco #

    Operato ad aprile 2017, è passato 1 anno e già quando defeco sento che il prolasso tende a uscire di nuovo. Ho paura che tornerò presto come prima. Sono tristissimo.

  • Shanti #

    Soffrivo di emorroidi (prolasso degli sfinteri) definite dal chirurgo di terzo tendente al quarto grado. Dopo ogni evacuazione rimanevano gonfie per 5 / 6 ore con dolore allucinante, spesso sanguinanti in modo copioso. L’intervento di mucoprolassectomia metodo Longo, avviene la mattina del 7 maggio 2018 presso l’ospedale Sant’Andrea di Roma.
    Al risveglio della zona interessata il dolore era insopportabile, dopo aver strillato e richiesto analgesici potenti, che non volevano darmi (ma questo è un’altro argomento, vedi legge 38 del 2010 che prevede che il paziente non deve avere dolore, ma chimera in molti ospedali), vengo discretamente sedato. L’indomani mattina vengo dimesso. A casa mi sono curato da solo con paracetamolo 3 grammi al giorno e 30/40 mg di targin (ossicodone/naloxone) un ottimo oppioide. Questa terapia mi ha fatto sopravvivere. Sono riuscito ad evacuare “bene” dopo 3 giorni dall’intervento, senza particolari fastidi. Il senso di “impalamento” e bruciore, è durato una settimana. Trascorsa quella man mano sono rinato a nuova vita. Bevendo almeno un litro di acqua al giorno, mangiando verdure, e prendendo sempre delle fibre (psillogel), evacuo come un bimbo e sto bene.

  • Giovanna #

    Operazione indolore. Dopo tre giorni ho avuto problemi di anemia e mi hanno fatto una trasfusione. Dopo qualche giorno sono stata dimessa, il giorno seguente sono stata ricoverata per un’ematoma formatosi all’interno e che mi portava perdite di sangue, tutto questo dovuto da una graffetta che non aveva aderito. Oggi sto ancora soffrendo e devo fare periodicamente controlli fin quando l’ematoma non scompare.

  • Flavia #

    Operata a dicembre 2013 presso il S. Andrea di Roma. Mi hanno rovinato l’esistenza. Dopo 5 anni ho ancora dolore, sanguinamento, muco nelle feci, feci liquide, incontinenza. Ho sentito non so quanti specialisti ma il danno è cronico e sconsiglio a chiunque di eseguire un intervento del genere. Le conseguenze e i rischi sono di gran lunga maggiori dei benefici che si potrebbero ottenere.

  • Moreno Balestrieri #

    Operato con metodo Longo il 02/03/2018 per prolasso rettale per emorroidi di 3° e 4° grado presso l’ospedale S.M. delle grazie di Velletri con S.S.N.
    Sono trascorsi 5 mesi dall’intervento e posso dire di essere rinato.
    Dolore post operatorio molto intenso e comunque i primi 2-3 giorni sono stati abbastanza impegnativi, il dolore è durato per circa 2 settimane ma ben controllato con gli antidolorifici. Urgenza defecatoria per 20 giorni.
    Dolore durante la defecazione completamente assente.
    Essendo stato operato 15 anni fa con il metodo Milligan Morgan con dolori post operatori fortissimi per 20 giorni e le prime defecazioni da svenimento posso dire che il metodo Longo al confronto è una passeggiata.

  • Valerio #

    Sono stato operato col metodo Longo, dopo essermi informato per mesi su questa tecnica perché avevo un grave prolasso emorroidario di 4° grado. La mia vita fisica e sociale era un inferno. Posso dire che passati circa 10 anni non ho avuto più problemi, anzi se lo avessi saputo prima avrei sofferto meno! Ribadisco che è un intervento che deve essere fatto da persone esperte con esperienza. Non ho dato 5 stelle perché a detta del chirurgo non doveva presentarsi dolore nel post intervento ( anche se non gli credetti) ma ho sofferto “solo” una settimana usando Toradol a iosa!

  • Giuseppina LaBarbera #

    Ho eseguito circa tre anni fa un intervento di prolasso mucorettale con metodo Longo e mi sono rovinata la vita! Incontinenza, dolore continuo, senso di evacuazione incompleta sono solo alcuni dei sintomi che provo. Non riesco più a condurre una vita normale. Sono stanca e demoralizzata. Possibile che sono arrivati sulla luna e ancora non si trova una soluzione per questo grosso problema tanto sottovalutato? A saperlo non mi sarei mai operata! Sono disperata

  • Cande #

    Sono stato operato con metodo HPS per emorroidi di secondo grado. Perdite di sangue, feci e dolori forti per circa 10 giorni. A 40 giorni dall’intervento, stando in piedi più di 15 minuti, mi sembra di avere gli stessi sintomi che avevo prima quindi devo stare sdraiato per alleviare il dolore. Non credete che dopo qualche giorno potete iniziare l’attività lavorativa.

  • Emilio #

    Dopo due anni sono tornate.

  • Stefano #

    Ho circa 40 anni e sono stato operato secondo Longo-Starr circa un mese fa per prolasso di grado 3. Anestesia spinale. In ospedale mai nessun dolore, al più fastidio per il drenaggio. Dopo 24h sono stato dimesso, ma a casa ho avuto alcune complicanze di gravità minore, ma che comunque comportano stress e vanno affrontate con pazienza e sangue freddo.

    La ferita vera non mi ha mai fatto particolarmente male e ho usato il Toradol per 5 giorni. Nel mio caso però si era formato un edema interno a ridosso della sutura, che durante i primi 7 giorni mi ha dato un crescendo di dolori relativamente intensi (simili ad emorroidi standard, soprattutto stando in piedi e NON durante la defecazione, che era anzi un momento di sollievo). Ho inoltre avuto un paio di sanguinamenti episodici (non emorragia) non trascurabili (a spanne nel range 1-10ml), pare sempre legati all’edema. Al primo controllo, una volta verificato che la sutura era ok, la cosa è stata trattata con una terapia anti-infiammatoria locale che ha fatto regredire il dolore nel giro di una settimana. Al secondo controllo dopo due settimane la situazione è apparsa buona: nessuna traccia di sangue, edema in regressione.

    Al momento ho ripreso tutte le attività, eccetto lo sport che mi è stato consigliato di tenere ancora in stand-by per un paio di settimane, dato il problema che ho avuto. Evacuo tipicamente la mattina appena alzato, a volte con secondo “giro” nel corso della giornata, più per scelta di evitare di sforzare in qualsiasi direzione che per necessità vera.

    Urgenza defecatoria vera l’ho avuta solo durante le prime due settimane, ma anche in quel caso era in parte dovuta al fatto che non volevo fare nessuna resistenza prima che la ferita fosse stabile. Ad oggi l’evacuazione la trovo qualche volta un minimo più difficoltosa che in passato, ma succede solo all’inizio mentre poi il tutto prosegue senza alcun problema. L’impressione è che la meccanica del tutto ora sia leggermente “diversa” e probabilmente devo ancora “prenderci la mano”. In ogni caso il prolasso è totalmente sparito e non ho nessun altro tipo di problema: incrociando le dita per le recidive, una grossa soddisfazione.

    Come commento finale, sono un poco colpito dai tanti problemi riportati. Avevo letto queste recensioni tempo fa e mi ero un poco allarmato: riporto la mia esperienza anche per questo.

    Sicuramente un intervento chirurgico è pur sempre un intervento chirurgico ed ha i suoi rischi, quindi in generale credo non vada mai preso sotto gamba. Io consiglierei di informarsi sulla casistica e sulle probabilità di successo, di recidiva, di problemi vari (basate su dati dell’equipe specifica a cui vi affidate, che deve avere una grossa statistica e quindi anche una grossa esperienza).

    Consiglierei di cercare di capire che cosa significano quei numeri e di farsi i propri conti in tasca per fare una scelta consapevole e razionale. In ogni caso le statistiche che conosco io sono diverse da quelle che deduco dai post riportati qui … magari semplicemente perché si tende a scrivere chi purtroppo ha avuto dei problemi? Non saprei.

    Poi la certezza non esiste, per esempio il mio non credo sia stato un caso “ideale” e qualche seccatura e sudore freddo me li ha dati, ma niente di davvero problematico.

  • Maria Luisa #

    Mi sono operata con il metodo Longo il 02/07/2018 di emorroidi e prolasso rettale di secondo grado. I dolori post operatori e bruciore ad oggi non mi hanno mai abbandonata. Sono tornata più volte dalla dottoressa che mi ha operata la quale, con visite molto superficiali, mi ha liquidata dicendomi che ci sarebbe voluto tempo e mi ha prescritto creme come lenigut, fisian, nomor. Ho solo speso tanti soldi. Credo che a quasi un anno dall’operazione ne sia passato a sufficienza di tempo. Ho consultato un altro medico (che non opera con il metodo longo ma quello tradizionale) e a suo avviso l’intervento è stato sbagliato. Sono disperata la mia vita non è più la stessa, non riesco più a lavorare ma anche se sto a riposo il dolore non passa. Mi ha rovinato la vita e non so cosa fare.

    • Linda #

      A me il prof. Pescatori Mario ha salvato la vita da un occlusione anale e da altri problemi dovuti ad un intervento precedente alle emorroidi fatto col metodo Longo.
      Di tanti proctologi che ho consultato credo sia l’unico in grado di risistemare i “reduci” post Longo.

  • Andrea #

    Dopo anni di sofferenza e disagi, mi sono deciso su consiglio del proctologo, per l’intervento con il metodo Longo per le mie emorroidi di terzo grado. L’intervento eseguito in anestesia spinale é andato bene, con ricovero di una notte in ospedale. Prima settimana post intervento con forti dolori, problemi durante la defecazione (dolorisissima!!) senso di pesantezza e di evacuazione incompleta. La seconda settimana ancora dolore ma situazione migliorata. A distanza di 40 giorni dall’intervento la visita di controllo é a posto, e io sto decisamente meglio, dolori spariti ma ancora rimane qualche piccolo problema con la defecazione, che è come dire frammentata (il medico dice che é normale e si risolverà col tempo). La qualità della mia vita con l’intervento per adesso è migliorata parecchio e sicuramente lo rifarei.

  • Linda #

    Mi sono operata alle emorroidi con il metodo di Longo (STARR) nel 2011.
    Da subito ho avuto atroci dolori che sono proseguiti fino ad oggi.
    I punti metallici della STARR avevano anche attaccato i muscoli rettali alla parete, bloccando la peristalsi e causando tanta fibrosi. Questo, con il passare degli anni ha causato innumerevoli problemi.
    Di conseguenza, a gennaio 2017 ho subito 4 interventi in uno nell’area anale pelvica.
    Nel gennaio 2018 ho subito un altro intervento chirurgico per asportare i punti metallici nel perineo.
    Nel marzo 2018 ho subito un altro intervento per togliere altri punti metallici che mi provocavano dolore.
    Ed ancora non ho finito.
    Il prof dice che l’unica soluzione che ho per risolvere il problema e’ togliere tutti i punti metallici rimasti, ma questo implica una deviazione dell’ano per almeno 2 mesi (cioè mettere il sacchetto) per poi reincanalarlo.
    Per farla breve, dal 2011, da quella operazione alle emorroidi con metodo Longo io non ho avuto più un giorno senza dolori. Mi ha letteralmente rovinato la vita.

  • Jacopo #

    Mi sono operato presso la clinica San Camillo di Milano per prolasso significativo di più emorroidi. Dopo aver provato coi medicinali (daflon, pentacol) con scarso successo ed avere la vita quasi rovinata da questo problema il dottore mi suggerisce intervento con metodo Longo. L’intervento è durato 20 minuti in anestesia totale. Subito dopo l’intervento ho avvertito un dolore acuto che poi si è placato con gli antidolorifici. Non nego che il post operatorio sia stato abbastanza impegnativo (3-4 giorni con tenesmo e annesso dolore in fase evacuativa) superato con antidolorifici e valium. In ogni caso 3-4 giorni tosti per poi stare decisamente meglio valgono sicuramente la pena. Ora sono passate due settimane e ho ripreso tutte le attività normalmente, sport incluso, e non ho più problemi. Il mio consiglio è quindi quello di 1) non sottovalutare le emorroidi appena si presentano e andare subito da uno specialista, e 2) se i farmaci non bastano seguite il consiglio del medico che vi cura e fate l’intervento. Il post operatorio non è una passeggiata ma vi toglierete il problema! Affidatevi ad un un chirurgo che sia specializzato in questa tipologia di intervento!

  • Monica #

    Sono stata operata con il metodo Longo per prolasso con presenza di due polipi ed asportazione di alcune marische. Degenza di due notti e poi a casa, il decorso post operatorio, evacuazione regolare e senza dolore tre giorni dopo l’intervento. Sono stata a riposo come consigliato, ho dovuto assumere Toradol per tre giorni poiché la sutura esterna alle marische (una di queste era attaccata al polipo interno) mi causava un dolore vivo anche durante la notte. Lentamente il dolore è passato e sono tornata alle attività di sempre dopo 15 giorni. Sto bene adesso, domani avrò il secondo e ultimo controllo a distanza di poco più di un mese e posso ritenermi soddisfatta.

  • Federica Gusmini #

    Operata sabato 8 giugno 2019 al Gavazzeni di Bergamo. Scrivo perché voglio davvero mandare un messaggio di tranquillità.
    Ero terrorizzata da questo intervento dato i pareri negativi che ho letto in internet, ma nonostante tutto ce l’ho fatta a farlo! Anche perché non riuscivo più a gestire il dolore. Avevo le emorroidi al terzo stadio e prolasso rettale.
    A mio parere la tecnica Longo è veramente indolore, perché non senti che dolore nella parte dove ti hanno tagliato e cucito (nulla di nulla!). Il dolore che si sente è quello all’ano ed è tutto concentrato lì (dato che è la parte dove hanno lavorato per fare l’intervento). Il dolore è sopportabile e con antidolorifici scompare. Dato che avevo paura del dolore post-operatorio mi sono fatta prescrivere il Toradol (persone conosciute mi han consigliato di prendere questo, in quanto più potente), anche se in ospedale mi hanno prescritto solo la Tachipirina. Bisogna portare pazienza e stare a riposo. Bisogna mangiare bene, bere molto e prendere un buon lassativo che mantenga le feci morbide. Fare questo intervento, per la parte del corpo che coinvolge mette davvero tantissima ansia ma a distanza di 10 giorni sono contenta di averlo fatto! Ogni giorno che passa mi sento sempre meglio! Voglio mandare un pensiero di tranquillità a chi ha paura di questo intervento. Affidatevi a medici competenti (io ero in lista d’attesa in un ospedale, ma non ero tranquilla per una serie di motivi così sono ripartita da capo e mi sono affidata a persone competenti). Si sta male prima di fare l’intervento poi dopo la convalescenza il dolore rimane solo un ricordo!

  • fabio vivaldini #

    Premessa: soffrivo di emorroidi da più di dieci anni.

    Negli ultimi tempi sanguinamento solo durante le scariche e non sempre. Prolasso presente, molto voluminoso, con rientro solo con manovre manuali e pazienza.

    Ultimamente prolasso anche facendo qualsiasi sforzo sulle gambe.

    Decido di farmi operare a gennaio 2019 dopo visita specialistica, con diagnosi di emorroidi 3 grado.

    Operato il 9 aprile con tecnica Longo.

    Post-operatorio doloroso, difficoltà a urinare per 2 giorni. Urinavo in posizioni assurde e con molta fatica, del resto l’innervamento che abbiamo noi maschietti è il medesimo per prostata e retto e data anche la posizione è evidente che l’infiammazione post operatoria prendesse anche la prostata.

    Difficolta defecatorie consistenti nei primi giorni, più che altro sensazione di dover scaricare anche quando non c’era nulla da scaricare. Durante le scariche fortissime contrazioni tipo doglie.

    Per i primi 5-6 giorni dolori molto presenti sopratutto nell’atto di retrarre il retto, con fitte molto forti, vivibili solo tramite toradol (10-15 gocce due volte il di) per i primi 5 giorni.

    Dopo una settimana, a fine di una scarica, primo episodio emorragico con perdita copiosa di coaguli e sangue probabilmente accumulatesi da qualche ora, con necessità di nuovo ricovero, il tutto forse accentuato da un uso troppo prolungato del toradol (7 giorni).

    Tenuto sotto osservazione e a dieta limitata per 4 giorni, smetto di sanguinare e vengo dimesso senza alcun intervento.

    Tornato a casa, tutto sembra andare per il meglio. Comincio a mangiare normalmente, e comincio anche ad andare in bagno in modo normale. Tutto sembrava a posto ma complice, forse, uno sforzo fatto la sera prima, una mattina di una decina di giorni più tardi ho un altro episodio emorragico consistente con svenimento.

    Vengo ancora una volta ricoverato, tenuto in osservazione e a dieta liquida per 4-5 giorni (complice anche la mancanza di personale medico dato che era a cavallo 25 aprile-1° maggio). Smetto di sanguinare quasi subito se non piccole tracce. Tuttavia vengo sottoposto al 5° giorno a colonscopia esplorativa in quanto si sospettava che il sanguinamento potesse essere di origine più alta e causato dai farmaci antidolorifici (non abusatene!!). Esito negativo, il sanguinamento è dovuto solo alla ferita.

    Tre giorni dopo vengo operato per revisione dell’intervento longo dove mi si applicano ulteriori suture a filo. A detta del medico sanguino facilmente, e questa poteva essere la causa delle emorragie.

    Secondo post intervento ancora doloroso, senza però difficoltà di minzione e per tempo molto più ridotto. Operato al giovedì, alla domenica sono già a posto e riprendo a scaricare qualcosa, ancora con un pò di fatica.
    Tre giorni dopo mi dimettono con 15 giorni di malattia e con terapia a base di ferro in quanto sono andato parecchio giù di emoglobina e quasi a rischio trasfusione.

    Lentamente riprendo la vita normale, all’inizio con debolezza dovuta alla emoglobina bassa e alla lunga degenza (14 giorni totali, la terza volta).

    Dopo una settimana comincio ad andare in bagno regolarmente e senza problemi di dolore o altro, anche se a volte pur avendo lo stimolo devo spingere molto per produrre.

    Ad oggi, a più di un mese e mezzo dall’ultimo ricovero posso dirmi abbastanza soddisfatto degli esiti, nonostante le peripezie. Vado in bagno con regolarità, a volte con stimoli più forti che mi fan correre e a volte no, ma sicuramente con soddisfazione e senza più l’ombra dei problemi che avevo prima.

    Fermo restando che non tutte le situazioni sono uguali e che l’anatomia umana non è identica per tutti, posso essere soddisfatto di aver subito l’intervento e direi che se lo avessi fatto 4-5 anni fa forse sarebbe stato pure meno fastidioso.

    Posso solo consigliare di rivolgersi a un buon medico, magari sentire più di un parere, e soprattutto di non aspettare troppo perché più andate avanti e più si peggiora.

    Creme e robe varie sono palliativi che van bene all’inizio o solo per infiammazioni sporadiche ma non servono a togliere il problema che col tempo diventa quasi sempre un caso chirurgico.

  • Franco #

    Ho 59 anni, dopo lunghi 15 di sofferenza nel 2012 scopro il metodo Longo e mi opero. Resto un solo giorno in ospedale, sanguinamento scomparso e niente visita di controllo prevista il mese successivo. Sono stati 7 anni meravigliosi ma da qualche giorno avverto dolore durante l’evacuazione e noto perdite ematiche che tampono con acqua. Non è presente nessun prolasso ma il bruciore si fa sentire per 1/2 ore. Ora dovrò riprendere a fare le visite, magari qualche graffetta ha ceduto dato che (come dicono) i punti della suturatrice cadono da soli.

  • Dario #

    Nel novembre 2003 sono stato operato di emorroidi secondo Longo. Tale tecnica risolve sì il prolasso, ma complica in maniera esponenziale la circolazione venosa-arteriosa rettale tale da determinare, nella maggior parte dei casi (75-80%) dei pazienti, la formazione di ragadi anali.
    Dopo tre mesi dall’intervento mi è sorta una ragade nel quadrante posteriore dell’ano: dolori atroci! Sono stato operato, quindi ad aprile 2004, di sfinterotomia laterale.
    Sono stato bene un anno, fino al giugno 2005 quando mi si è riaperta la stessa ragade. L’ho curata per ben 12 anni, ripeto, 12 anni con dilatatori anali, con creme e cremine. I medici mi facevano perdere solo tempo: c’era chi diceva che non avevo nulla, chi diceva che era una sciocchezza, chi sosteneva che era da evitare un’altra sfinterotomia onde evitare una possibile incontinenza fecale, chi non sapeva dove mettere le mani. Dodici anni “chiuso in casa”, fondamentalmente, nel senso che il dolore, i fastidi, ti portano tendenzialmente a voler restare a casa rilassato. Quindi, immaginate le ricadute psicologiche di questa condizione.
    Col tempo e con le cure di cui sopra le cose migliorano un pochino, fin quando un giorno, nel marzo 2017, mi viene uno scompenso generale del retto e dell’ano probabilmente a seguito di stress lavorativo e alimentazione scorretta (abuso quotidiano di cioccolata, patatine e cola).
    Sono stato operato a giugno 2017 per la ragade di anoplastica con lembo di rotazione a C.
    Finalmente ho rivisto la luce e ho ripreso speranza. Sono rinato!
    Ma avendo le clip che ormai fanno parte del mio tessuto rettale (dopo tanti anni non si possono togliere), la circolazione venoso-arteriosa è resta comunque compromessa tant’è nel marzo 2019 mi ritorna uno scompenso generale del retto/ano: trombi, gonfiori, emorroidi, marisca anale, gavoccioli, e chi ne ha più ne metta. Dolori allucinanti triplicati rispetto a chi ha gli stessi problemi ma non ha le clip della Longo, esattamente come mi era capitato 2 anni prima.
    Ora non so che fare… Il metodo secondo Longo MI HA ROVINATO LA VITA!

  • Dario Romano #

    Un calvario!
    La Longo risolve il prolasso ma crea difficoltà nella circolazione sanguigna.
    2003 Emorroidectomia secondo Longo.
    2004 Ragade (fissurazione determinata proprio dalla “ischemia” rettale a seguito della Longo).
    2004 Sfinterotomia laterale.
    2005 Recidiva ragade (curata per tanti anni perché nessuno voleva/sapeva cosa fare).
    2017 Scompenso generale dell’ano-retto: Anoplastica con lembo di rotazione a C.
    2019 Scompenso generale dell’ano-retto.

  • Leila #

    Delusissima dal metodo Longo. Non ho mai risolto completamente ed a distanza di anni le graffette mi hanno procurato una fistola che andrà operata.

  • Claudio #

    Ho subito un intervento con tecnica Longo 3 anni fa. Sembrava dovesse essere una cosa semplice ed invece mi ha cambiato la vita. Dopo 3 settimane di dolori lancinanti è cominciato il recupero ma qualcosa non andava bene. Non ero regolare ed avevo spesso delle urgenze, in particolare quando andavo a correre.

    La dott.ssa che mi ha operato mi ha detto che erano rimasti dei punti in titanio che andavano tolti con un intervento poco più che ambulatoriale, una cosa che si sarebbe risolta in una settimana. Sono quindi rientrato in sala operatoria dopo 10 mesi dal primo intervento e il giorno stesso sono tornato a casa.

    Purtroppo però le cose non sono andate come speravo.

    Altre 3 settimane da incubo e la sorpresa di ritrovarmi una grossa emorroide esterna e forti dolori dopo quasi 2 mesi dal secondo intervento. Provavo a chiamare la dott.ssa ma si faceva negare. Sono andato quindi da un dottore che faceva interventi con il laser che mi ha dato prima una cura perché il canale anale era in condizioni drammatiche e dopo 40 giorni mi ha fatto il primo di 3 interventi con il laser che hanno risolto parzialmente il problema.

    Dopo 3 anni dal primo intervento non ho più una vita normale, non posso più correre, ho continui fastidi, dolore, ipersensibilità. Inoltre ho problemi di stomaco, pancia gonfia, con la sensazione di essere sempre pieno anche se ho mangiato poco. Ho fatto qualsiasi analisi, rettoscopia, defecografia, etc.

    Non voglio spaventare nessuno ma il mio consiglio è di operarsi solo se non ci sono altre soluzioni. I medici sbagliano, anche i migliori. Io sono stato rovinato, la mia vita non è più quella di una volta. Ho pensato anche alla denuncia ma sono stato sconsigliato, difficilmente mi avrebbero dato ragione con la beffa di dover pagare anche degli avvocati.

  • Piero #

    L’intervento lo ha fatto mia moglie con i seguenti risultati: defecazione peggiorata, ragade anale che avrebbe dovuto sistemare, peggio di prima, totale speso 15.000€. Se il sig. Longo ha qualcosa da obbiettare si faccia sentire, il mio numero ce l’ha.

  • Anna #

    Operata per emorroidi 3 grado con metodo Longo nel 2009. Il post operatorio è stato molto doloroso ma sono guarita presto. Dopo due anni ho iniziato ad avvertire i primi dolori che con il passare del tempo sono diventati sempre più frequenti. Oggi, a distanza di 10 anni, sono stata operata per emorroidi di IV grado con metodo Milligan Morgan. Il post operatorio è molto doloroso e spero in un recupero veloce.

  • Elena Zennaro #

    Mia madre è stata operata con il metodo Longo 10 anni fa. Per qualche anno ha avuto sollievo. Poi ha cominciato ad avere problemi nella defecazione e dolori fortissimi al retto. Leggevo che alcune persone hanno avuto disturbi importanti a causa di punti con la graffettatrice chirurgica. Con quale analisi si può vedere se questo è il problema visto che è stata rivoltata come un pedalino e continua a stare male? Ringrazio anticipatamente per la risposta.

  • Paolo #

    Operato il 19 ottobre del 2018 con metodo Longo, subito dopo l’intervento provo dolori indescrivibili. Premetto che prima dell’intervento avevo solo sanguinamento al momento dell’evacuazione ed un piccolo prolasso. Dopo l’intervento alle 4 visite di controllo a cui mi sono sottoposto mi veniva ripetuto sistematicamente che dovevo avere pazienza. Stanco di tutto ciò sono andato da un altro chirurgo e dopo la visita ha visto che si era formata una ragade talmente vasta che mi hanno dovuto ricoverare per rimuoverla. Questo accadeva il 23 settembre 2019. Ora ho problemi di rigetto alle graffette messe nel l’intervento del 2018. Praticamente un disastro, la mia vita è stata rovinata da un intervento banale (così dicono).

  • Ezio Giannattasio #

    Da quando mi sono operato con la tecnica Longo nel 2001 all’ospedale Ascalesi di Napoli la mia vita e’ diventata un inferno per via dell’incontinenza fecale.

  • Luisa Napoli #

    Metodo Longo effettuato dal dottor Agradi nel 2011. Esperienza negativa, sono stata malissimo nel post operatorio e dopo sempre peggio. Mi ha causato un’incontinenza doppia d’urgenza risolta parzialmente con il neuromodulatore sacrale.

  • Angela #

    Sono stata operata con il metodo Longo STARR per un prolasso rettale alla fine del 2014. Il decorso post operatorio è stato molto doloroso. All’inizio e per varie settimane non riuscivo a capire se dovevo defecare o solo espellere aria. La notte anche con gli antidolorifici non riuscivo a dormire.
    Fatto sta che nel 2019 ho cominciato di nuovo a sentire un grande dolore all’interno dell’ano, specialmente la notte e quando stavo in piedi.
    Andata da un altro proctologo perché quello dell intervento non lavora più, durante una visita si è accorto che si erano spostate 3 graffette che mi bruciavano all’interno dell’ano causando dolore simile a delle fitte.
    Mi sono fatta operare per rimuovere le graffette ma il chirurgo durante tale operazione si è accorto che chi aveva fatto il primo intervento di rimozione prolasso rettale col metodo Longo STARR, non aveva fatto un buon lavoro.
    Dopo 5 anni mi è ritornato un po’ di prolasso che mi da molto dolore quando sto in piedi o dopo la defecazione.
    Sono in attesa di un ulteriore parere medico. Per ora cerco di avere feci morbide bevendo un cucchiaio di olio evo la mattina a digiuno più un frullato di pere e kiwi, fibre e bevendo molto.
    Sconsiglio vivamente il metodo Longo STARR.

  • Giovanni #

    Mi chiamo Giovanni e sono più di due anni che ho subito l’intervento con metodo Longo. Avevo emorroidi di 4 grado che mi portavo da tempo per paura dell’intervento. Sono stato operato a Sarzana in provincia di La Spezia. I dolori sono iniziati da subito, ed i nodi emorroidari sono apparsi il giorno dopo dell’intervento. Nessuno mi aveva prospettato ciò che oggi provo. Di una recidiva delle emorroidi me l’aspettavo, ma non di avere ancora forti dolori non solo quando vado al bagno ma anche se sto più di 30 minuti in piedi. Per un anno mi hanno perseguitato anche continui dolori addominali che si accentuavano se andavo al bagno. Mi svegliavo la mattina presto con scariche di diarrea. A 54 anni non pensavo che un intervento del genere mi rendesse inabile alla vita normale di tutti i giorni. Sono andato dal gastroenterologo al S.Andrea di La Spezia e mi ha fatto un’anamnesi che neanche un allievo in medicina. Non mi ha visitato ma mi ha prescritto degli accertamenti e da allora non l’ho più visto. Il mio medico curante mi ha fatto sentire un fuori di testa perché il suo collega gastroenterologo gli ha detto che avevo una pieghetta interna dovuta all’intervento e che me la sarei dovuta tenere così e che i dolori che io dichiarato erano esagerati. Ripeto nessuno di loro mi ha visitato. Una dottoressa che mi ha visto al pronto soccorso di Messina mi ha detto che non poteva essere che dopo 2 anni dall’intervento io ero ancora così congesto e sanguinante. Ho ancora i valori del ferro molto bassi. Scoprire che non ero un matto e che tanti hanno avuto il mio stesso problema mi ha veramente aiutato. Dagli esami che ho fatto risulta che ho ancora una graffetta dell’intervento. Ho bisogno di aiuto ma non so a chi rivolgermi.

  • Andrea #

    Circa 2 anni fa ho subito un intervento di prolassectomia e proctopessi transanale con tecnica di Longo. A distanza di 2 Anni nel defecare ho avuto delle perdite di sangue vivo, vorrei sapere se c’è da preoccuparsi. Ringrazio e saluto cordialmente.

  • Elisabetta #

    Operata a soli 32 anni dal professor Longo a Monza nel 2009 per risolvere una semplice stitichezza senza alcun esame diagnostico che evidenziasse un prolasso rettale. Alla visita di controllo mi dice che ho un rettocele da rioperare. Mi sono fatta controllare da 3 bravissimi ginecologi che mi hanno assicurato che non ho nulla.

  • Luca #

    Intervento con metodo Longo nella clinica del dott. longo a Roma eseguito da un suo “assistente” il cui cognome inizia con la A. Per come mi hanno prospettato l’intervento sembrava una passeggiata, invece è stato un incubo. Io sono stato operato di lunedì, sono uscito dalla clinica il giorno dopo imbottito di antidolorifici potentissimi e morfina. La prima notte in clinica ero paralizzato! Mi avevano fatto l’epidurale e non sono riuscito a muovere gli arti inferiori fino alla mattina alle 7. Mi hanno dimesso alle 10. La prima notte a casa credevo di morire a causa della mancanza di respiro del sanguinamento e febbre alta. Chiamo il dottore che mi risponde “tutto normale”. Il 3 giorno post operazione è avvenuta la prima evacuazione con solo grumi di sangue. Impressionante. Richiamo la clinica e di nuovo la risposta è che è tutto normale. Per farla breve, a distanza di 10 giorni dall’operazione, dopo continue mie lamentele il dottore decide di vedermi nella clinica. Appena visitato richiama con urgenza tutto lo staff per un intervento di emergenza. Le graffette si erano aperte (cosi mi disse) e rimango sotto controllo in clinica per 7 giorni con dolori fortissimi. Mi misero il palloncino per aiutare a rimarginare. Praticamente ho passato un mese esageratamente doloroso. E dopo nemmeno 4 mesi è ricomparsa una piccola emorroide. Lo faccio presente al dottore il quale risponde “impossibile”. Dopo 2 interventi andati male nella clinica del dottor longo a Roma non mi è sembrato il caso di un altro intervento. A distanza di 5 anni soffro ancora di emorroidi ed in più ragadi anali causate dall’operazione con la suturatrice. Sconsiglio vivamente l’intervento con metodo Longo.

    • Matteo #

      Stavo pensando anch’io di farmi operare da Antonio Longo viste le buone recensioni sul suo sito che a quanto pare sono solo buone perché ho visto che vengono inserite solo dopo essere state accettate da lui. Non so di quanto tempo sia il tuo post ma mi chiedevo, come stai adesso? Quanti costa l’intervento?

  • Renato #

    Dopo anni di problemi con emorroidi prolassate di terzo grado, sanguinamento continuo, imbarazzo ad avere sempre intimo macchiato di sangue, nel 2009 settembre sono stato operato in anestesia locale con metodo Longo. Dopo tre giorni di ricovero alla clinica sono tornato a casa in auto, come passeggero. La prima defecazione è avvenuta senza particolari dolori.
    Dopo una settimana anche il dolore post intervento è cessato. Passati 15 giorni sono tornato al lavoro, seduto senza ciambelle varie, nessun problema ad andare in bagno. L’unico disagio riscontrato nei primo anno post intervento è stato che quando avvertivo lo stimolo per andare in bagno dovevo andarci subito, diciamo una lieve incontinenza, problema passato con il tempo.
    Sono trascorsi 10 anni e non ho più avuto problemi di emorroidi sanguinanti, ho letto alcune recensioni di carattere opposto e mi viene un sospetto: forse non è il metodo a non essere funzionante ma il chirurgo a non essere competente.

  • Annamaria #

    25 anni fa sono stata operata per emorroidi di quarto grado, sopportate per circa 10 anni, con l’emorroidectomia Milligan Morgan. Il dolore è stato indescrivibile, da sbattere la testa contro un muro ogni volta che andavo in bagno, questo per circa 30 giorni, con fitte e dolori per tutta la durante il giorno.
    Dopo circa 2 mesi la situazione si è risolta e il mio rammarico, pur avendo sofferto molto era il non essermi operata subito e aver sopportato 10 anni di emorroidi dolorose, sanguinati e spesso invalidanti. Alla luce di questo circa 2 anni fa mi sono tornate 2 interne e un prolasso costante che non tornava più in sede dopo la defecazione. Memore di quello che avevo già passato e che operarsi era ora l’unica soluzione, mi sono informata e, stabilito che il metodo Longo è il più innovativo, risolutivo e con minor dolore ho cercato nella mia zona dove veniva praticato frequentemente e presubilmente con maggior esperienza e ho fissato un appuntamento con la chirurga proctologa. Consiglio un ospedale pubblico o una struttura convenzionata con esperienza con questo metodo. Unica spesa il ticket per la prima visita. Il 05/12/2019 sono stata operata in anestesia generale con il metodo Longo.
    Dopo l’operazione sono stata sempre sotto antidolorifici che mi hanno aiutata molto a tenere sotto controllo il dolore. La mattina successiva all’operazione sono stata dimessa.
    Mi sono stati prescritti – antibiotici- antinfiammatori e antidolorifici che ho preso per 10 giorni. Per tre giorni ho mangiato solo pastina in brodo con formaggio grana. Prima dei pasti un cucchiaio di olio di vaselina e due volte al giorno una bustina di Thdfibraid o Psyllogel ( fibre ) e almeno due litri di acqua al giorno. Verdura o frutta cotta solo dal 4 giorno. Piccole perdite di muco e qualche gocciolina di sangue che provvedevo ad eliminare con la pulizia con acqua calda e la crema Anonet.
    Sempre il 4 giorno sono andata in bagno e il dolore è stato sopportabile. Come è stato già descritto l’ano era tumefatto con forte bruciore. Fino alla seconda settimana ho avuto la urgenza di andare in bagno due/ tre volte al giorno, cosa che poi si è risolta.
    A un mese dall’operazione tutto si sta risolvendo nel migliore dei modi. Non è un’intervento indolore ma se si pensa a quanto male fanno le emorroidi si può dire che vale la pena avere dolore/fastidio per qualche mese e poi metterci una pietra sopra.

  • Roberta #

    Sono stata operata con metodo Longo oltre tre mesi fa.
    Avevo prolasso con sanguinamenti. Mi era impossibile toccare la parte senza provocare emorragia, quindi di mattina mi ci voleva del tempo e tanta pazienza prima di poter uscire di casa.
    Operata nel pomeriggio e tornata a casa la sera. Antidolorifici solo il giorno dell’operazione ed il successivo (che poi più che un vero dolore era più fastidio per il continuo stimolo a defecare. Chi ha provato le ragadi e sa cos’è il dolore si tranquillizzi. Quello successivo all’intervento di prolassectomia è acqua fresca. Attenzione! Parlo solo di prolassectomia. A me non sono state toccate le emorroidi!).
    La parte più difficile è stato abituarsi ad avere un organo nuovo. Perché è proprio come imparare da zero a usare l’intestino. Ho passato fasi da bebè (stimolo ogni volta che ingerivo qualcosa), fasi con stimolo improvviso con necessità di stare vicino a un bagno, fasi normali, fasi di stitichezza (risolvibili con dieta o al limite un cucchiaio di Laevolac). Ogni fase della durata di qualche giorno, nel corso dei due mesi successivi all’intervento. Non escludo di passarne altre, di queste fasi, ma tengo in mente bene come era la mia vita prima, e ogni difficoltà mi pare un’inezia!
    Ho avuto ancora tre episodi di sanguinamento ma solo quando sono in bagno. Il chirurgo mi ha spiegato che le mie emorroidi erano molto infiammate, non sono state toccate, quindi hanno bisogno di un po’ di tempo per guarire. Infatti le emorragie sono sempre meno consistenti e le risolvo con una crema di erboristeria.
    Posso viaggiare senza l’incubo di cosa mi succederà ogni volta che vado in bagno, vado a camminare in montagna senza i soliti problemi, ho ricominciato ad andare in piscina e a non preoccuparmi troppo di cosa posso o non posso mangiare o bere.
    Consiglio a tutti di farsi visitare da uno specialista serio e lasciarsi consigliare. E se si decide per l’operazione, tenete ben a mente cosa era la vostra vita prima! Vi servirà per fare paragoni all’insorgere di difficoltà.

  • Claudia #

    Soffro di emorroidi da quasi 10 anni e nel 2012 ho subito un intervento di con il laser. Nel 2018 mi sono ricomparsi i sintomi e a febbraio 2019 sono stata operata con il metodo STARR – Longo per un prolasso rettale ed emorroidi sanguinanti.
    L’operazione è andata bene, male il post-operatorio risolto con l’assunzione di antidolorifici. Purtroppo ancora oggi, dopo quasi un anno, avverto dolore durante la defecazione, credo dovuto alle graffette metalliche. Negli ultimi mesi ho notato come mangiando carboidrati, zuccheri e amidi avvertivo gli stessi sintomi che avevo prima dell’intervento, solo con una alimentazione controllata ho risolto i miei problemi.

  • gabriele d'isidoro #

    Dopo 14 anni provo fastidio da seduto e noto una piccola sfera in principio di prolasso.

  • Daniele #

    Volevo condividere la sofferenza anche io con voi. Sono stato operato il 27/01/19 per emorroidi di 4 grado con ragade e dopo più di un mese sono ancora dolorante. Devo ricorrere a lavaggi frequenti per alleviare il fastidio che sento. Mi chiedo: ma quanto dura questa tortura? Nel leggere altri post ho riscontrato che al bagno vado una volta sola, raramente due ma devo correre. Inizio a defecare senza dolori e termino con dolori delle volte leggeri…delle volte come se mi avessero appena operato. Sono molto demoralizzato, mai nella vita avrei pensato di ricevere una tortura simile. Non si vive più oltretutto uno vorrebbe riprendere la propria vita, lavoro, famiglia, sport. Scusate ma sono proprio proprio scoraggiato.

  • Alessia Bonetti #

    Io sono stata operata 3 anni fa con metodo Longo, con bassa sedazione aumentata poi in fase operatoria perché urlavo dai dolori. Sono stata abbastanza bene per un po’ aiutandomi a mantenere sempre feci morbide con clin 4000 ma ad oggi ho già avuto due fuoriuscite emorroidali dolorosissime. Mi sembra come se nemmeno fossi stata operata. Non cammino dal male e ho paura a farmi rivisitare visto il dolore passato per l’operazione e l’esito affatto risolutivo.

  • Marcelo #

    Mi fatto la Longo nel 2004 per emorroidi di terzo grado. L’intervento, in anestesia locale, è durato 40 minuti. Il post operatorio abbastanza sopportabile con supposte di glicerina per la prima settimana. Dopo un mese sono tornato alla vita normale. Non ho mai più avuto problemi per una decina di anni, dopo é tornato il problema che man mano peggiora. È impossibile conciliare l’evacuazione con sforzi o attività sportive, non so se mi opererò di nuovo. Sempre che sia possibile correggere il problema dopo la Longo.

  • Roberta Antolli #

    Mi ha devastato la vita! Da subito, quando è passato l’effetto dell’epidurale mi contorcevo per il dolore, mai provato una cosa del genere. Mi ha provocato neuropatia del pudendo e dolori lancinanti in tutto il corpo! In questi cinque anni ho vissuto praticamente sempre sdraiata e ho subito ad oggi altri quattro interventi per sistemare la situazione! Non fatelo vi prego, a me dicevano di non leggere queste recensioni ma sono verissime! Sono in contatto con almeno altre venti persone devastate anche più di me! Non è uno scherzo questo intervento! Farò tutto quello che è in mio potere affinché venga BANDITO in tutti quegli ospedali che non lo hanno ancora fatto!

  • maria ricucci #

    Sono stata operata di emorroidi di quarto grado con la tecnica Milligan Morgan. purtroppo dopo una settimana dall’operazione ho avuto una emorragia molto grave e mi hanno operato nuovamente d’urgenza. Sono passate 3 settimane dall’intervento e sono ancora a letto debole e con mal di pancia e dolori durante la defecazione. Alla visita di controllo le mie emorroidi sono ancora presenti. Cosa mi hanno fatto?

  • Sandro #

    Il 13/08/2020 sono stato operato con intervento secondo Longo. L’intervento in sé non è stato doloroso ma posso garantirvi che sono passati 2 giorni e il dolore è fortissimo, addirittura faccio fatica a camminare .
    Sto prendendo antibiotici e antidolorifici 3/4 volte al giorno e non è vero che il post operatorio è solo un fastidio, spero mi passi il più presto possibile non ne posso più.

  • Daniele #

    Intervento effettuato il 27/10/2020. Ho da subito difficoltà ad urinare, dimissioni il giorno dopo con immediati episodi di dolori/bruciori atroci continui per 13 giorni. Il 12/11/20, dopo un consulto in data 09/11/20 da un ottimo proctologo, diverso dal chirurgo che mi ha operato, riesco a vedere un po’ di luce in fondo al tunnel con adeguata terapia. Avevo infezione in corso ed importante edema con ematoma. Mi è stato confermato che la pratica Longo è stata abbandonata da circa 20 anni dai più attenti chirurghi/proctologi.

  • Vincenzo #

    Operato al Miulli nel 2007, mai stato del tutto bene. Ad oggi il problema persiste con prolasso di 3 grado, qualcuno sa come posso muovermi adesso?

  • Valerio #

    Ho aspettato più di due mesi per scrivere questa recensione. Ho effettuato una rettopessia con una chirurga molto brava, ex assistente del dottor Longo per un prolasso molto serio con emorroidi di quarto grado. Ha fatto un’operazione ad hoc per il mio caso, tutta a mano, senza usare quella specie di pistola perché le mie condizioni erano serie, mi ha detto la dottoressa che appena mi toccava sanguinavo.

    Devo dire che le prime due settimane post operatorie, sono state molto pesanti. La prima un vero incubo, tra forti dolori, incontinenza e la paura che le cose stessero andando male. Paura alimentata anche dai commenti letti qui, da persone che purtroppo hanno avuto brutte esperienze.

    Per quanto riguarda me, dopo le prime due settimane da incubo, tutto è stato in discesa e il mio corpo ha avuto una rapida ripresa.

    Per riassumere potrei dire un mesetto post operatorio abbastanza pesante, soprattutto le prime due settimane. Due mesi per una guarigione completa. Io a due mesi dall’operazione mi sono fatto 26 km in bici senza problemi. Cammino, faccio yoga, tutto quello che facevo prima. Ho ripreso a mangiare tutto.

    In fin dei conti mi trovo d’accordo con le testimonianze positive, ovvero, i medici sbagliano a dire che è una passeggiata, lo hanno detto anche a me, e non lo è affatto. Però l’operazione può davvero cambiarti la vita in meglio se fatta bene. Ed è FONDAMENTALE che a operare sia il chirurgo giusto, serio e competente. La mia mi ha detto che solo in sala operatoria avrebbe deciso quale tipo di operazione fare, e prima di operarmi mi ha fatto fare una colon e una defeco.

    Quindi se tutto viene fatto al meglio, secondo me aumentano le probabilità di riuscita. Io avevo un prolasso davvero importante che mi condizionava la vita, e al momento mi sento rinato. Farò anche un po’ di riabilitazione del pavimento pelvico per allontanare il rischio di recidiva. Spero che questa mia testimonianza possa servire a dare fiducia e speranza a chi ha sofferto come me e non vede altra strada rispetto all’intervento chirurgico.

  • Giovanna #

    Ho fatto l’intervento nel 2002 alla clinica Sant’Ambrogio di Milano. Avevo un prolasso di 3/4 grado, sono stata bene circa 5/6 anni dopodiché hanno incominciato a staccarsi le graffette insieme al sangue. Ora sto cercando un altro metodo che mi faccia stare bene e non so quale fare.

  • Sandro #

    Era meglio tenersi le emorroidi…è passato un anno e vivo vicino al bagno

  • Rosanna #

    Operata nel 2003 con tecnica Longo. Mi ha rovinato la vita sto malissimo.

  • Angela #

    Sono stata operata a novembre 2020 con Metodo Longo. A distanza di 6 mesi avverto un dolore da infilzamento. Sono stata da un chirurgo che mi ha estratto una graffetta ma poi dal dolore non ho potuto togliere altro. Allevio il dolore con il gel luan. Sto valutando un consulto con un bravo chirurgo per trovare una soluzione, a saperlo non avrei fatto nulla, sono davvero delusa. Se potessi chiederei i danni! A chiunque dovesse farlo state attenti non è per niente risolutivo.

  • Piero #

    Vorrei dare la mia testimonianza alla più catastrofica esperienza negativa e legalizzata dai medici: il Metodo Longo. Mi sono fidato dopo varie visite fatte, dai luminari scienziati, a operarmi di emorroidi. Non lo avessi mai fatto! Dopo solo 8 mesi mi sono ritornate le emorroidi con emorragia e prolasso. Il luminare medico dopo la visita mi dice che l’intervento è andato MALE e mi devono operare nuovamente. Io ingenuamente ho risposto di SI! Faccio il secondo intervento sempre con Metodo Longo e appena uscito dalla sala operatoria avevo dolori lancinanti dappertutto era come se avevo il fuoco nel sedere. Il luminare mi visita e cosa mi dice? Che è normale avere quel dolore! Questo dolore a distanza da anni me lo porto ancora dietro. A distanza di tempo, avendo sempre dei forti dolori, vado a fare dei controlli per accertarmi di quello che era successo e dopo vari controlli hanno scoperto che le graffette che avevo ancora dentro mi avevano lesionato lo sfintere anale.
    Questo intervento mi ha rovinato la vita in tutti i sensi.

  • Roberta #

    Operata un anno e mezzo fa. Dolore zero. Certo, i primi giorni sono fastidiosi per il continuo stimolo ad evacuare. C’è voluto qualche mese perché il mio intestino si riabituasse a una situazione di normalità: i primi tempi mi scaricavo ogni volta che mangiavo, circa per una settimana/dieci giorni. Poi c’è stato un periodo in cui lo stimolo mattutino era improvviso ma per me, che avevo sempre sofferto di stipsi, era una cosa positiva. Ora sono tornata normale e la stipsi è scomparsa.
    Consiglio questo metodo, assolutamente. Certo è importante trovare un buon chirurgo e che ci dia fiducia, ma per me questa operazione è stata la soluzione di anni di grossi problemi. Avrei potuto farla prima.

  • Giuseppe #

    Sono stato operato a Sondrio a maggio del 2019. L’operazione é avvenuta in anestesia locale.
    Ho passato una notte in ospedale con un tampone nell’ano che mi é stato tolto la mattina dopo.
    Il post operatorio: più che di dolori parlerei di fastidi durante la defecazione. Nel mio caso, le emorroidi sono sparite ma il problema é stato spostato all’interno. L’operazione ha causato un restringimento importante, dell’ultimo tratto del retto, a mo di imbuto. Purtroppo ogni volta che devo defecare, a causa di questo restringimento, gli escrementi escono in modo difficoltoso quindi mi ci vogliono 3/4 sedute. Spesso sento fastidi ma mi sono abituato. Mi chiedo, non potevano usare un dilatatore da posizionare sulla ferita x mantenerla elastica in modo che si rimarginasse con il diametro originario?! Comunque, rispetto ad altre persone, mi é andata abbastanza bene e rifarei l’intervento. Non faccio il nome del chirurgo che mi ha operato. Ad ogni modo, se fossi un chirurgo, prima dell’intervento, parlerei in modo più chiaro con i miei pazienti e spiegherei bene tutti i passaggi, costa poco! L’eccellenza nasce dal non trascurare i minimi particolari, magari considerando maggiormente il lato umano.

  • Valeria #

    Intervento per prolasso con metodo Longo a gennaio 2020. A distanza di 15 mesi ho nuovamente problemi con le emorroidi con fitte e dolore nell’area dei punti, che pensavo si sarebbero assorbiti ed invece sono ancora lì. Ho dolori pungenti in quella zona, comparsi dopo un solo episodio di stitichezza, un mese fa circa. Sono molto frustrata e spaventata perché non vorrei dovermi sottoporre ad un nuovo iter…! Il post operatorio è stato molto doloroso e sebbene mi sia ripresa in una sola settimana, sono stati 7 giorni che ricordo ancora perfettamente.
    Per completezza di informazioni aggiungo che fino a un mese fa stavo benissimo, come se non avessi mai avuto bisogno di un intervento del genere.

  • Melania #

    Mi sono operata 10 giorni fa per prolasso esterno tra il 2° e il 3° grado con metodo Longo in una clinica convenzionata. Il pomeriggio stesso, a causa dell sforzo per urinare (ancora oggi la minzione è difficile e non riesco a svuotare bene la vescica) ho avuto un’emorragia. Sono stata quindi rioperata d’urgenza per mettere i punti e i giorni seguenti mi hanno fatto due trasfusioni. Il dolore è sempre stato forte ma sopportabile. Il vero problema è che dopo una settimana è spuntata, esattamente dove c’era il prolasso, una marisca o un’emorroide dolorosa, non so: il chirurgo proctologo che mi ha vista dopo l’intervento dice che “non è nulla”. Il sanguinamento è cessato ma sono incontinente, ovvero non controllo il passaggio delle feci più liquide durante la giornata. Sono estremamente scoraggiata anche perché stavo decisamente meglio prima, infatti eccetto il lato estetico non avevo alcun problema. Spero siano complicazioni transitorie, altrimenti mi sono rovinata la vita da sola a 30 anni.

    • Melania #

      Sono trascorsi 20 giorni dall’intervento e la ripresa è stata inaspettatamente rapida! Non avverto più fastidio e ho ripreso il controllo dello sfintere. Se anche l’espulsione delle graffette (una è già caduta) avviene tranquillamente potrò ritenermi fortunata e soddisfatta. In bocca al lupo a tutti noi!

  • Claudia #

    Dopo la lettura di questo forum, sono molto preoccupata. Operata con metodo Starr mercoledì 28 aprile. Dato che avevo delle emorroidi sanguinanti, durante l’intervento, il chirurgo mi mette un tampone che mi procura dolori pazzeschi. Tolto il tampone, inizio ad avere scariche molto copiose di sangue in ospedale. Il chirurgo dice che è tutto nella normalità. Vengo dimessa dopo 2 notti di degenza. Oggi è il 4 giorno dall’intervento. Urgenza di andare in bagno con spruzzatine di sangue. Evacuazione assente. Ogni 10 ore prendo l’oki perché iniziano i dolori. In più, stamattina mi sono accorta di avere una pallina o un po’ di mucosa che fuori esce dall’ano. Sono molto scoraggiata ! Mi faccio forza dal fatto che sono passati solo 4 giorni, ma leggendo le altre testimonianze non c’è da stare allegri. Aspetterò ancora un po’, poi farò nome e cognome di chi mi ha operato, un chirurgo che (esegue interventi importanti cosa vuoi che sia un semplice prolasso) mi è parso molto sbrigativo e talvolta superficiale.

  • Nicolina #

    Sono stata operata dal dott. Longo nell’agosto 2020. L’intervento è stato indolore, la ripresa dopo 3 giorni. Tuttavia dopo nemmeno un mese ho avuto una recidiva, praticamente mi si è ripresentato prolasso e rettocele con conseguente defecazione ostruita e tutti sintomi per i quali mi feci operare. Praticamente l’intervento STARR è stato un fallimento.

  • Alessandro #

    Dopo 15 giorni dall’intervento ho fitte ripetute più volte al giorno, come se dovessi defecare, dicono che sia normale, ma quando finiranno? Oltre ad avermi impedito la normale diuresi, ancora dopo quindici giorni ne soffro. Ho una aerofagia impressionante, anche a voi é successo tutto questo? Per quanto riguarda le emorroidi, sembra che sia tutto risolto, cosi dicono dopo il primo controllo. Il secondo lo farò tra venti giorni. Dolori nel defecare non ne ho, anche se faccio molta fatica, non sono mai stato stitico, ma ora devo prendere il lassativo.

  • Anna #

    Operata circa 2 anni fa, non l’avessi mai fatto! Oggi sto peggio, molto peggio di come stavo prima dell’intervento. Prima dell intervento avevo dolore e fastidio, ma passava dopo solo 3 giorni di alimentazione sana. Adesso dopo l’intervento sono 2 anni che soffro tantissimo e ho perso la fiducia nei medici. Ho perso 10 kg, mangio solo frutta e verdura, carne bianca, e pasta integrale (che non mi piace per niente tutt’oggi non riesco ad abituarmi) e bevo solo acqua. A volte salto i pasti perché sono stanca di alimentare sempre con le stesse cose (cibi sconditi).

  • Antonio #

    Uomo, 35 anni, 177cm e 88 chili a Gennaio 2021. Da un paio d’anni i sanguinamenti erano diventati troppo frequenti per essere curati con creme e farmaci. A dicembre 2020 le perdite ematiche sono durate più di una settimana consecutiva, il prolasso era troppo avanzato per essere ignorato e ho prenotato le visite tramite il medico di base. Mi hanno visitato al San Carlo Borromeo di Milano, e prescritto una colonscopia che ho fatto subito privatamente alle cliniche Sant’Agostino, 350€, a digiuno e in condizioni subottimali di pulizia intestinale, anestesia e un’ora circa di visita, non ho sentito niente, tornato a casa il pomeriggio stesso, 24 ore circa per smaltire senza problemi l’anestesia, nessun dolore o fastidio successivo. Nella seconda visita all’ospedale mi è stato riscontrato un prolasso emorroidario di III-IV grado, emorroidi congeste e disepitelizzate. Il dottore mi ha illustrato le opzioni che avevo davanti, i diversi tipi di operazione che avrei potuto fare, oppure aspettare di finire in sala operatoria in emergenza un qualsiasi momento futuro. Privatamente l’operazione con metodo Longo mi è stata quotata intorno a euro 15 mila senza attese. Ho rifiutato, ma mi sono fatto mettere in lista con il sistema sanitario nazionale a Febbraio 2021, mi è stato detto che le attese potevano variare da 1 a 4 anni, nel frattempo ho cambiato radicalmente abitudini alimentari e allenamento, ho perso 14 chili con dieta proteica del nutrizionista e allenamenti del personal trainer, ho eliminato completamente alcolici e ridotto drasticamente grassi saturi e zuccheri. Non sono mai stato meglio fisicamente in vita mia, ma nonostante questo gli episodi di proctoraggia e i prolassi erano lo stesso fuori controllo. Senza motivo apparente, un minuto stavo bene e il minuto dopo le emorroidi si gonfiavano all’esterno perdendo prima muco poi sangue. Sono stato chiamato per i test del pre-ricovero al San Carlo Borromeo a giugno. Ho fatto gli esami del sangue e sono stato chiamato per l’operazione a metà agosto 2021. Tampone PCR due giorni prima, digiuno la notte prima e mi sono presentato alle 09:00 in ospedale. Completata l’accettazione, ho aspettato in camera a letto, sono venuti a prendermi alle 13:00 operazione durata circa un’ora di mucoprolassectomia meccanica secondo Longo con anestesia spinale. Sono rimasto sveglio, non ho sentito dolore alcuno ma solo senso di fastidio “lontano” alla pancia di tanto in tanto. Alle 14:00 ero in camera con forte mal di testa, ho dormito qualche ora sotto antidolorifico. Sono riuscito a urinare da solo verso le ore 20:00, ho ripreso gradualmente controllo delle gambe e dei piedi, digiuno totale serale, totale di tre flebo in 24 ore. La notte alle 02:00 ho avvisato l’infermiere che sentivo lo stimolo di andare di corpo, mi ha accompagnato al bagno e ho avuto un importante caso di proctorragia. Si aspettavano delle gocce di sangue, ma ho avuto una copiosa perdita ematica, che unita ai postumi dell’anestesia mi hanno debilitato e fatto vomitare liquidi. La dottoressa ha riposizionato il tampone anale, sono crollato addormentato sotto antidolorifici fino ai prelievi di routine delle 06:00am. Non sono stato dimesso come previsto, il chirurgo ha preferito tenermi in osservazione almeno un’altra notte. Colazione con liquidi e fette biscottate. Pranzo pastina e purè. Il pomeriggio stavo bene, mi muovevo e andavo di corpo quando necessario, normali perdite di sangue, residuo dell’operazione, nessun dolore ma solo sensazione di fastidio perenne dovuto alla “presenza” dei punti e del riposizionamento delle emorroidi che il corpo confonde inizialmente per corpo estraneo da espellere. La sera stavo bene e ho chiesto di poter tornare a casa ma mi hanno convinto a restare fino al mattino per gli ultimi controlli dei valori ematici. Notte tranquilla, mattina con test ottimi e colazione libera, visita del chirurgo e dimissione alle 11:00 quindi due giorni dopo il ricovero. Recupero durato una settimana a casa senza sforzi, dieta leggera e adeguata per rendere le feci morbide ma non liquide, perdite di sangue durante la defecazione per 4-6 giorni consecutivi, niente di preoccupante. Nessun dolore, solo fastidi e sensazione di dover defecare 24 ore al giorno, che va ignorata e non assecondata. Ho cercato di andare di corpo solo al mattino, nessuna spinta o sforzo, e dopo una settimana stavo benissimo. Seconda settimana ho ripreso sforzi quotidiani, ampliato la dieta e tutto è andato benissimo. Terza settimana perfetta, e ora scrivo queste righe a oltre un mese dall’operazione. Sto benissimo, sono rinato. La mia vita è cambiata radicalmente, non ho alcun dolore o senso di fastidio. Non solo non ho perdite di mucosa o sangue, ma il prolasso è sparito del tutto, e non ricordavo più la sensazione di stare così bene. Là sotto, non c’è niente che sporge o spinge, le feci escono senza dolore, nessun caso di diarrea, niente tracce di sangue dopo la prima settimana (e gli ultimi giorni era sangue vecchio residuo dell’operazione). Mi è cambiata la vita, sono felicissimo, ho ripreso a spingere in palestra, posso mettere pantaloni chiari e non controllare le sedie dove mi sono seduto. Raccomando l’operazione a chiunque sia arrivato ad un punto di non ritorno con le emorroidi, si possono ignorare fino ad un certo momento ma è un problema degenerativo che influenza negativamente la vita quotidiana.

  • Luca #

    Sono stato operato per prolasso emorroidale di terzo grado nel 2013 e ho avuto fin da subito problemi di fecalomi, che non si erano mai manifestati precedentemente.
    L’operazione con tecnica Longo mi ha procurato una stenosi anale, che ho cercato di curare con ben 3 interventi negli anni successivi. Purtroppo, ad oggi, la stenosi rimane con tutti i problemi che si possono immaginare, e i dottori dai quali sono stato mi hanno detto che ormai non si può più fare nulla.

  • Delia #

    Nessuna professionalità, assenza assoluta di etica, mancanza di empatia con il paziente, scarsissima competenza. Il risultato è stato che, dopo avergli dato 15.000€, sto molto peggio di prima. A mio parere andrebbe radiato dall’ordine dei medici per comportamenti assolutamente inadeguati al giuramento fatto.

  • Alessandro #

    Sono stato operato nel 2008 a Messina col metodo Longo. I punti di sutura si erano messi di traverso. Ho fatto diverse terapie, farmacologiche e riabilitative, ho consultato da allora almeno altri 5 specialisti e nessuno riesce a risolvermi il problema che consiste ancora in un prolasso occulto. Se qualcuno ha un proctologo da indicarmi gliene sarei grato.

  • Anna #

    Doloroso ed inefficace. Benefici per 6 mesi, poi il problema si è ripresentato. Ho saputo in seguito che si tratta di una tecnica desueta e non più consigliata.

  • Riccardo #

    Ho subito l’intervento con metodo Longo più di 15 anni fa. Mi sono accorto che nell’ampolla rettale c’è una clip metallica. Ma deve rimanere lì per sempre?

  • Federico #

    Operato nel 2004 per emorroidi di terzo grado. Per un po’ di anni ho beneficiato del trattamento poi il tutto è andato scemando rigenerando un prolasso e disturbi di vario tipo che coinvolgono di tanto in tanto il nervo pudendo dando origine a bruciori e prostatiti. Passato il periodo magari sto benissimo per diversi mesi per poi ricadere.
    Visitato da diversi proctologi non ne son ancora uscito. Un professore dice che alle volte le graffette della suturatrice inglobano delle terminazioni nervose che danno questi esiti. Come risolvere?

  • Marco #

    Ho deciso di lasciare la mia testimonianza, in quanto quelle degli altri operati mi hanno aiutato, soprattutto quella del paziente chirurgo.
    Soffrivo di prolasso di terzo grado. Operato con intervento Longo più asportazione di 4 marische il 15 ottobre 2021 a Cagliari dal dott. Nando Gallese, chirurgo proctologo, specialista con esperienza ultra decennale in questa tecnica.
    Anestesia spinale, ben tollerata. Intervento di 20 minuti senza complicazioni.
    Prima notte con dolore intenso controllato con flebo di Toradol, non sufficiente, e dopo 2 ore Contramal.
    Nelle cliniche private gli antidolorifici vengono dati col contagocce, ho dovuto insistere per avere il Contramal e questo non mi ha fatto per nulla piacere.
    Prima defecazione al terzo giorno post operatorio, dolorosissima.
    Le prime due settimane sono state onestamente devastanti, non ho timore a dirlo.
    Ho preso ingenti dosi di antidolorifici (Toradol in gocce e fiale e Contramal) arrivando alle massime dosi giornaliere consigliate.
    Ho vissuto tra water, bidet e letto.
    Il dolore post defecazioni è stato davvero intenso, la tumefazione della parte perianale non mi dava tregua.
    Questo livello di dolore non era da me atteso. Il chirurgo mi aveva detto che l’intervento non sarebbe stato indolore ma non aveva accennato alla possibilità di dolori di questa intensità. Sono d’accordo sul fatto che il discorso sia soggettivo e dipendente dal tipo di situazione di partenza (es. presenza di marische da rimuovere) ma mi viene in mente che se lo avesse fatto chiaramente forse avrei riflettuto di più sull’opportunità dell’intervento e magari avrei rimandato o addirittura privilegiato un trattamento farmacologico cronico, per la paura del dolore.
    Il tema del dolore legato al post operatorio, infatti, è molto complesso ma credo si possa e debba fare di più, non la semplice e generica enunciazione dei farmaci a disposizione.
    Al dodicesimo giorno dall’intervento l’edema era ben presente e ho inserito il cortisone.
    Dose di attacco 8 mg al giorno, a scalare fino al quinto giorno.
    Il beneficio si è visto fin da subito e gradualmente l’edema si è ridotto, nonostante i dolori fossero comunque sempre presenti.
    Discorso fondamentale la dieta. L’assunzione di fibre tramite frutta e verdura deve essere continuo, le feci devono essere morbide. Purtroppo io alcuni giorni le ho avute più dure e questo non ha giovato.
    La svolta al diciottesimo giorno. Dolori più controllabili, lento e progressivo abbandono degli antinfiammatori e antidolorifici.
    Ripresa del lavoro dopo 25 giorni.
    Urgenza defecatoria fino al 35° giorno, unita all’alto numero di accessi al bagno, soprattutto la mattina. Una media nel primo mese di 5 defecazioni giornaliere.
    Oggi sto decisamente meglio da una decina di giorni, visita di controllo rassicurante con decorso molto positivo, ferita interna ancora leggermente gonfia al controllo esplorativo ma che non limita le normali attività quotidiane.
    Non ho ancora ripreso attività sportiva, solo lunghe passeggiate, ma già dal trentesimo giorno sollevo pesi, ho guidato per 200 km di fila e preso anche un aereo.
    Nei primi giorni ho onestamente pensato di aver fatto una cazzata, il dolore intenso (a quel livello di intensità) non fa ragionare. Occorre avere pazienza, tenere duro, soprattutto se si è certi di essersi affidati, come nel mio caso, al miglior professionista presente in Sardegna in questa tecnica.
    Il messaggio rassicurante è che questo intervento se eseguito da mani esperte può risolvere il problema, ma occorre armarsi di coraggio per affrontare il primo mese che può essere davvero tosto.

    • RobyVE #

      Grazie davvero Marco per la tua testimonianza, io sono all’ottavo giorno e mi stavo convincendo di aver fatto una vera cazzata! Le cose oggi vanno già meglio ma l’urgenza di andare al bagno, il numero di volte al giorno (2 o 3) e il bruciore post evacuazione mi stavano preoccupando molto ma leggendo la tua testimonianza ho già capito che è solo questione di tempo! Grazie

  • Domenico #

    Operato col metodo Longo il 20 ottobre 2021. L’operazione è andata bene ma il post operatorio mi crea problemi, quando vado in bagno riesco a scaricarmi ma poi per ore ho un continuo stimolo. È capitato anche ad altri? Se sì come si può fare?

  • RobyVE #

    Lascio la mia prima testimonianza con la promessa di riscrivere tra qualche periodo. Operato solo 7 giorni fa con metodo lo Longo per emorroidi di 3 grado e prolasso presso ospedale di San Donà di Piave (ottimo reparto di Day Surgery).
    Prima dell’intervento avevo trovato una mia “normalità” ed è per questo che sono un po’ deluso.
    Ad oggi i dolori post operatori, molti soprattutto fino al 5 giorno, sono quasi cessati ma i dolori post evacuazione continuano ad essere veramente fastidiosi; bruciore e fatica a rimanere in piedi a lungo.
    Inoltre continuo ad avere feci esclusivamente liquide e la sensazione è di non riuscire ad evacuare con feci solide.
    Per ora sono soddisfatto dell’intervento ma preoccupato per il ritorno alla normale vita quotidiana. Se i problemi relativi alla defecazione non si dovessero risolvere penso sarà molto difficile tornare alla mia normalità.
    Nei prossimi mesi prometto di ritornare con una nuova testimonianza, spero positiva.

    • RobyVE #

      Come promesso ad un mese e mezzo data dall’intervento lascio la mia nuova testimonianza. Finalmente sono tornato quasi ad una normalità nella mia vita quotidiana. È vero, ci vuole molto tempo perché tutto si assesti, è ancora adesso al momento della defecazione avverto qualche lieve dolore, tuttavia non tornerei indietro. Consiglio questo intervento se fatto ovviamente da professionisti.

  • Luisa Maestri #

    Nel lèggete tutte le testimonianze riportate su questo sito, sono rimasta impressionata. Io sono stata operata al Fatebenefratelli di Milano ed è andato tutto bene. L’unico dolore piuttosto acuto l’ho avuto al momento della prima evacuazione. Negli altri giorni di degenza, 5 in tutto, il dolore era più che sopportabile. Mi spiace per tutti quelli che hanno avuto un’esperienza negativa

  • Italiano all'estero #

    Salve a tutti. Vivo all’estero in un posto dove la sanità pubblica non esiste.
    Io sono un uomo di 50 anni. Prima volta dal proctologo 1 settimana fa (prima non sapevo neanche cosa fossero). Mi vengono diagnosticate delle emorroidi di 1/2/3 grado.
    Il chirurgo mi consiglia assolutamente di operarmi. Utilizzerebbe un laser per eliminare quelle di primo e secondo grado, mentre per le 2 interne di 3° il metodo Longo. Ovviamente lui me l’ha presentata come fosse na passeggiata di salute, mentre da quello che ho letto passeggiata “un par de ciufoli”. Ed ho fatto bene ha cercare su internet (grazie a chi ha ideato questa pagina), perché se mi opererò farò due chiacchiere col chirurgo alla mia maniera. Vorrei farvi 3 domande. In generale a me non e che creino tantissimo fastidio, cioè non sanguinano e se sto seduto non sento dolore. Bruciano un po’ dopo la defecazione. Quello che invece è insopportabile è lo stimolo continuo di andare alla toilette, anche spesso con esiti negativi. Secondo voi è questo sintomo è a causa delle emorroidi? La seconda domanda è: adesso andrò via per 15 giorni. Quando viaggio cosa mi dovrei portare in caso di bisogno? Creme, capsule? Esistono sul mercato integratori (non farmaci) per alleviare la sintomatologia?
    Grazie a tutti e vi auguro (veramente) di risolvere questo problema invalidante!

  • Paolo #

    Sono stato operato con il metodo Longo 10 giorni fa. Da dopo l’anestesia ho provato un dolore tutto sommato sopportabile, come se avessi una pressione costante nell’ano che mi spingesse ad evacuare. Tale fastidio è diminuito costantemente ed oggi è quasi sparito. Prima dell’operazione macchiavo gli slip di sangue e liquido biancastro, oltre a provare un certo bruciore. Adesso tutto ciò è sparito. Ho letto delle disavventure di altri che hanno scritto in questo sito ma devo dire che a me è andata bene. Almeno finora. Avevo un prolasso di terzo grado e adesso sto meglio.

  • Stefano #

    Ho fatto l’intervento di prolassectomia meccanica transanale a fine ottobre e ad oggi ho scariche forti, anche 3 /4 volte al giorno, soprattutto la mattina. Spero vivamente che l’evacuazione si regolarizzi col tempo. Per il momento sono poco soddisfatto.

  • Stefano #

    Sono stato operato il 17/2/22 per emorroidi di 4 grado con prolasso secondo Metodo Longo.
    Non sono qui per esprimere un giudizio finale visto il poco tempo trascorso dall’intervento, ma vorrei fare delle domande a chi ci è già passato.
    Il giorno dopo l’intervento quando mi hanno dimesso fino ad ieri gli unici fastidi che provavo erano quando andavo in bagno.
    Oggi la situazione è ben diversa, é tutto il giorno che ho come qualcosa che mi pizzica a bordo ano causando un dolore lancinante, sento l’esigenza di andare in bagno praticamente ogni 3 ore senza scaricare granché.
    La domanda è: fa parte del recupero o la mia vita è questa d’ora in poi?
    Ho 35 anni, vorrei tornare a vivere serenamente.

  • Francesca #

    Qualcuno sa se esiste una soluzione ad un intervento con Metodo Longo andato male?
    Mio marito a distanza di un anno sta malissimo, gli ha rovinato la vita. Tutti gli specialisti che abbiamo visto dicono che sia irreversibile e non si può fare nulla.

  • Alessandro #

    Nel 2008 ho subìto un intervento con metodo Longo, a parte i punti messi di traverso ad oggi soffro degli stessi disturbi, tra l’altro molto accentuati. Sono stato da diversi altri specialisti e nessuno ha saputo dirmi come risolvere il problema. Ultima visita 2016 a Padova, poi mi sono arreso. Se qualcuno ha qualche specialista da indicarmi gliene sarei grato.

  • Paolo #

    Dopo 2 visite private dove mi veniva consigliato l’intervento Milligan Morgan per un prolasso emorroidario di 3/4 grado, ho deciso di fare una ulteriore visita dal dott. Longo e su sua indicazione di farmi operare con metodo S.T.A.R.R. nel più breve tempo possibile per evitare ulteriori problematiche derivanti da un prolasso del retto di una certa consistenza.
    Operato giovedì 28/4 dal professor Longo presso la clinica Madonna della Fiducia a Roma, dimesso il venerdì dopo rimozione del catetere e verifica minzione, 5 ore di treno con una certa sofferenza, fine settimana con qualche linea di febbre e un notevole disagio per una probabile uretrite provocata dal catetere. La prima evacuazione è avvenuta domenica (ripetuta causa stimolo ricorrente per 3 volte consecutive) senza particolare dolore ne’ sangue. Lunedì ero già al lavoro in ufficio con antibiotico e oki. (preventivo, non per particolari dolori), convalescenza con una certa attenzione al cibo e senza particolari problemi.
    Da qualche giorno ho ricominciato ad andare in palestra e non ho avuto nessun disagio, stesso per camminate anche di qualche chilometro.
    Speriamo di non aver sorprese future ma per ora posso dire peccato non aver fatto prima questo intervento!

  • Giancarlo #

    Mi sono operato per Emorroidi al 4 stadio con sanguinamento. Ad ogni evacuazione arrivavo a 6 di emoglobina. Nell’autunno 2019 mi hanno ricoverato per trasfusioni al Gemelli di Roma dove mi dicono che è necessario intervenire ma tutto fermo a causa del Covid. Arriviamo al 2022 decido di cambiare ospedale perché ancora in lista , per un caso fortuito mi viene proposto di operarmi all’IDI di Roma.
    Dopo un paio di mesi vengo chiamato. Il 31/3/22 vengo operato e dimesso il giorno successivo. Il chirurgo mi ha confidato di non aver mai visto uno stato così compromesso (dopo avermi operato mi mostra la foto). Le 12 ore di post operatorio molto difficili in quanto a dolore (fatto anestesia spinale) gli antidolorifici duravano molto poco. La mattina mi tolgono tampone con drenaggio e rivedo la luce! Dopo qualche ora vengo dimesso.
    Prima settimana dolore come una crisi emorroidale. Dieta leggerà con molte verdure ed olio di vaselina ad ogni pasto. Defecazione senza dolore. I primi 15 giorni li passo a letto alzandomi solo per andare in bagno. Dopo la prima settimana il dolore è iniziato a calare sempre di più fino a quasi scomparire alla fine della seconda. La terza settimana ho cominciato a passare qualche ora in poltrona e a mangiare a tavola con ciambella sulla sedia. La quarta settimana ho iniziato a fare brevi passeggiata sempre seguendo la dieta ma interrompendo l’assunzione di olio di vaselina.
    Il 3 maggio sono tornato a lavoro guidando lo scooter (tragitto 6km)!
    Non ho mai avuto problemi di urgenza defecatoria.
    Ho cercato sin dal primo giorno di andare in bagno dopo colazione cercando di ricreare un orologio biologico. A breve saranno due mesi dall’intervento. Continuo dieta leggera e mi è stato raccomandato di non fare sforzi. Certamente devo far attenzione ai segnali che mi arrivano dal piano di sotto ma in linea di massima è del tutto gestibile. Sono estremamente soddisfatto e devo tutto il personale sanitario con cui ho avuto a che fare nei miei due giorni all’IDI di Roma.

  • Eric #

    Da anni soffrivo di pesanti emorroidi al punto tale da non poter fare più attività fisica ne tantomeno una passeggiata. La situazione era diventata insostenibile. Avevo già fatto intervento HeLP, successivamente sfinterotomia laterale e successivamente ancora la legatura. Nessuna delle soluzioni mi ha procurato benefici, ero davvero demoralizzato.
    In ospedale continuavano a dirmi che no c’era tanto altro da fare.
    Per puro caso ho conosciuto il dott. Stella del San Carlo di Milano, subito mi disse che la soluzione che poteva dare una buona percentuale di riuscita era la chirurgia con tecnica Longo.
    Ho letto diversi pareri sul web e sono rimasto terrorizzato ma non avevo altra scelta, la vita era diventata impossibile.
    Procedo con l’intervento, i primi giorni sono davvero dolorosi, molto. Successivamente la situazione migliora ma i veri benefici non li riscontri immediatamente, sono tornato completamente a posto dopo circa 5 mesi. Ad oggi sembra di non aver mai avuto nulla, sono completamente rinato, prendo sempre psyllogel per evitare situazioni spiacevoli che potrebbero riportare a galla la problematica (è recidiva se non si sta attenti).
    Fate la Longo ma mettetevi nelle mani di gente esperta e competente.

  • Mauro #

    Operato fine 2017 post operatorio doloroso per un paio di giorni. Come conseguenza anche io mi trovo al mattino ad andare in bagno più volte nel giro di un ora. Se devo partire per un viaggio ho il terrore di trovarmi nell’urgenza di andare in bagno. Francamente lo sconsiglio.

  • Marco #

    Il 4 Aprile 2022 sono stato operato di emorroidi di 3° grado e polipo. Premetto che non ho mai avuto alcun dolore prima dell’intervento, il problema era il sanguinamento e l’esigenza di reintrodurre le emorroidi manualmente .
    Il calvario inizia nel 2020 nel pieno del covid con problema non ancora da operare con metodo Longo ma ospedali che hanno rimandato il tutto di più di un anno e mezzo, unica soluzione andare a fare visita a pagamento per poi velocizzare la chiamata per l’intervento (grande Italia!).
    Intervento durato 20 minuti scarsi con anestesia spinale, tutto indolore. Dopo 5 ore dall’intervento l’anestesia finisce ed il dolore arriva sotto forma di stimolo ad andare al bagno. Molto doloroso. Resto in ospedale solo una notte durante la quale mi fanno 3 flebo di analgesici con solo l’ultima efficace.
    Torno a casa la mattina seguente l’intervento e comincia la settimana di passione, il dolore è presente sempre con picchi lancinanti quando si va in bagno e spasmi che perdurano 5 o 6 ore senza che Aulin o Toradol abbiano effetto.
    Fortunatamente la notte riesco a dormire e fortunatamente non ho seguito le indicazioni del medico che mi ha detto solo di bere molto e di mangiare normale perciò ho seguito una dieta di minestre e verdure cotte perciò le feci sono rimaste liquide e meno dolorose..
    Decorso:
    1 settimana di passione con dolori lancinanti (non si scappa)
    2° settimana con riduzione dolori ma spasmi dopo defecazione anch’essi dolorosi ma gestibili con analgesici
    3°e 4° settimana con utilizzo analgesici limitatissimo 3 o 4 volte in 2 settimane.
    dalla 5° settimana ho cominciato a mangiare qualche volta pasta e carne ed ho avuto dolore solo durante le defecazione con anche una piccola ragade e urgenza defecatoria che mi ha creato parecchia agitazione.
    Dalla settimana 8 anche l’urgenza defecatoria è calata molto fino quasi a scomparire oggi dopo 10 settimane dall’intervento.
    Ad oggi sono soddisfatto, bevo ancora 2 l al giorno e non esagero col mangiare ma non ho particolari problemi.
    Consigli:
    per almeno 1 mese o più dieta rigorosa con verdure e minestre
    Dopo 1 mese e mezzo cominciate a muovervi con costanza perché questo aiuta molto, camminare e stare in piedi durante la giornata aiuta a limitare l’urgenza .
    Per stare veramente bene (al 90%) servono 2 mesi.
    Non mi avessero operato il mio polipo sarebbe diventato molto pericoloso perciò non esitate a farlo perché i dolori ed il disagio sono nulla a confronto di rischiare un tumore al retto.

  • Alisio #

    Nel 2010 sono stato operato con metodo Longo in anestesia totale. Non ho avuto nessun dolore e mi sono rimesso piuttosto presto, senza complicazioni, allora.
    La complicazione è sopraggiunta con il passare del tempo nel senso che ho avuto una recidiva parziale che è divenuta sempre più fastidiosa ed anche esposta a possibile sanguinamento per sfregamento post evacuazione.
    In particolare il problema si è aggravato a seguito di feci talvolta diarroiche e con evacuazioni bi-giornaliere (per un certo periodo capitava anche di dover andare tre volte).
    L’irritazione è pertanto sostenuta nel caso di feci diarroiche. Con una cura assegnatami c’è stato qualche miglioramento, ma la disfunzione è ancora presente specialmente dopo pranzo.
    Ho interpellato ben tre specialisti, compreso quello che mi aveva operato – di cui ho avuto pessimo esito personale e professionale – i quali mi hanno detto che devo decidere se andare avanti contenendo il prolasso (che non è doloroso) oppure asportandolo con sistema di tipo tradizionale e quindi doloroso. Penso che mi sottoporrò ad intervento chirurgico, se potessi nuovamente con Longo.

  • Paolo #

    Sono stato operato lunedì 27 giugno pomeriggio con tecnica Longo, ho subìto un’anestesia spinale che mi ha costretto a mettere il catetere da tenere in teoria fino a lunedì 4 luglio. Venerdì 1 luglio ho ancora un dolore atroce all’ano che sembra attenuarsi per qualche ora solo a seguito di iniezione di Toradol. Sto soffrendo come un cane. Ieri sono andato a farmi vedere dal mio proctologo e mi ha detto che i dolori sono crampi, qualcuno sa come fare per mitigare questi dolori?

  • Gaetano #

    La tecnica Longo per emorroidi neanche al peggior nemico!! Tanto reclamizzata quanto fallimentare e pericolosamente INVASIVA. Il post operatorio è andato come tutti voi avete descritto: dolori alla defecazione, tracce di sangue, continue visite di controllo e fisioterapia pelvica! Le graffette però hanno dato origine a tre “granulomi” tolti successivamente da un altro chirurgo insieme ad una recidiva emorroidaria dopo sette mesi. Non finisce qui! La conseguenza peggiore è stata l’alterata funzionalità intestinale. A distanza di quattro anni permane un fastidioso e anomalo riflusso gastro enterico: stimoli intensi dopo i pasti, due/ tre volte al bagno, aumentata fermentazione e meteorismo. Insomma un disastro! mi piacerebbe portare a conoscenza delle strutture sanitarie pubbliche queste nostre testimonianze al fine di mettere in guardia dall’uso di questa metodica, soprattutto se eseguita da chirurghi “improvvisati”.

  • Riccardo #

    Mi sono sottoposto a questo intervento con il dott. Longo in persona presso la casa di cura la Madonnina a Milano, dove praticamente sembra di stare in un hotel a 5 stelle. Ricoverato la mattina alle 12 (a digiuno di cibo ed acqua), sono entrato in sala operatoria alle 16 e sono uscito alle 17.30 (l’intervento in se sarà durato mezz’ora). Anestesia spinale ben eseguita e che ho smaltito verso le 20 di sera dopo aver gustato il primo pasto post operazione.
    La prima notte è stata insonne, nonostante la somministrazione di toradol a mezzo di flebo; avevo chiesto di avere qualcosa per dormire ma gli infermieri, sempre gentili, hanno sconsigliato medicinali più duri o oppiacei. Al mattino, il dolore era più lieve ma ho preferito non andare in bagno, per cui ho fatto colazione e mi hanno dimesso alle 8.30.
    Ho preso il treno da solo per Salerno ed il giorno dopo sono andato al mare. Il viaggio di ritorno è stato tranquillo, avevo paura che mi scappasse di correre in bagno ma sono riuscito a trattenermi fino a casa (5 ore di viaggio).
    La prima evacuazione è stata meno traumatica di quanto temessi, premettendo che io non ho mai avuto problemi di stitichezza.
    Per 4 giorni ho preso antibiotico, antimicotico e toradol. Il quinto e sesto giorno solo toradol 2 o 3 volte al giorno.
    I dolori, se pur sempre sopportabili, erano soltanto nella zona delle emorroidi, mentre internamente non si avvertono dolori (è realmente una zona prova di recettori del dolore). Si avverte anche un forte prurito (non so se dovuto alla depilazione) che calmavo con banali creme corpo.
    I primi giorni vengono improvvisi stimoli ad andare in bagno e a svuotarsi, seppur in piccole quantità. Nei primi 2 giorni si verifica una leggera presenza di sangue nelle feci, poi dopo niente più.
    Man mano che passano i giorni il fastidio e la contingenza scompaiono progressivamente e rapidamente.
    Oggi, dopo 19 giorni e la prima visita di controllo mi sento come se nulla fosse mai accaduto, o meglio, sono ritornato a 20 anni fa.
    Ultima cosa che voglio raccontare è che il mio prolasso (terzo grado con continui sanguinamenti) era stato bollato da altri medici come risolvibile esclusivamente attraverso la rimozione delle emorroidi, quando invece ho capito grazie al dott. Longo che le emorroidi non sono il problema ma gli effetti del vero problema che è, appunto, il prolasso rettale all’interno.

  • Ilaria #

    Mi sono operata ben due volte col metodo Longo. La prima volta nel 2019, ero disperata avevo passato un’estate terribile a causa del prolasso. Io non ho mai avuto sangue, ma ho sempre sofferto di questo prolasso che si trombizzava fuori. Insomma effettuo finalmente questo intervento di metodo Longo, ritengo una passeggiata di salute, e torno a vivere. Due anni dopo qualcosa si ripresenta, non era grave come la prima volta ma continuava a darmi fastidio benché non fosse un prolasso grande come prima. Il proctologo mi dice che è una recidiva e che è necessario sottoporsi ad un nuovo intervento. A maggio 2022 torno sotto i ferri sempre con il metodo Longo. Stavolta ho sofferto molto mano a mano che l’effetto dell’anestesia spariva. Ad ogni modo sono passati tre mesi e adesso nuovamente ho una piccolissima pallina sulla base dell’ano. Certo, non ha niente a che vedere con le sofferenze di prima che mi costringevano ad uscire di casa e non andare a qualche allenamento, fatto sta che ho dovuto rispolverare il proctolyn. A questo punto penso di avere io una predisposizione!

  • Roberto #

    A coloro che lamentano un’urgenza defecatoria dopo l’intervento di Longo dico che NON c’è nulla da fare in quanto la riduzione del tratto anale provoca proprio questo problema. A distanza di 7 anni dall’intervento di Longo la mattina non posso andare a lavorare in quanto devo stare in bagno con anche 10 sedute perché le feci si sfaldano è il risultato è che ti svuoti a poco a poco, quando ti rimetti in piedi dopo 3 min senti che ci devi tornare. Di questa urgenza defecatoria il chirurgo me ne parlò SOLTANTO DOPO l’intervento.

  • Ernesto #

    Operato il 17/11/2022 alla Clinica Castelli di Bergamo e dimesso dopo 2 notti.
    L’intervento è stato eseguito in anestesia spinale previa sedazione quindi nessun dolore durante l’operazione e grazie ai potenti antidolorifici i due giorni seguenti sono stati molto tranquilli.
    Ora scordatevi che interventi eseguiti in quelle parti possano essere indolori nella convalescenza!
    Anche nella lettera di dimissioni comunque viene spiegato molto chiaramente il motivo, l’accesso transanale comporta stiramenti dei muscoli dello sfintere che giustamente dolgono nei giorni successivi, niente che non possa essere però tenuto sotto controllo con Tachipirina e Brufen come prescritto.
    Io dopo 15 giorni mi ritengo contento, provo solo un po’ di fastidio dopo essere andato in bagno ma che passa nel giro di un’oretta.
    Se potessi tornare indietro l’intervento lo farei 10 anni prima!!

  • Mattia #

    Operato con il metodo Longo ad inizio settembre 2022 in anestesia totale per emorroidi di 2° e 3° grado.
    La prima notte è stata difficile, ma sono stato ben seguito nell’assunzione di coadiuvanti alla defecazione (Macrogol 2 volte al giorno per due settimane e una volta al giorno per tre settimane) e nella cura dell’ano (un paio di volte al giorno e sempre dopo la defecazione: pulizia con acqua nel bidet o con bende usa e getta bagnate d’acqua, asciugatura senza strofinare e applicazione di una crema a base di panthenol 5% e lidocaina).
    Per una settimana ho usato dei pannolini assorbenti da applicare ai boxer in caso di perdite.
    La prima settimana ho assunto ibuprofene 600mg 2 volte al giorno. Poi non più.
    È molto importante il rispetto di una dieta ricca di verdure. Se mangio troppa pasta e carne, poi ho difficoltà nella defecazione.
    Piuttosto di spingere, nel caso di difficoltà ad andare di corpo, il proctologo mi ha consigliato di riusare il Macrogol e di assumere un purgante per via rettale oppure di fare un clistere. Mai spingere e sforzare: il tessuto graffettato necessita di circa 6 mesi per aver una buona resistenza, ma non si può pretendere che sia resistente come prima.

  • Andrea #

    Sanguinamenti copiosi, per 7 anni, prima a intervalli, poi sempre più continui negli ultimi anni, con decine di minuti passati in bagno. Corro le maratone e con tutto quel sangue perso non correvo più neanche intorno casa tanto ero diventato anemico. Mi decido a farmi visitare per bene e mi diagnosticano prolasso emorroidario di terzo grado in invaginazione retto-rettale. Ma io mai avuto dolori, praticamente. Mi operano il 7 dicembre 2022 a Pisa: prolassectomia con suturatrice circolare ad alto volume. Primi 10 giorni da incubo: ricordo in particolare una notte insonne in cui iniziai a piangere dal dolore e dalla sensazione di essermi rovinato l’esistenza, altro che maratone! Non riuscivo a parlare con i miei figli, non riuscivo a non arrabbiarmi per un nonnulla, vivevo sdraiato, dormivo nel letto di mio figlio che ha la camera accanto al bagno. Soprattutto non funzionava nessuna terapia antidolorifica (contramal, toradol, solo un po’ targin mi dava qualche sollievo, che è un oppiaceo).Arrivo alla visita di controllo con la pressione a mille, devono mettermi su una barella, sudo freddo (ma è una settimana che sudavo freddo), mi dicono che ho un consistente edema. Mi dà sollievo l’anestetico che il dottore ha usato per l’esplorazione rettale, dolorosa, ma alla fine quel “massaggio” mi fa stare meglio. Poi piano piano il dolore nei giorni successivi sparisce. A tre settimane va abbastanza bene, e incrocio tutto quello che ho perché continui così: ho ripreso anche a correre qualche km, incredibile se penso a come ero arrivato alla visita. Adesso ne ho un’altra a gennaio, speriamo.
    Leggendo i vari commenti ho visto che: 1) chi ha solo un problema di prolasso, senza particolari problemi di defecazione prima dell’operazione, come me, senza ragadi, emorroidi esterne etc vedo che dà ottimi giudizi sull’operazione; chi invece ha dolori, stitichezza, problemi di varia natura e non solo prolasso interno e basta, vedo che tendenzialmente non risolve con questo intervento, o comunque ci sono abbastanza casi di gente che non ha risolto; 2) credo che chi soffra di questa malattia debba comunque affidarsi anche a se stesso, con una alimentazione senza eccessi, curata, perché è molto facile ricaderci se si continua con le vecchie-cattive abitudini. Io per esempio prima dell’operazione riuscivo a tenere a bada il sanguinamento attenendomi a un regime sano: il problema è che il cervello sano non è, le nostre vite nevrotiche hanno bisogno di alcol, caffè, e di sgarrare ogni tanto: nessuno è Gandhi, o almeno per due giorni di fila e quindi inevitabilmente ricascarci.
    Il consiglio che mi sento di dare è di operarsi se si ha un problema “circoscritto” (vedi prolasso e praticamente stop) e di aspettare qualche tempo a giudicare perché l’operazione, a parte rari casi fortunati, è molto, molto dolorosa per cui si fa presto a sconsigliarla. Se invece si hanno, ragadi, emorroidi esterne, difficoltà ad evacuare, ci penserei un po’ a fare questo tipo di intervento che letteralmente ti cambia i connotati di quella parte lì, che si deve abituare al nuovo assetto. Del resto lo chiamano anche lifting! Poi nella vita il fattore fortuna esiste. Un’ultima cosa: tutte le persone che hanno questo problema – non è detto che non si ripresenti anche a me – che dicono che hanno una vita rovinata, se non sono in cattiva fede, hanno ragione a dirlo perché per quello che ho provato io in 10 giorni, cioè urgenza di andare in bagno, difficoltà e spasimi anche a fare un po’ d’aria, beh, ci si sente davvero invalidi e a questi martiri va un abbraccio e l’augurio che le cose possano andare meglio in futuro.

  • Davide #

    Comincio col dire che ho aspettato quasi due anni prima di lasciare questa testimonianza, perché prima dell’operazione sono venuto su questa pagina e mi sono letteralmente terrorizzato, quindi volevo essere certo di ciò che scrivevo. La maggior parte delle testimonianze raccontano di ricadute uguali se non peggiori rispetto alla situazione iniziale: la mia testimonianza è diversa però. Sono stato operato nel 2021 dal dottor Longo in persona (pagato un occhio della testa) per una situazione disastrosa. Ho 34 anni e soffrivo di emorroidi di 4 grado da anni (almeno 12) con sanguinamento GIORNALIERO che mi ha portato a sviluppare una anemia importante. Le emorroidi di per sé non mi facevano male (salvo una o due volte l’anno delle crisi emorroidarie che mi costringevano al letto senza possibilità di fare niente con dolori e pizzicorii LANCINANTI) ma erano sempre presenti e spesso fuoriuscivano autonomamente anche mentre camminavo e dovevo manualmente reinserirle nel plesso anale con le dita. Sono sempre stato sportivo, fumavo di rado, sono in perfetto peso forma e non sono particolarmente stressato. Quando mi sono reso conto di essere anemico mi sono finalmente deciso a fare l’intervento (non riuscivo neanche più ad allenarmi). Bene: visita dal dottore, mi da disponibilità dopo 1 settimana per l’intervento in una clinica di Roma. Vado. Faccio l’intervento, il giorno dopo torno a casa. Premetto che l’intervento di per se non è doloroso essendo in anestesia totale. Subito dopo l’intervento ti posizionano un rotolo di garza nell’ano per tamponare la ferita ed eventuali sanguinamenti: appena svanisce l’anestesia il dolore di avere un tubo di garza nell’ano è parecchio, in ogni caso dopo 24 ore lo levano (preparatevi ad una notte in osservazione in clinica, dove praticamente non dormirete nonostante la morfina). Il giorno dopo l’operazione il dolore è molto lo ammetto, un dolore che durerà intensamente almeno 3 o 4 giorni ma che si può discretamente gestire con degli antidolorifici potenti e qualche psicofarmaco. La prima settimana andare al bagno è difficile, vi sforzerete, vi farà male, ma vi daranno delle sostanze che vi aiutano a far diventare le feci morbide. Ancora per 3 o 4 settimane la continenza dell’ano non è perfetta e vi scapperà di andare al bagno impellentemente anche 5 o 6 volte al giorno ma la situazione si normalizza da sola dopo un mese o più (credo dipenda da persona a persona). A gennaio 2023 posso dirvi che non ho mai preso una decisione migliore di farmi operare, con metodo Longo, dal dottore stesso o da qualcuno che ha studiato da lui o che conosce la tecnica bene. Credo che molto della riuscita di questo intervento dipenda dalla manualità del chirurgo che la esegue, in ogni caso per me è stata TOTALMENTE RISOLUTIVA. Ho ritrovato una serenità nell’andare al bagno che non avevo da decenni, ora in meno di 5 minuti evacuo, due volte al giorno, senza problemi, senza sangue, e senza prolassi di nessun tipo. Può succedere a volte che si gonfino un paio di vene intorno all’ano ma non dura più di una mezza giornata e, in ogni caso, non è ne doloroso ne tantomeno invalidante. Quindi a chiunque sia in procinto di un intervento o è dubbioso sul metodo, posso dire: fate l’intervento ma fatelo fare a un chirurgo capace, competente e che abbia dimostrate capacità di operare con la tecnica STARR. Non rimpiangerete un solo istante della decisione presa.

  • Alberto Cesari #

    Dopo l’intervento eseguito parecchi anni fa le mie abitudini evacuative si sono modificate in modo peggiorativo progressivo obbligandomi a trattenermi in bagno da una volta a sempre più volte continuative al giorno.

  • Elena #

    Ad ottobre 2022 ho subìto un intervento per emorroidi di 3°/4° grado e prolasso rettale. L’intervento è stato eseguito con metodo Longo. Ad oggi posso dire che le mie giornate si svolgono più che altro in bagno con urgenza defecatoria più volte al giorno. Pensavo che con l’intervento avrei risolto un serio problema che mi trascinavo da anni ma a quanto pare non è stato così. Sono demoralizzata.

  • Enrico #

    Anche io sono stato operato con il metodo Longo. Intervento doloroso per diversi giorni e mai guarito definitivamente fino a quando, dopo 4 anni circa, il problema si è ripresentato più grave di prima. Non ritengo quindi sia stata una tecnica valida, almeno nel mio caso.

  • Gianfranco #

    Sono stato operato lo scorso 30 giugno con metodo Longo. Ad oggi non sono ancora normale.
    Soffro di tenesmo e stimoli alla defecazione che prima dell’intervento non avevo.
    Devo mantenere le feci morbide per evitare sanguinameto.
    Ad oggi la mia opinione è negativa.

  • Andrea #

    State lontani da questo intervento, a me ha rovinato la vita. Non puoi più avere una vita normale, è solo una grande sofferenza ogni giorno di più.

  • Stefania #

    Operata il 14/2/23 alla Multimedica di Sesto San Giovanni di “rettocele anteriore” e mi hanno sistemato anche emorroidi esterne. Dopo nove giorni devo dire che sto bene , il dolore postoperatorio è stato minimo (ho rifiutato due antidolorifici). Dimessa il giorno dopo, dolore durante la defecazione, no sangue. A distanza di 9 giorni vado a migliorare. Devo cmq tenere le feci morbide (un cucchiaino di olio di vaselina a cena). Domani il primo controllo, per il momento sono soddisfatta.

  • Maurizio #

    Ho 58 anni, sono stato operato due mesi fa con il metodo Longo per prolasso del retto e ad oggi ho ancora problemi quando devo defecare. A parte il fatto che quando quando vado a defecare esce poco e sottile poi cominciano i dolori, rigonfiamento e bruciore per diverse ore. Rischio di perdere il lavoro perché i dolori mi costringono a stare a casa a letto. Se per favore qualcuno mi può aiutare gliene sarei veramente grato. Se qualche medico mi può dire se c’è una soluzione perché non ce la faccio più, non ho più una vita normale.

  • Paola #

    Operata nel 2003 dallo stesso Prof. Longo, illusami di tornare a vivere, sto peggio di prima dell’intervento senza però più speranza, perché dopo la Longo non sei più operabile. Ormai per evacuare devo far uso di supposte, clisteri, in uno stillicidio di ripetuti accessi al bagno. Non ho più una vita grazie al Prof Longo, e ho pure pagato 10 mila euro! Non fidatevi.

  • Alberto #

    Ho evitato per poco l’intervento Longo, diagnosticate da anni emorroidi 3grado avanzato. Dietro consiglio di un amico medico provo con iniezione di sclerosanti. In una settimana sono scomparse. Sono rinato. Purtroppo oggi tanti medici ti portano all’intervento obbligatorio per ovvi motivi prettamente economici. Comunque questo post ho voluto scriverlo per informare, spero di poter aiutare qualcuno

  • Giovanna #

    Sono passati quasi 5 anni dall’operazione di Longo. Sono peggiorata, sanguino continuamente, dolore insopportabile, ho fatto nuovamente visita proctologica e mi hanno detto che devo essere operata di nuovo. Ho di nuovo il prolasso perché l’intervento precedente è riuscito male.

  • Giuseppe #

    Dopo l’intervento con il sistema Longo, nel tempo si è manifestata una stenosi cicatriziale al retto, là dove erano stati sparati i punti metallici. La cosa è proseguita con continue infiammazioni di quella parte del retto che trasmette poi lo stato infiammatorio alla prostata. Un vero disastro dal quale nessuno mi dice come uscire.

  • Alessandro #

    Ho eseguito l’intervento con Metodo Longo per emorroidi di secondo grado sanguinanti da diversi mesi. A due mesi dall’operazione posso dire di essere soddisfatto dei risultati. Il decorso post operatorio nei primi giorni è stato difficile, nei primi cinque giorni una media di 4/5 scariche al giorno con dolori importanti e qualche episodio di sanguinamento. L’incapacità di trattenere le feci è durata una decina di giorni ed avere il bagno a breve distanza è stato essenziale. Col passare dei giorni il fenomeno si è attenuato e a cinque settimane dall’intervento la situazione si è normalizzata. Fortunatamente ho trovato un chirurgo molto esperto che mi ha seguito anche nei giorni successivi all’intervento che son stati i più difficili. Questo secondo me ha fatto la differenza.

  • Graziano #

    Mi trovo in una situazione particolare, ho 72 anni con emorroidi da decine e decine di anni con cui ho convissuto bene o male visto che non hanno mai sanguinato e nemmeno causato dolore. Ogni volta che evacuo prolassano e devo riposizionarle con la dovuta igiene. Solo che ora prolassano anche senza andare al bagno e mi impediscono anche di fare una lunga passeggiata lunga o di stare molto in piedi. Ho sempre fatto sport e ora mi sento di farne più di quando avevo quarant’anni ma urge una decisione. Intervengo sperando che sia risolutivo oppure convivo con questa situazione? Ho interpellato molti medici e tutti mi dicono con la massima tranquillità di operarmi, parlano di tre o quattro giorni di degenza e dolori ormai quasi inesistenti. Leggo che nella quasi totalità dei casi si tratta di un calvario più o meno lungo e addirittura alcuni hanno oggi una situazione peggiorata rispetto a prima. Cosa mi consigliate?

  • Graziano Camilli #

    Mi sono operato di semplici emorroidi sanguinolente nel 2008 presso l’ospedale La Nunziatella di Roma. Mi hanno tenuto ricoverato due settimane, l’anestesia e l’intervento sono stati pessimi e per rimettermi in piedi mi sono occorse sei settimane. Non ho più avuto sanguinamenti fino al 2023 ma adesso andrò a fare la visita all’ospedale San Pietro perché i macellai già li ho conosciuti e non mi sono trovato bene!

  • Francesco #

    Sono stato operato nel 2012 (da un chirurgo molto esperto) con metodo Longo per emorroidi di 4° grado, intervento senza dolore post-operatorio e sono sempre stato bene. Ora, a distanza di undici anni ho sviluppato di nuovo un prolasso di 3° grado e molto dolore, mi opererà il solto chirurgo col solito metodo (ha detto che si può rifare tranquillamente). Spero di non avere alcuna sofferenza come l’altra volta ma io sapevo che questo intervento non è definitivo anche se il proctologo non ve lo dira’ mai…

  • Giuliana #

    Sono stata operata nel 2004 e poi nel 2009 per emorroidi di 4 grado. Entrambi gli interventi col metodo Longo. La seconda volta avevo detto chiaramente al chirurgo dell’ospedale che con me quel metodo così pubblicizzato come indolore e semplice era stato tutto l’opposto. Dolori stratosferici post intervento per andare in bagno (i dolori dei 3 parti avuti in precedenza paragonati a questo sono una passeggiata) e poi sempre sanguinamenti fino a dovermi fare operare una seconda volta. I medici incuranti dei miei avvisi mi hanno operata nuovamente con lo stesso metodo. Sono stata malissimo anche dopo quello e adesso sono da capo. Conoscete ospedale in Brianza che possa capire il mio reale problema?

  • Rita Farruggia #

    Ho fatto intervento STARR a Milano ma a distanza di 6 mesi non riesco ancora a defecare se non uso clisteri. Quali esami devo fare e da chi andare per risolvere il mio problema? Vorrei avere una qualità di vita normale e spero di riuscirci.

  • Jordann #

    Mi sono operato per prolasso rettale con questa tecnica ma mi sono pentito amaramente! Ho provato dolori terribili che si sono protratti per 30 giorni, stenosi anale immotivata, persistente infiammazione del cavo anale, la tecnica doveva prevenire la stenosi, ed essere mininvasiva, FALSO. La tecnica doveva essere indolore con postoperatorio breve, FALSO. Tutti quelli operati come me (circa 15 persone) hanno tutti gli stessi sintomi. Problemi di defecazione, molti con scariche di sangue, dolore allucinante, chi ha dovuto usare 2 iniezioni di Voltaren per togliere il dolore, per 25 giorni, continua sensazione di qualcosa dentro che graffia la parete, come un ago, sensazioni troppo forti. Quindi deduco che questa tecnica è stata solo una trovata pubblicitaria per fare arricchire qualcuno. Quindi spero che nessuno la utilizzi più e spero che una classe action denunci e chieda i danni a chi l’ha inventata.

  • Luana Adalfi #

    Traumatica è dire poco,mi sono operata un anno fa ed ho avuto un prolasso post intervento, ho dolore quando ho rapporti sessuali e ho male anche quando vado troppo in bagno. Stavo decisamente meglio con le mie emorroidi di quarto livello interne, ora dovrò cercare un chirurgo per farmi ricostruire il retto perché non si può vivere così.

  • Sebastiano Brogna #

    Sono stato operato di prolasso rettale con metodo Starr da 15 giorni, avverto dolori quando vado a defecare, senza presenza di sangue. Mi domando se 5 giorni di degenza in clinica con dolori forti e presenza di sangue sono normali poiché leggendo la tecnica Longo non lo prevede.

  • Francesca #

    Qualcuno ha trovato qualche soluzione? Un altro intervento? Un intervento di ricostruzione del retto? Qualcosa contro il dolore?Sono passati quasi 3 anni dall’intervento e mio marito sta sempre peggio.

  • Roberto #

    Ho fatto la Longo nel 2018 da allora soffro di incontinenza fecale, passando anche 2 ore ogni mattina per defecare. Non riesco a svuotare l’intestino in un’unica volta ma in 4/5 volte, dovendo correre in bagno in quanto non riesco a contenerla. Se aggiungiamo a questo il fatto che le emorroidi sono tornate, e che il Dott. mi spiego’ SOLTANTO DOPO L’OPERAZIONE il fatto che avrei avuto il bisogno impellente di andare in bagno in quanto 5 cm di rettò erano stati tolti, lascio a voi le dovute considerazioni. Ora la mia vita è un INFERNO.

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